Mi riconosco una dote, con cui non sono nata, ci ho lavorato instancabilmente: quando mi prefiggo un obbiettivo, sono determinata a raggiungerlo e tiro fuori una forza incredibile.
Dote importante che ho coltivato. Riesco a rinunciare all’approvazione, a fatica, se sento che l’obbiettivo lo merita, se lo sforzo è funzionale al risultato.
Non ho ceduto, avrete notato, quasi mai alla polemica che pure sarebbe stata giustificata. Non ho ceduto per proteggere ciò che stava nascendo. Non ho ceduto mordendomi la lingua perché sarei una passionale e le provocazioni sono state tante, molto più di quelle che ho potuto raccontare.
Ma non Ricci o mediaset sono state le provocazioni difficili da accettare: quelle le avevo previste, erano in qualche modo giustificate.
Ma le decine di articoli di un certo giornalismo che si definisce intellettual/di sinistra/spocchioso /obsoleto che da anni, incredibile da 5 anni scrive le stesse cose sul ns documentario. “Gli rosica” direbbe qualcuno.
Credo di sì, anche se all’inizio facevo fatica a credere che esseri umani pensanti potessero boicottare un lavoro così utile per invidia.
Uomini ma tante donne che ancora oggi iniziano la tiritera: il suo è un lavoro moralista!”Io non rispondo più.
COme dicono i miei colleghi/e che si fanno grasse risate ai loro commenti, c’è un fil rouge:chi parla solitamente sà di filosofia e NIENTE di media e del suo potere.
Pensate alcune sono donne che si definiscono femministe! insopportabili che durante i dibattiti esclamano”ma le veline hanno diritto a fare lo stacchetto” ohibò.
E dopo mille dibattiti ancora non avere capito che per me, per noi le veline possono pure andare in giro nude, anzi ci andrei anch’io con loro. Il tema è i modelli comunicati dai media. E media non sono la realtà. E che libertà c’è nel dovere fare lo stacchetto per logiche mercantili?
Basta, direte voi, lo capisce oramai anche mia nonna!
Sono certa che vostra nonna lo capisce. Ma non molte note femministe, non molte giornaliste, e pseudo filosofe.
Gente presuntuosa che non ha mai letto i nostri libri e che sputasentenze:” Le moraliste dividono il mondo tra donne buone e cattive” e citano de gregorio, snoq zanardo. Quando anche mia nonna sa che siamo su posizioni diversissime. E che io da sempre sto dalla parte di schedine letterine ecc
Ma non è questo il tema di qs post.
Il tema è che questa  gente ha in grande sprezzo i giovanissimi. reale sprezzo.
Non li vede, non li ascolta. I giovani entrano nei loro discorsi solo come rappresentazione che “loro ” si costruiscono dei giovani.
Da quasi 5 anni andiamo nelle scuole e ci abbiamo fatto pure un documentario su cosa non vogliono le ragazze: quella merda in tv, così dicono. che le ingabbia.
Ma questi filosofi/e nostrani/e che confondono libertà con liberismo, se ne fottono di cosa pensano i ragazzi. Loro sono a-moratali e pretendono che la loro “Weltanschaung” (evvai)visione del mondo, sia universale.
Migliaia di ragazzi/e che affollano i ns dibattti ma loro non li vedono, i ragazzi/e non contano. Conta cosa loro pensano.
L’Italia è ridotta a quel che è per una serie di ragioni. Ma non ho mai pensato che la responsabilità fosse di Berlusconi. B. ci fosse stata un opposizione seria non l ‘avremmo avuto.
Ma questa opposizione miserabile non sapendo nulla di media, affermando che in tv ognuno puo fare cio che vuole tanto:” io non guardo la tv e i miei figli nemmeno”, hanno regalato il Paese a B. che se l’è mangiato.
Sono i mostri che hanno conrtibuito a rovinare  il Paese, alcuni temibili perchè ricoprono posizioni di potere, nei giornali ad esempio.E se non detengono posizioni di potere, hanno amici nelle posizioni di potere. Una casta pericolosa col sorriso della finta sinistra buonista. Per altro siamo al 60esimo posto della liberta di stampa, il che significa che il loro lavoro non lo fanno nemmeno bene.
Ciò detto li ho ridimensionati nel trascorrere degli anni: all’inizio mi spaventavano con la loro bocca a coltello incapaci di sorrisi reali. Poi li ho osservati e ho preso la distanza dalla loro frustrazione rabbiosa. Infine, quando ho constatato il loro negare con ostinazione il pensiero/ il lavoro/ le dichiarazioni di ragazzi e ragazze col solo obbiettivo di mantenere il loro potere, me ne sono definitivamente allontanata, non leggendo nemmeno più i loro scritti.
Un altro lacciuolo che doveva essere tagliato.  L’ho reciso con forza. E molta convizione.
Andiamo avanti.