Un paio di giorni fa una giornalista inglese mi ha domandato sorpresa  quale fosse la mia reazione di fronte al numero impressionante di articoli, post, gallery di foto dedicate  al   tema “come vestono le  nuove ministre“.
Dal confronto dell’altezza dei tacchi tra la Ministra Boschi con scarpe stiletto di 12 centimetri e la collega Madia con ballerine ultrapiatte. Dal colore della giacca  della ministra Mogherini  giudicata” troppo rosa” alle calze nere velate di Stefania Giannini per molte “sbagliate”: ministre valutate come sul red carpet di Cannes o come a Sanremo.
Ricordo diverse fotografie di Sergio Marchionne  che in maglioncino blu si presentava a  congressi e conferenze di rilievo senza imbarazzo di alcun tipo e non mi pare che nessun giornale mettesse il suo girocollo a confronto con il doppiopetto gessato di chi sedeva vicino a lui.
Cose di poco conto? Non proprio, piuttosto segni evidenti di un Paese ancora  culturalmente arretrato, un Paese che nomina sì 8 Ministre donne, ma che non è ancora in grado di applicare le “pari opportunità” ai parametri con cui si valutano e giudicano le persone, e dunque ancora oggi nel 2014, se si è donne, l’attenzione che si susciterà  sarà in gran parte determinata  da come ci si presenta.
Un eguale numero di post e articoli sono stati in questi giorni suscitati da discussioni sul merito:  a giudizio di  alcuni blogger e giornalisti, alcune giovani Ministre non meriterebbero la posizione  che ricoprono  e dunque  si chiedono ” perchè sono state nominate e con quale motivazione?”
Mi pare questo una domanda legittima e assolutamente opportuna: in moltissime organizzazioni aziendali italiane  e nella quasi totalità di aziende e di istituzioni politiche estere, funziona la selezione per  curriculum. Con stupore i giornalisti nostrani in questi giorni riportavano la notizia che l’economista Lucrezia Reichlin non pareva  interessata alla proposta di ricoprire l’incarico di  Ministra dell’ e conomia nel nostro Paese, perche’ in attesa di una risposta da parte della banca d’Inghilterra  che stava valutando il suo curriculum per la posizione di Vice President. Funziona così nei Paesi democratici e civili: si invia il cv e si viene valutati sul merito.
Alcuni ricorderanno che tempo fa  la ricerca per la posizione di Direttore Generale della BBC venne postata sul sito della BBC a disposizione di tutti gli   interessati e interessate. Come se da noi Luigi Gubitosi attuale direttore RAI fosse stato selezionato attraverso un annuncio postato sul sito RAI. Pare fantascienza.
Domanda legittima dicevamo e infatti sarebbe corretto e auspicabile che i Ministri venissero selezionati in base alle loro competenze e alle loro attitudini e che si meritassero davvero l’importante  posizione che andranno a ricoprire.

Ci chiediamo perchè la valutazione di inadeguatezza venga  indirizzata  verso le attuali giovani ministre , e non sia stata pronunciata con questa veemenza in molte, anzi moltissime  occasioni  del passato quando ad essere incompetenti erano uomini, tanti uomini, giovani  e meno giovani.
Nel nostro Parlamento siedono alcuni  individui impreparati  che ricoprono posizioni di grande responsabilità senza averne le capacità e la preparazione.  Sembra ormai che noi italiani all’incompetenza di alcuni  nostri parlamentari ci si sia abituati; ricordo tempo fa un politico che di fronte al mio stupore per la nomina di una persona che sarebbe andata a ricoprire un’importante ruolo nel consiglio di amminstrazione di una società statale, mi disse “però è simpatica, e mi dicono che sia anche una brava persona”. Nessun cenno al fatto che la persona in questione non possedesse alcun requisito utile alla posizone che sarebbe andata a ricoprire.

Cominciamo col chiedere da subito che il merito diventi per tutti e tutte l’unico strumento di selezione accettabile, facciamo sentire la nostra voce, agiamo la cittiadinanza attiva.