QUESTO  ARTICOLO E’ IN HOMEPAGE DEL SITO DI BEPPE GRILLO OGGI.
E’ stato scritto da una lettrice ma essendo in prima pagina, immagino rispecchi la linea editoriale. La signora scrive a commento del discorso di Boldrini, e a lei si rivolge, sull’uso mortificante delle donne negli spot “Ha presente il piacere che può provare una madre – mi perdoni se mi permetto di utilizzare un termine così obsoleto – dopo una giornata di duro lavoro a preparare una cena per suo marito e i loro figli, servirli a tavola e trascorrere con loro probabilmente l’unico momento della giornata davvero in famiglia?”
Avete letto bene: L’autrice scrive “il piacere di servire dopo una giornata di lavoro”. In molte amiamo i nostri figli e figlie. A moltissime piace preparare la cena. Servirli no. Ci ho messo molto ad insegnare a mia figlia e a mio figlio che in casa tutte /i abbiamo un ruolo. E che si collabora. Possiamo godere dei bei momenti in famiglia senza fare le serve.
Questo articolo ci riporta indietro nel tempo, e non è una bella cosa. Pare scritto dai benpensanti conservatori di 50 anni fa. E se lo avessero scritto quelli della MIlitia Christi ci sarebbe una sommossa popolare. Lo stile è quello.
E ora mi aspetto che mi si spieghi com’è che c’è una levata di scudi giustissima e che condivido, alle dichiarazioni nefaste di Barilla che non ammette di rappresentare i gay nei suoi filmati “tutta famiglia”, mentre si scrive indisturbati di donne che godono a fare le serve.
Caro Guido Barilla, faccia ammenda e nel suo prossimo spot ci metta una donna, stanca dopo una giornata tremenda di lavoro, che serve a tavola una coppia. Gay.

Questo l’articolo:
Cara Presidente Boldrini,
Lei ha un dono innato, che è quello di riuscire a sminuire il ruolo della donna come pochi altri. Incredibilmente si accanisce nel disperato tentativo di ergersi a paladina del sesso femminile e come in ogni tragicommedia che si rispetti ottiene il risultato opposto. Con queste Sue affermazioni è riuscita ad offendere non solo la quasi totalità delle donne, ma anche la figura della famiglia, così come gli italiani la concepiscono. Perché, Presidente, la famiglia non è composta dal Genitore 1 che serve a tavola il Genitore 2 e la rispettiva prole in una situazione di sottomissione, la famiglia come la vediamo noi è un po’ diversa. Ha presente il piacere che può provare una madre – mi perdoni se mi permetto di utilizzare un termine così obsoleto – dopo una giornata di duro lavoro a preparare una cena per suo marito e i loro figli, servirli a tavola e trascorrere con loro probabilmente l’unico momento della giornata davvero in famiglia? Se non lo sa glielo dico io, e Le dico anche che nel vedere in una pubblicità una mamma che porta la cena a tavola non c’è nulla che sminuisca o offenda la figura della donna. Mia nonna ha dedicato la sua vita a fare questo e mi creda, non ha avuto rimpianti nemmeno per un secondo. Io lavoro, e quando cucino trascorro uno dei pochi momenti rilassanti della giornata proprio perché so che li trascorrerò con mio marito e mio figlio.
Negli altri Paesi europei una pubblicità simile non sarebbe mai stata trasmessa? Probabilmente gli altri Paesi europei non hannnemmeno un Presidente della Camera che crede di dover rappresentare il popolo femminile. Presidente faccia il Suo lavoro, faccia ciò che compete alla terza carica dello dello Stato.”