Salve, sono Lucia D’Aprea ho 18 anni e

a distanza di circa due mesi, ho l’occasione e il modo di buttare giù quattro righe di pura mia riflessione;

prendendo spunto dalla presentazione avvenuta il 19 gennaio ad Arezzo, del libro “Senza chiedere il permesso” di Lorella Zanardo, con il dibattito che si è tenuto poi dopo.

Devo ringraziare proprio lei, perché mi ha dato quella scintilla, quell’input per mettere in circolo tutte quelle perplessità e riflessioni che noi giovani ci troviamo ad affrontare tutti i giorni, ma che purtroppo siamo costretti a reprimere, e ci ritroviamo così,  senza dare minimamente spazio a quello che noi davvero vogliamo e a come vogliamo affrontare la vita di tutti i giorni.

In ogni momento della giornata, ci troviamo davanti un mondo che non ci rispecchia per quello che siamo, basta guardare una rivista, un comune giornale, una trasmissione in televisione, un manifesto pubblicitario e quant’altro, per renderci conto che tutto ciò che appare è praticamente perfetto.

Perfetto credo che sia il termine giusto, credo che questo mondo sia una totale maschera dell’ apparire, belli e perfetti, del tipo:

“se non sono così.. non li vogliamo..”

Provo davvero tanta tristezza per  le ragazze della mia età, che per adattarsi in questa società fanno di tutto per somigliare a quei canoni che ci vengono continuamente trasmessi.

Omologandosi e annientando del tutto la loro personalità, spesso non rendendosene nemmeno conto.

Ad Arezzo, in quel dibattito sono intervenuta a nome mio e non solo. Ma sono intervenuta anche a nome di tutti i miei coetanei, che purtroppo non hanno modo di dar voce ai propri pensieri.

Così, con molta tranquillità, mi sono sentita in “dovere” di esprimere il mio parere, ma come ho già detto, credo che questa sia l’opinione di tanti..

ho semplicemente detto che  quello che noi vediamo tutti i giorni, sotto i nostri occhi, continuamente, bhè.. quello  non è il mondo che vogliamo!!

Noi giovani vogliamo un mondo più vero, più concreto,

Noi giovani, vogliamo un Mondo Più Semplice.. ecco!

Tutte quelle “donnine” che vediamo in televisione, sui giornali o in qualsiasi altra parte, non fanno altro che screditare il ruolo e il valore che la Donna ha oggi e che nel corso della storia ha duramente lottato per avere.

Ora perdonatemi, ma sento il bisogno di lanciare un punto di discussione.. (perdonatemi se sembro polemica..)

Perché se noi giovani non ci sentiamo rappresentati da ciò che vediamo.. sentiamo allora il bisogno di mascherarci continuamente dietro inutili apparenze??

Il tutto sembra così paradossale e contraddittorio!

Ma forse per quanto mi riguarda una risposta, se pur teorica, riesco a trovarla..

E consiste che noi giovani non abbiamo più certezze su cui poter fare affidamento. Viviamo in una società che non è la nostra, che non ci appartiene.

Così facciamo le corse per rincorrere un qualcosa di apparente, puramente astratto, perdendo così il valore e la consistenza delle cose.

Con una nota di amarezza, termino così il mio intervento, lasciando però, sempre spazio alla speranza di un futuro migliore.. diverso.

Soprattutto fatto da persone che combattono attivamente per i propri ideali, senza restare semplicemente immobili a guardare.

E soprattutto, senza seguire le masse.. che questa società inconsistente ci presenta come “modelli ideali”!!!

 

Arezzo, 30 Marzo 2013