Care ragazze,
mi avete chiesto se ha ancora senso festeggiare l’8 marzo. Sì. Per un giorno poter dimenticare tutte le battaglie ancora in corso, e volerci bene. Ricordarci quello che mi dice spesso Kristin Engvig, la mia amica norvegese: “Se una delle donne italiane che mi fai conoscere quando vengo in Italia, si trasferisse in Norvegia, dopo sei mesi sarebbe Primo Ministro”. E dicendo così intende che per ottenere i diritti minimi fondamentali, molte donne qui, non tutte ma molte, lottano come tigri.
Buona Festa delle Donne quindi. Buona Festa ragazze che leggete. Mai mi abbandona la certezza che otterremo ciò che ci spetta.
Oggi alle 10.30 sarò in Comune a Torino per raccontare di Donne e Media e insieme alle tante cose che ancora non vanno, racconterò delle battaglie delle ragazze italiane e dei loro successi. Dirò che senza la vostra costante lotta, Sanremo, ed è solo un esempio, avrebbe avuto ancora le vallette e che la cittadinanza attiva si agisce anche attraverso la Rete.
Alle 18.30 sarò alla Feltrinelli di piazza Piemonte a Milano dove presenterò il nuovo libro di Loredana Lipperini e spero di incontrare alcune di voi.
E questa sera starò con mia figlia Eleonora che è una piccola donna che molto vede, come tutte le ragazzine: come quando mi chiese, piccola e sul seggiolino dietro della bici, perché le vie di Milano fossero dedicate solo ai “signori” e non alle “signore” e io capii che era ora di darci una mossa, noi donne di questo paese, perché anche se non riusciamo a volere abbastanza bene a noi stesse, amore per le donne che arriveranno certamente lo proviamo.
Auguri a tutte e che le vostre tante iniziative oggi producano gli effetti sperati, che i vostri desideri si realizzino. Da domani si ricomincia.
Un graziegrande oggi va a Terres des Hommes che dedica questa giornata alle bambine del mondo, molte delle quali vivono in condizioni disperate e questo orrore non si può più sopportare, questo proprio no.
In questi anni abbiamo avuto la certezza e acquisito la consapevolezza che la nostra situazione si può certo migliorare ma prevede impegno e fatica: i risultati ci sono stati, altri ne arriveranno. L’impegno costante e la certezza della meta sia la cifra che ci contraddistingue.
Vi abbraccio forte.

(foto di Laura Albano)