Se c’è qualcosa che va fatto fuori dall’ordinario e senza indugio,
non perdere tempo con gli uomini,
gli uomini lavorano secondo le regole e le leggi.
Cerca le donne e i bambini
loro lavorano secondo le circostanze
.

William Faulkner

La nonna Bice, se ci fosse ancora, avrebbe 103 anni. Ma quando ci ha lasciate 10 anni fa, aveva ancora la vita che le circolava forte nelle vene.
Ho letto delle anziane in fila a Genova per avere ricevuto una lettera da Berlusconi che garantisce loro di potere riscuotere l’Imu, spesso versato per un monolocale modestissimo.

Allora me la sono immaginata mia nonna, lei che mi ha lasciato un vuoto che non si lascia colmare.
L’ho vista aprire la busta, cercare gli occhiali  per leggere la lettera scritta da Berlusconi, una persona importante avrebbe detto, ha fatto il Primo Ministro.
La nonna scorre la lettera e si ferma più volte,legge:  “ abolizione del finanziamento pubblico dei partiti” in questo momento non se lo ricorda cos’è e certo chiamerà dopo per chiedermelo.
Provvedimenti per far ripartire subito l’industria” continua la lettera. Ah questo è giusto perché alla nonna dispiace moltissimo di sapere che tutti quei giovani non trovano lavoro, come se ci fosse la guerra, mi  dice sempre.
Nessuna imposta patrimoniale sui risparmi” La nonna qui ecco che sorride  lei che di risparmi non ne ha mai avuti perché quando li ha, li allunga alle nipoti, è sempre stata generosa la nonna anche se la sua vita è stata durissima come quella di molte sue coetanee che hanno iniziato a lavorare a 14 anni.  Faceva la piscinina, aiutava la modista a confezionare cappelli e dava ciò che guadagnava in casa e,  come tutte le donne della sua  generazione, non ha un portafoglio ma un borsellino e conta con cura anche i centesimi che ancora ora traduce dalle lire.
Abolizione dell’imu…cancellare subito l’Imu nel primo consiglio dei Ministri dopo la vittoria” legge  e afferma che  se uno che è stato Primo Monistro lo scrive che vince, sarà che è sicuro, altrimenti  non lo  direbbe non credi? chiederebbe la nonna. Vedi, continua mia nonna,  che dice anche che posso andare in Posta  a ritirarlo subito dopo che il Ministro dello Sviluppo, lui che mi sta scrivendo, manderà una lettera per garantire il diritto al rimborso. Dice che potrò anche allora sorridere…
E la nonna qui sorriderebbe e a sua volta fiduciosa.
E allora inizierebbe a cercare la borsa, si metterebbe lenta il cappotto, cercherebbe a lungo il cappello che non è mai dove dovrebbe essere, prenderebbe l’ombrello perché in questi giorni nevica. La portinaia la aiuterebbe a fare le scale perché si sa che alla sua età se cade..la sua vicina si è rotta l’anca e ora è da tre mesi in ospedale e lei no “io voglio morire nel letto di casa mia”
Non aspetterebbe la nonna, perché di quella lettera ciò che ha capito è che può richiedere ciò che le era parso ingiusto  le chiedessero, a lei che non è certo ricca!
E se le restituisce  il maltolto, lui il Ministro, deve essere una brava persona…poi certo chiede il suo voto in cambio di questa cortesia..

Più avanti la mia immaginazione non si spinge. Che l’espressione di mia nonna e delle migliaia di donne che ascoltano altrettanti   impiegati dire loro che i soldi restituiti dell’Imu erano una beffa, io questo non lo so immaginare, che prendersi gioco delle e degli innocenti è peccato mortale.

Voi che leggete, avete una nonna, un nonno nelle vostre vite? Immagino di sì,l’Italia è un Paese di vecchi, 9 milioni solo le donne sopra i 60 anni.

Io lo so perché l’ho vissuto, che per stare al mondo qui da noi  se sei donna e vuoi farti ascoltare il rischio è che un po’ uomo diventi.
Lo so che po,i dopo 20 anni che ti fai un mazzo tanto e che mandi giù fiele,  ti adatti a tempi e metodi che non sono i tuoi ma sono quelli degli uomini e tu intanto ti snaturi  e  talvolta ti si  bloccano anche le mestruazioni. E hai un groppo in gola perché tuo figlio non ti parla da tre giorni perché non ce l’hai fatta ad andare alla recita, perché lo hai voluto tanto  di entrare in quell’azienda, di prendere quel lavoro, di entrare in quel partito e ora che ci sei ah se te lo vuoi tenere quel posto. E  cosa ci puoi fare se al lavoro di donne siete in tre e gli uomini 50 e le regole sono le loro. E tu ti sei adattata. E lentamente sei cambiata.
E allora ti succede così d’improvviso che quando ti chiamano  “Direttora!” tu rispondi” eh no! che cazzo chiamami “Direttore” con tutto il tempo che ci ho messo e la fatica che ho fatto mi vuoi SMINUIRE?”

Caro Faulkner non cercateci più. Che per raggiungere  la nostra cosiddetta emancipazione,  siamo occupate anche noi come uomini a lavorare secondo le regole e le leggi.
“Se non lavori non esisti”. E se non esisti, non fai nulla nemmeno politica.

Questa è la foto dell’Ansa di oggi. Illustra chi ha il potere e chi fa politica oggi.

Sarà poi vero che il 40% di donne entrerà in parlamento. Per ora questa è la foto che rappresenta il Paese.

E allora Leggo: La donna ottantenne è stata trovata dietro al bancone dei formaggi. Nascondeva una confezione di parmigiano. Ne aveva rosicchiato furtiva la punta e stava cercando di riconfezionare con minuzia  il pacchetto quando il direttore del supermercato l’ha trovata. Non voleva rubarlo ma da giorni desiderava tantissimo mangiarne un pezzettino “ ma è caro…costa come la spesa di 3 giorni”.

E allora Vedo: L’uomo è ancora di aspetto giovanile. Vestito con decoro, da qualche minuto si guarda intorno come aspettasse il momento per un’azione che altri non debbono  vedere. Finalmente si china, afferra 3 zucchine dimenticate dal mercato appena smontato, le infila in tasca e se ne va furtivo.

E allora Ascolto: “Le tic tac le desideravo da giorni, non volevo prenderle, so che non posso permetterle ma poi..non so come..mi perdoni Direttore..”. La signora ha 80 anni e il poliziotto chiamato dal direttore del supermercato e intervenuto dopo il furto,  si vergogna e abbassa lo sguardo.

Nonna ti abbraccio, signora ottantenne vengo al supermercato con lei e mi permette di comprarle  io il parmigiano? Per me è un piacere mi ricorda la mia nonna.
Signore, signore aspetti ! Lo so le zucchine le stava raccogliendo solo per metterle nel cestino. Io  volevo dirle se ha voglia di accompagnarmi a pranzo, non mi piace mangiare da sola, non si offenda per me è un piacere.
Oh Signora anche a me piacciono le tic tac e non c’è nulla di male in quello che ha fatto sa ogni tanto anch’io… non si vergogni. Io la prego, se no mi sento male.
Guardi mi vergogno io.
Si signora. Io.
Io che ho perso gli ultimi anni a rincorrere questi signori, li vede guardi queste foto qui sopra non si rendono nemmeno conto di che effetto lugubre fanno. Senza una donna. Senza metà del mondo.

Io che per esistere ho aderito  alle regole e alle leggi degli uomini.

Signora mi perdona?

Io e con me le Donne italiane o forse del Mondo, noi, che la strada non fosse questa, quella  della rinuncia a noi stesse, dovevamo capirlo. Perché l’orrore in cui siamo precipitate non ha bisogno di analisi, ma di amore smisurato. Noi che di fronte a questa vergogna senza fine dovremmo ergerci a tutela di chi lo merita, ragazze ragazzi anziane e anziani. E prenderci il ruolo che ci aspetta.

 Noi donne  che  abbiamo smesso di lavorare  secondo le circostanze.