Monthly archive Gennaio 2013
Donna. Giovane. Italiana. gennaio 2013

Donna. Giovane. Italiana. gennaio 2013

“Tu sei uscita con tanti uomini. Finché lo fa un uomo di uscire con tante donne, questo è sempre bene. Quando lo fa una donna, si chiama in un altro modo…” diceva Karina, la fidanzata dell’ambito tronista Sasà, alla presunta amante di quest’ultimo durante un confronto televisivo mentre il conteso se la rideva in uno studio attiguo ma ripreso dalla telecamera e visibile agli spettatori.

La scena avveniva un paio di anni fa durante la trasmissione cult “Uomini e Donne” che tutte veramente tutte le ragazze e molti ragazzi hanno guardato al pomeriggio per anni, in tv o sul pc. La televisione italiana, privata e pubblica, è stata responsabile, negli ultimi 20 anni, della più grande occasione educativa mancata di cui si abbia memoria. Migliaia di trasmissioni televisive basate sul nulla, centinaia di ore perdute in cui gli spettatori, in particolare milioni di bambine bambini ragazzi ragazze, si perdevano in trasmissioni spacciate come intrattenimento, che nascondevano invece un vuoto di contenuto siderale e proponevano la trasmissione di un sistema valoriale basato sulla proposizione di stereotipi camuffati. Come nel caso dell’esempio qui sopra dove la dichiarazione della ragazza parrebbe emergere da un dialogo degli anni ’50 tra due ragazze che immaginiamo in gonna pudicamente lunga e sguardo timidamente rivolto verso il basso. Mentre Karina e la rivale si presentano in minigonna e stiletto confondendo chi è davanti allo schermo: la presenza, il contenitore diremmo, pare “moderno” ma il contenuto, le dichiarazioni sono quelle che speravamo di avere rimosso per sempre.…

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Il Volto di Silvio Berlusconi

Il Volto di Silvio Berlusconi

Ogni giorno, da qui alla data in cui voteremo, consiglio di investire mezz’ora al giorno per guardare quelle trasmissioni che vanno in onda al mattino o nei contenitori pomeridiani e che molti definiscono con aria ironica/spocchiosa adeguati alla casalinga di Voghera, dimenticando che, anche se così fosse, le casalinghe sono molte.

L’esercizio che propongo è di grande utilità perché dimostra e spiega come Berlusconi abbia ottenuto a lungo un consenso per molti inspiegabile e che potrebbe rivelarsi ancora decisivo nelle prossime elezioni. Silvio Berlusconi ha tra i suoi sostenitori i più potenti personaggi televisivi, quelli e quelle a cui gli spettatori – ma spesso spettatrici – sono affezionati come fossero persone di famiglia di cui fidarsi. Non è questo un punto di poco conto ed è invece spesso sottovalutato.

Non si tratta solo di limitare lo spazio che i candidati politici utilizzano per fare propaganda ai loro programmi in modo diretto. In modo ben più subdolo e però efficace, i portavoce del messaggio berlusconiano si chiamano Barbara d’Urso o la potentissima Maria de Filippi e checché se ne dica, Greggio e Iacchetti: persone che pur non nominando direttamente l’ex premier sono portatori ed efficaci diffusori del suo sistema di riferimento valoriale.

Il volto stesso di Berlusconi, la faccia stessa intendo, è fisiognomicamente in linea con i programmi delle sue emittenti.

Parafrasando il filosofo James Hillman – “Invecchiando io rivelo il mio carattere, dove per carattere devo intendere tutto ciò che ha plasmato la mia faccia, che si chiama faccia …

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Intervista BBC a Lorella Zanardo e Annamaria Tarantola su donne e Rai

Intervista BBC a Lorella Zanardo e Annamaria Tarantola su donne e Rai

Scantily-clad showgirls have long been a feature of Italian television, but the new head of Italy’s public service broadcaster RAI wants to project a more sophisticated image of women. Anna Maria Tarantola is critical of what she sees as an over-emphasis on beauty…

Articolo intero qui su BBC News.

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Teatro che va dritto nell'anima: La Merda Teatro I Milano dal 16 gennaio

Teatro che va dritto nell’anima: La Merda Teatro I Milano dal 16 gennaio

Alla fine di Marzo del 2012 la Première Italiana de La Merda al Teatro i di Milano va completamente Sold Out, con replica straordinaria esaurita in poche ore. Nel Maggio 2012 al Palladium di Roma e al Teatro Valle Occupato La Merda registra un altro Sold Out. Ad agosto la versione inglese del La Merda (The Shit) viene presentata al Festival di Edimburgo, dopo essere stata selezionata nella prestigiosa venue della Summerhall. Qui registra ancora una volta un incredibile record di pubblico fino a diventare un Fringe Sell Out Show 2012. Nel frattempo riceve scioccanti recensioni sui maggiori media internazionali e, in fine, l’opera vince il Fringe First Award 2012 for Writing Excellence, vince l’Arches Brick Award 2012 for Emerging Art, riceve la Nomination per il Total Theatre Award 2012 for Innovation e l’attrice italiana Silvia Gallerano è la prima attrice italiana a vincere il The Stage Award for Acting Excellence 2012 come Best Solo Performer, il più alto riconoscimento per attori/attrici al Edinburgh Festival Fringe. In lavorazione il film de La Merda, scritto dallo stesso Ceresoli, con la Gallerano protagonista e la regia di Alice Rohrwacher. In corso di traduzione in francese, La Merda è in programmazione in UK, Italia, Francia e Australia.…

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Nazional Popolare Milano dal 16 gennaio

Nazional Popolare Milano dal 16 gennaio

 “Ho cominciato a fare teatro a 18 anni e il teatro me lo immaginavo esattamente così: sempre tutto esaurito, il pubblico con un’eccitazione tale da dover usare sempre le transenne, prezzi popolari, ogni genere di persona: intellettuali, studenti, parrucchiere, professori, bambini, casalinghe. Mi immaginavo che ogni sera avrei partecipato a un rito civile e  che guardandoci in faccia, attori e spettatori, avremmo parlato di quello che vedevamo intorno a noi. E pensavo che il fatto di essere vivi, in scena e in platea, vivi, nello stesso momento, fosse un motivo irresistibile per andare a teatro e non altrove, se volevi capire il mondo… Shakespeare era nazional popolare. A vederlo ci andavano gli ubriachi, la regina, i contadini, i nobili. Pagavano un penny ed era fatta. Parlava a tutti ma non era banale. Parlava a tutti ed era poetico, emozionante, divertente. Umano…” Serena Sinigaglia

Cosa è diventata la cultura di massa dai primi “Lascia o raddoppia” al “Grande Fratello”? Nella società dello spettacolo globale e del liberismo senza più regole quale nesso esiste tra potere e cultura, quale rivoluzione antropologica ha saputo fare la tv dagli anni ’80 a oggi? Quali nuovi confini si aprono con il sistema digitale, internet, pay tv? Alcune di queste domande probabilmente trovano risposte evidenti, sotto gli occhi di tutti, ma tentare di analizzarle più a fondo, al di là delle scontate e francamente banali barriere ideologiche, può aiutare a fornire una proposta culturale alternativa e solida, altrettanto o meglio realmente nazional popolare. Serena Sinigaglia, insieme …

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Per non morire di mafia

Per non morire di mafia

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