Ricevo dal Presidente di Pangea che stimo, e pubblico.

“Non possiamo più accettare tragedie simili!” queste le parole del presidente Obama in relazione alla strage di bambini nella scuola elementare nel Connecticut. Belle parole rotte dalla commozione vicina al pianto quelle del presidente che elenca uno ad uno i nomi dei bambini uccisi da una delle armi troppo facilmente vendute negli USA.
Peccato che il commosso Obama non si sia ricordato di indicare il vero colpevole di questa strage: le lobby delle armi che si arricchiscono grazie alle guerre e alle leggi non fatte per limitarne l’uso.

Bambini americani uccisi da un arma americana e, oggi, bambine afghane uccise da una mina italiana mentre raccoglievano legna ma nessuno ha pianto se non i loro padri e le loro mamme; sui giornali queste bambine vengono indicate come vittime degli effetti collaterali della guerra.
Nessuna lacrima presidenziale a chiedere scusa per le loro piccole anime immolate al dio denaro e, mentre tutto questo accade, chi rappresenta il Dio che null’altro è se non Amore punta l’indice verso i matrimoni omosessuali come vera minaccia per la pace.
Sono consapevole che le mie siano solo considerazioni di un uomo che è troppo spesso arrabbiato e sono parimenti consapevole che la mia voce si mescolerà  tra i mille auguri di Natale più o meno spiritosi che stiamo ricevendo o riceveremo ma, mentre le televisioni il giorno di Natale punteranno le loro telecamere sulle garritte dei militari che portano pace imbracciando un fucile mi auguro che qualcuno tra voi non dimentichi chi porta pace abbracciando i bambini come gli operatori di Pangea che, quel giorno, mangeranno un panettone mandato dall’Italia con la pace nel cuore.
buona serata a tutti Luca