Ieri 24 ho partecipato ad un dibattito sulla violenza alle donne in consiglio regionale a Firenze e sono piena di progetti positivi e di ottimismo.
Primo: tra il foltissimo pubblico c’erano molte ragazze e molti ragazzi. Un 17enne ha preso la parola: sicuro, per nulla imbarazzato ci ha spiegato che questo problema lo riguarda e a scuola, il Machiavelli, ci lavorano, discutono, sviscerano le problematiche sottese.
Secondo: Con me al tavolo dei relatori Riccardo Iacona che con piglio concreto ha presentato il suo libro “Se questi sono gli uomini”. E’ importantissimo che gli uomini comincino a parlare del tema del femminicidio, non per sentirsi in colpa ma al contrario, per iniziare un proficuo dialogo tra i generi, senza il quale non andremo da nessuna parte.
Terzo Punto: Moltissime le Associazioni Femministe e le Case che si occupano di proteggere le donne che hanno presentato dati e analisi. Uno su tutti: i fondi scarseggiano e con fermezza vanno tutelati poiché sono l’unico modo per finanziare la possibilità di rinascita di donne soggette a violenze. Le Case, spesso in località protette, permettono loro di iniziare una nuova vita.
Quarto: Io ho presentato il mio nuovo libro “Senza Chiedere il Permesso” che contiene tra l’altro un utile Manuale di educazione ai media. Il collegamento tra violenza e immagini oggettivizzanti esiste e va ribadito. Non è il nudo a suscitare sentimenti di sopraffazione, ma l’esposizione continua di corpi femminili resi passivi, oggetti, disposti a favore della telecamera, …
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