La bambina ha11 anni frequenta la prima media. In Italia. Al Nord. In una grande città.
Torna a casa da scuola. Pare agitata, non mangia. I genitori le fanno qualche domanda. Lei è vaga. Alla sera prima di andare a letto la bambina va dalla madre e le da un foglietto colorato: “Mamma sbrigati a portarmi qui, non voglio morire”. Il foglietto è l’infoRMativa della ASL di Milano alle bambine nate nel 2000 per sensibilizzarle sui pericoli se contraggono il papilloma virus. .http://www.asl.milano.it/ITA/Default.aspx?SEZ=10&PAG=88&NOT=4779

Anche in questo caso usiamo NUOVI OCCHI  per i MEDIA,  non subiamo l’informazione ma INTERROGHIAMOCI.

Analizziamo con cura:

Il primo paragrafo quellod’apertura, è questo:

1.Cos’è il tumore del collo dell’utero?
E’ un tumore maligno che colpisce la parte terminale dell’utero chiamata collo o cervice; in Italia circa 3.500 donne ogni anno si ammalano e 1.000 muoiono.

Nessuna prefazione, nessuno linguaggio adeguato per bambine di 11 anni. In Regione Lombardia le bambine e i bambini non seguono corsi di educazione alla sessualità.  potrebbe essere LA PRIMA VOLTA che sentono parlare di questi temi. Quindi a 11 anni apprendono che il sesso è collegato alla possibilità di ammalarsi e morire. Fino a questo momento la ASL non ha mai stabilito alcuna relazione con queste bambine.

2. Esiste una causa per questo tumore?
L’infezione da Papilloma Virus Umano (HPV) è la causa del tumore. Dei molti tipi di HPV che possono infettare l’apparato genitale, due, il 16 e il 18 sono responsabili di oltre il 70% dei casi di tumore al collo dell’utero.

Utero? Apparato genitale? Tumore? HPV?  Avete mai parlato con bambine di 5 elementare e medie? Nonostante siano sottoposte ad un vero attacco mediatico composto da immagini collegate alla sessualità, sono ignoranti sul tema. Molto di più rispetto alla mia genrazione ad esempio. Le ragazzine paiono sapere molto, ma ciò che apprendono è una generica infarinatura sultema sesso che apprendono dalle serie televisive. Che non hanno l’obbiettivo di educare alla sessualità.

3. Come si contrae l’infezione da HPV?
L’infezione da HPV si trasmette per via sessuale o anche per contatto nella zona genitale. L’uso del profilattico è in grado di ridurre ma non di eliminare la possibilità di infezione. L’infezione è molto frequente: 3 donne sessualmente attive su 4 si infettano nel corso della loro vita. Nella maggior parte dei casi le difese dell’organismo sono in grado di eliminare il virus; in alcuni casi l’infezione persiste e nell’arco di alcuni anni può evolvere in tumore.

Anche qui: profilattico, tumore e l’infezione che si trasmette per via sessuale. Certo che è giusto prevenire! Ma una premessa? un introduzione allasessualità legata all’amore e alla relazione? Ripeto, questa è la prima volta che molte di queste bambine leggono qualcosa collegato alla sessualità.

4. L’infezione può essere curata?
Non esistono attualmente farmaci in grado di trattare efficacemente l’infezione che spesso non dà sintomi, cioè la donna non si accorge di essere infetta.

La bambina qui è chiamata donna: Che non si accorge di essere malata. E nel paragrafo prima abbiamo letto che di questa infezione si può morire. Ricordiamo che chi legge ha 11 anni. 11 ANNI.

5. Si può prevenire il tumore del collo dell’utero?
Da qualche anno è disponibile una nuova arma contro il Papilloma virus: un vaccino capace di tenere lontani i 2 tipi di HPV, 16 e 18, responsabili della maggior parte (7 casi su 10) dei tumori del collo dell’utero. Inoltre l’esecuzione regolare del Pap-test ogni 3 anni, a partire dall’età di 25 anni, è fondamentale per identificare lesioni iniziali che possono evolvere verso il tumore. Anche le ragazze vaccinate dovranno fare il Pap-test: Vaccinazione e Pap-test sono quindi strumenti diversi che vanno utilizzati entrambi per sconfiggere il tumore.

HPV 16 e 18. Pap test, Lesioni,anche le ragazze dovranno fare il pap test,sconfiggere il tumore. Questa è una tecnica che si utilizza molto nel marketing: dopo avere fragilizzato il consumatore/trice con una serie di pericoli che il non utlizzo del prodotto in vendita può provocare, si propone il propone in vendita. La consumatrice è in qs momento più propensa all’acquisto perchè spaventata.

6. A chi chiedere la vaccinazione contro il virus HPV?
La campagna di vaccinazione gratuita è rivolta alle ragazze tra gli 11 e i 12 anni di età ed è iniziata nel 2009 con le ragazze nate nel 1997. Nel 2012 sono interessante le ragazze nate nel 2000 che saranno invitate ad effettuare gratuitamente la vaccinazione presso i distretti dell’ASL di Milano. Il ciclo completo di vaccinazione prevede la somministrazione di 3 dosi per via intramuscolare, ad intervalli stabiliti, nell’arco di 6 mesi. Anche le ragazze nate nel 1997, 1998 e 1999 possono ancora fare la vaccinazione gratuitamente presso l’ASL. Le ragazze e le donne nate prima del 1997 che desiderano fare la vaccinazione possono rivolgersi presso alcuni ambulatori Ospedalieri (elenco completo sul sito www.sanita.regione.lombardia.it ).

7. Non è troppo presto fare la vaccinazione tra gli undici e i dodici anni di età?
No, è l’età più adatta perché la vaccinazione offre la massima garanzia di efficacia prima dell’inizio dei rapporti e dei contatti sessuali. Gli studi e i dati clinici evidenziano che la protezione fornita dal vaccino si mantiene per molto tempo e non vi è al momento la necessità di fare richiami dopo aver eseguito le 3 dosi divaccino.

Ecco, la ragazzina sente parlare per la prima volta di rapporti sessuali.

8. Ci sono controindicazioni alla vaccinazione anti HPV?
Le ricerche e l’esperienza già maturata sul campo hanno evidenziato che il vaccino è sicuro. La vaccinazione è controindicata in caso di allergia ad una dose precedente dello stesso vaccino o ad uno dei suoi componenti. Deve essere rinviata se è in corso una malattia con febbre o una gravidanza.

Morte, malattia, pericolo e qui allergia. Immedesimarsi in un aundicenne e provare a sentire come ci si sente leggendo qs depliant

9. Quali sono gli effetti collaterali?
Gli effetti collaterali più comuni sono rappresentati da reazioni nella sede diiniezione come bruciore, gonfiore e arrossamento. Più raramente si può presentare febbre, nausea, vertigini, malessere. Reazioni molto gravi, soprattutto di natura allergica, sono possibili come per ogni tipo di farmaco ma nel caso dei vaccini sono rarissime.

Vedi sopra

10. A chi chiedere informazioni sul vaccino?
Agli operatori sanitari dei centri vaccinali dell’Asl di Milano, al proprio Medico o Pediatra di fiducia.

-Il depliant è stato distribuito a scuola e consegnato nelle mani di migliaia e migliaia di bambine. Nessuno ha pensato che il linguaggio del depliant era stato pensato per adulti  e doveva essere spedito a casa.

Ricordo anche che un adulto consapevole e informato ha diritto anche di sapere obbiettivamente i pro e i contro collegati alla vaccinazione.

Non siamo più in grado di educare con amore  le bambine e i bambini. “Le bambine ne sanno più di noi, sai?” mi ha detto una mamma di una di qs ragazzine. ” mia figlia guarda la tv e ne vede di tutti i colori. Lo sa, lo sa cos’ è il sesso” .
Niente educazione sessuale,  la tv potente mezzo di socializzazione,  potrebbe proporre anche l’educazione sessuale.  Ma non lo permettiamo perchè molte/i lo troverebbero fuori luogo.

Così si confonde la comunicazione legata al sesso delle serie televisive, con una corretta informazione all’affettività.

Né  la maggioranza  degli adulti, né la scuola, né la tv pubblica, né la ASl  sono oggi in grado di svolgere il ruolo di educatori  verso le nuove generazioni.

E’ un dato di fatto.