Ieri ho posto alcune domande a SNOQ qui trovate il post. Qui sotto la risposta ricevuta da SNOQ e di s.eguito alcune mie considerazioni

Cara Lorella,
tu sei per noi tanto significativa e importante che ti abbiamo segnalato in una rosa assai ristretta di nomi di donne, ora all’attenzione della Commissione parlamentare di Vigilanza Rai.
Come abbiamo proceduto in questa vicenda?
Nel modo più lineare che qui ti descriviamo (dopo averlo esposto anche sul nostro sito: http://www.senonoraquando.eu/?p=11491) sottoponendolo al vaglio tuo e di chiunque voglia leggerci.
Ricevuto, come altre associazioni, l’invito di Bersani ad avanzare nomi che poi il PD avrebbe votato, lo abbiamo declinato.
Queste le ragioni: Bersani dice di aver maturato il convincimento che una forza politica non può nominare l’organo di governo di un’azienda industriale. Ci siamo dichiarate totalmente d’accordo con lui su questo punto. Ma abbiamo risposto che siamo anche noi un soggetto politico. Dunque, abbiamo detto che anche a noi non spetta fare nomine.

Nel rispondere al segretario del PD, gli abbiamo dato atto con riconoscenza di avere compiuto un gesto coraggioso destinato a cambiare il rapporto malato che finora ha legato la Rai al mondo della politica. Noi quel rapporto malato non lo vogliamo più.

Abbiamo scritto perciò a una istituzione, la Commissione parlamentare di vigilanza, e al suo presidente per chiedergli di adoperarsi perché vengano varate presto nuove regole per la Rai, a cominciare da quella per noi irrinunciabile di una composizione paritaria del suo CdA. Abbiamo per questo, a titolo esemplificativo, offerto una rosa di nomi di donne tutte all’altezza del compito, secondo il nostro giudizio. La “rosa” riflette il carattere composito del nostro movimento e la nostra vocazione, anche questa irrinunciabile, alla trasversalità, che per noi vuol dire riflettere interessi e idee provenienti da una pluralità di culture politiche, fra loro diverse.

Abbiamo dunque affidato alla Vigilanza la scelta e la decisione sui nomi, astenendoci dal partecipare in qualsiasi forma al processo decisionale interno alla Commissione

Nel comporre la rosa abbiamo anche tenuto conto delle indicazioni che ci sono arrivate dai nostri comitati territoriali (e non sezioni, come tu li definisci) attraverso le email con cui hanno risposto alla sollecitazione che ci arrivava da Bersani, sollecitazione che noi abbiamo a loro girato. Come abbiamo più volte ribadito, la nostra vita non si esaurisce nella rete e non tutti i nostri comitati sono presenti attivamente sul web o partecipano con questa modalità al dibattito sui vari temi che ci riguardano.

Per concludere, in risposta all’invito di Bersani noi abbiamo voluto rilanciare e abbiamo infine chiesto per la RAI un vero servizio pubblico, che per esser tale deve avere una missione: fare dell’Italia finalmente un Paese unito e coeso, abitato con pieno diritto di cittadinanza da tutte le sue donne.

Ci chiedi anche come ci attrezzeremo per le prossime sfide che ci attendono. Sono sfide che stanno a cuore a tutte noi di SNOQ, che come te da alcuni anni spendiamo molto tempo, senza fini personali, per rendere questo paese più inclusivo per le donne e di conseguenza, noi crediamo, per tutti. Sicuramente in autunno ci incontreremo con i comitati di tutta Italia – oltre che per dare vita ad un assetto organizzativo più efficiente e condiviso – anche per discutere collettivamente le scelte di SNOQ in vista dell’anno decisivo che ci attende.

Ci sono alcuni punti su cui vorrei chiarire,  e il mio post già aveva spiegato. In breve:

– far scegliere alle Associazioni anzichè alla politica non mi pare un passo avanti. A che titolo dovremmo ritenere che la tale associazione è competente per scegliere? Se la politica non funziona, non deleghiamo a chi non ha ricevuto alcun mandato dalla società civile per selezionare candidature. Ripeto, e mi stupisco che questo semplice concetto non venga capito: la selezione si dovrebbe compiere in base a:

-MERITO guardando il cv e verificandone l’attinenza con i requisiti della posizione

RELAZIONE con la RETE delle DONNE questo è un punto fondamentale. Non basta eleggere una donna, suvvia! Lo sappiamo tutte che l’italia è piena di donne che non faranno crescere altre donne. Trasversalità certo ma essere in rete con le altre donne è imprescindibile. Ora è URGENTE.

GRINTA E DEDIZIONE nel cambiare le regole del gioco di dove ci si trova.

La nomina di Tobagi non ha seguito questa semplice linea. E ripetiamo: nulla contro Tobagi, come nulla contro Nardelli: e ci mancherebbe! Questi personalismi sono frutto della vecchia politica e ce ne dobbiamo liberare velocemente. Ma si sono promosse candidature non in linea con il merito. Immagino che i motivi siano altri e se non farete chiarezza le persone saranno  libere di fare mille supposizioni, magari sbagliate. Urge chiarezza. E ripeto urge selezionare daL MERITO.

Scivete e questo mi interessa particolarmente, che avete anche ascoltato il parere dei vostri Comitati: Sarebbe importante conoscerei  i nomi che sono emersi dall’unica valutazione che mi sentireei di riconoscere. Perchè mi stupisco che i Comitati di Donne che sono attive sul territorio abbiamo prodotto candidature come quella di Christellin o Nardelli, le conoscevano? ne riconoscevano l’essere in rete con le altre donne?

Da ultimo vi ricordo che non tutte le donne italiane sono iscritte a SNOQ: trovo il metodo che abbiamo utilizzato per MAI PIU COMPLICI  molto efficace: quando serve diverse associazioni e diverse soggetti si uniscono per un IMPORTANTE OBBIETTIVO COMUNE, come quello della violenza contro noi donne.

Siate maiuete, accogliete il desiderio delle donne, e favoritelo. Questo è ciò che serve. Abbiamo molto da fare, pochissimo aiuto dalle Istituzioni. Favoriamo tutte il desiderio delle donne che stanno già facendo per le donne. E in modo trasparente e generoso. Questa del CdA RAi è una sorta di prova generale di ciò che potrebbe accadere con le prossime elezioni.