Monthly archive Maggio 2012
Metterci la Faccia (10)

Metterci la Faccia (10)

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9 maggio 1978: Peppino Impastato veniva fatto saltare in aria dalla mafia di Totò Badalamenti. Alla madre restituirono in una cassetta dei pezzi del corpo di Peppino. Non tutti che la bomba lo aveva frantumato in mille parti. Un piede però c’era e intorno a quello e poco altro ci si radunò per pregare.

Se c’è una cosa di cui possiamo essere certi è che Peppino Impastato, fosse qui oggi e avesse l’età che aveva allora, non starebbe tutto il giorno culo sulla sedia a #tweettare, sport italiano di quelli che si sentono a posto se oggi l’ashtag è Impastato: uauh che figo che sono! Non dico che sia inutile: ma è quel che viene dopo che serve.

Twitter è stato utilizzato molto per la rivolta tunisina, dite? No, guardate io ho incontrato uno dei responsabili: twitter è servito per informare poi però loro hanno fatto la rivoluzione. Mi pare ci sia una differenza.

Peppino con un antenna da un garage scamuffo trasmetteva parole che erano bombe vere. Ecco, il suo tweet era quello: prendere per i fondelli Badalamenti. Nessuna volgarità, ridere della mafia a crepapelle: avete ascoltato cosa  e come lo diceva? Così diverso dai video che impazzano su Repubblica delle Arcore’s Nights: lì …

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Che genere di corpi PISA

Che genere di corpi PISA

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FACEBOOK 40.000!

FACEBOOK 40.000!

Questa notte 7 maggio, abbiamo raggiunto 40.000 QUARANTAMILA su FB. Senza avere un programma tv, scrivere su un quotidiano, senza apparire nel mainstream., rifiutando spesso presenze  tv e non risparmiando critiche quando necessarie alla casta dell’informazione, ben più potente di quella politica. Non male, Non male. Veramente. E’ solo per merito vostro che c’è questa comunità… si può fare si può fare…. GRAZIE  a tutte e tutti voi!…

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15 maggio, Milano: Tavola Rotonda

15 maggio, Milano: Tavola Rotonda

Facoltà di Giurisprudenza

Nell’ambito del Corso di perfezionamento in

“Pari opportunità e discriminazioni di genere”

Martedì 15 maggio 2012 ore 16.15

 Si terrà una Tavola sul tema

“Donne e uomini nei mass media: per una pubblicità responsabile”

Coordina

 Giovanna Fantini

 

ne discutono

 Monica D’Ascenzo

Marilisa D’Amico

Carmen Leccardi

Tiziana Scalco

Lorella Zanardo

 

L’incontro si svolgerà presso la sede dell’Università degli Studi di Milano, vai Festa del Perdono 7…

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Prostitu(i)te Convegno milano

Prostitu(i)te Convegno milano

Avviso di convegno: mercoledì 9 maggio Auditorium Università Milano Bicocca  – Ed U12

 Prostitu(i)te.

Uomini, donne e le catene invisibili dello sfruttamento sessuale

Programma Presiede e coordina Patrizia Farina responsabile dell’Osservatorio Tratta e vittime di sfruttamento – Orim

9.00 Saluti di Carmen Leccardi, Direttrice scientifica di ABCD

9.15 Catene invisibili. Strumenti e dati per comprendere la prostituzione straniera e promuovere percorsi emancipativi” Presentazione della ricerca dell’Osservatorio regionale Tratta vittime di sfruttamento Livia Ortensi Osservatorio Tratta e vittime di sfruttamento – Orim Sabrina Ignazi Caritas Ambrosiana

10.15 – Sesso, denaro, potere, amore e libertà: le parole delle donne e degli uomini Stefano Ciccone – Associazione Maschile Plurale Lea Melandri – Libera Università delle donne di Milano

11.15 Operatori e operatrici si raccontano Tavola rotonda con Luca Rousseau, Chiara Benedetti e Marzia Gotti delle Associazioni Ala, Micaela, Lule e Melarancia Modera  Francesco Chiavarini – giornalista Ufficio stampa Caritas Ambrosiana

Light lunch a cura del Progetto Eurosia – Farsi Prossimo

Ore 14.30 Spettacolo teatrale “Stradaprovinciale40” regia di Cristina Belgioioso dal Progetto “Te Nero notte” a cura di Mara Heidempergher – Segnavia-Padri Somaschi Milano e Teatro Scuola Paolo Grassi.

È consigliata l’iscrizione: donne@caritasambrosiana.it

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Metterci la faccia (9)

Metterci la faccia (9)

Sabato stavo facendo la spesa al supermercato, ho sentito qualcuno gridare, un litigio a voci alterate. Ci siamo tutte un po’ allarmate. E’ arrivato poi il direttore  che teneva un ragazzo per un braccio e gli chiedeva di allontanarsi; quest’ultimo si opponeva e con voce ferma e non questuante sosteneva ”ho fame e quindi mi prendo qualcosa”. I vigilanti l’hanno allontanato, devo dire con modi garbati e non violenti. Io ero alla cassa, stavo pagando tra l’altro una bottiglia di vino, mi sono sentita in colpa per comperare un bene voluttuario. Così non va, non mi piace. Voglio vivere in un Paese dove la gente non sia costretta a rubare per fame. Non so voi, ma se io pur con tutto l’impegno del mondo, dopo avere tentato di ottenere non importa quale lavoro, non avessi da sfamare i miei figli, prederei in considerazione qualsiasi mezzo per sfamarli. Non mi piace nemmeno dovermi sentire in colpa se compro un abito, due etti di crudo di parma, una bottiglia di vino appunto. Così non va.

Non mi abituo all’idea di svegliarmi in un Paese dove ormai ogni giorno un operaio/imprenditore si ammazza per impossibilità a onorare i debiti. Eccetera  eccetera. Ogni giorno ricevo appelli, richieste, proposte, mail disperate, arrabbiate: tutte chiedono qualcosa. Cerchiamo di fare tutto, di dare ascolto a tutte tutti, ma è impossibile. Qui non c’è un pool di persone di un ufficio dotato di finanziamenti, e anche le notizie che inviate per essere messe sul blog, e se …

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Votate Domani? Leggete Spotpolitik!

Votate Domani? Leggete Spotpolitik!

Chi di voi vota in questi giorni, Genova, Palermo, Piacenza Parma ma anche tantissimi piccoli comuni, condividerà con me che c’è da morire dal ridere. O anche dal piangere. Per più di 10 anni della mia vita mi sono occupata di pubblicità per una grande multinazionale, so dunque riconoscere una pubblicità ben fatta ma ancor più, che funziona. Chi sono i/le responsabili di queste misere campagne pubblicitarie? Perchè buttare i soldi così? Perchè non rivolgersi ad agenzie serie e giovani e spesso low cost, che sappiano tradurre con immagini e testo, un importante messaggio politico? Quindi oggi è il momento di leggere SPOT POLITIK, di Giovanna Cosenza, che insegna semiotica, quindi il linguaggio dei segni, all’Università di Bologna. Mai manuale fu più utile in qs momento. Cosenza esamina le pubblicità dei politici negli ultimi anni e con piglio anglosassone, coiè pragmatico e concreto, spiega dove sta l’errore e come si potrebbe far meglio. Lo fa anche con la poverella campagna del PD a Caracalla, ricordate? una gonnellina svolazzante su una coscettina snella, il tutto chiaramente senza mostrare la faccia della proprietaria della coscettina. Il problema non erano 20 cm di corpo scoperto, ma avere interpretato il risveglio delle donne in modo così irrimediabilmente povero.

Se mi candidassi, chiamerei subito Cosenza a consigliarmi. Ci auguriamo che alle prossime elezioni politiche lo facciano molti responsabili della comunicazione dei partiti. In Stazione Centrale a Milano, campeggiano manifesti enormi, enormi veramente, da cui campeggia una melanconica Stefania Craxi con uno sciarpone che le …

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