Audio brindisi – Tocca a Noi occuparci di Loro by Ilcorpodelledonne

Aggiungo qs due righe stamane lunedi 21 maggio: attenzione a ciò che verrà detto in qs giorni, vigiliamo e spieghiamo ai ragazzi e alle ragazze. L’On Cicchitto imputa questi episodi di violenza all’antipolitica. NO. La responsabilità del disastro attuale è di una politica corrotta miserabile ed inetta. Su qs terreno si è sviluppata l’antipolitica. Ascoltiamo e da subito opponiamoci. Non lasciate passare queste menzogne che per orecchie inesperte possano apparire vere. Spiegate punto per punto.

Ci riguarda. Quello che è accaduto nella scuola di Brindisi ci riguarda tutte e tutti. Ci riguarda come donne. Se c’era ancora un dubbio che questa sistema fosse fallito, con oggi abbiamo la certezza che non c’è più nulla da salvare di un mondo schifoso attaccato al denaro come un serpente velenoso e viscido e che per questo denaro si è venduto secoli di fatica di galantuomini che in uno Stato Nobile ci avevano creduto.

Non sappiamo se si tratta di un agguato mafioso: sono abbastanza adulta per ricordarmi di Piazza Fontana, della strage di Bologna, di Brescia, Di Falcone e Borsellino e per ricordare che molti sono stati i depistaggi: un povero anarchico accusato per anni ingiustamente e i servizi segreti protetti per decenni.  Posso dire con assoluta certezza che è la mancanza di verità che ci ha condotto qui. Non sapere a distanza di anni, di decenni, chi ha contribuito a fragilizzare il Paese sino  a renderlo terreno per avvoltoi, ha contribuito a far crescere più di una generazione di persone dimezzate, cresciute su fondamenta instabili e traballanti, forti solo di ideologie passeggere e volatili e orbe di un ideale certo capace di farci immaginare e di conseguenza costruire un futuro motivante, che motivi il desiderio di vivere intendo.

Ci riguarda ciò che è accaduto a Brindisi. Riguarda noi donne italiane, alcune stravolte dalla fatica di preservare diritti che parevano acquisiti e che ora appaiono in pericolo. Altre pavide ancora alla corte di qualcuno da cui attendono l’autorizzazione per vivere pienamente e degnamente la vita.

I ragazzi e le ragazze ci guardano. E si aspettano da noi non soluzioni ma l’indicazione di un percorso. Che sarà loro compito percorrere, mutare, arricchire.
Non siamo in grado di svolgere, noi adulti, il nostro compito.
Non sappiamo, o meglio non vogliamo educarli perché troppo forte è il cancro del profitto che ci divora, e ogni ragazzo ogni ragazza dunque è diventato negli anni  il target di una possibile operazione mercantile. Già da bambino non sei persona ma consumatore. Lo sappiamo ma se ne fossimo fino in fondo consapevoli non ci potremmo più guardare uno con l’altro, noi adulti.

E ora da oggi possiamo dire che non sappiamo nemmeno più proteggerli, i ragazzi, le ragazze.
Come sarà andare a scuola da lunedi’ 19? Le madri e i padri temeranno per le loro bambine? I ragazzi saranno attraversati dalle immagini della strage di Brindisi?

“La Strage degli Innocenti” è il titolo di un libro del sociologo Ferrarotti e si riferisce alla generazione che stiamo azzoppando senza possibilità di lavoro e di futuro, i trentenni. Per ora avevamo risparmiato i ragazzini e le ragazzine che appena si affacciano alla vita, loro che ancora non hanno capito in che mondo siano finite e finiti.

Ci riguarda. Riguarda  noi donne. Si dice che le donne in tempo di guerra e durante le malattie diano il loro meglio perché è nel lavoro di cura che meglio si esprimono. Volevamo uscire da questa gabbia perché se è vero che prendersi cura è un’attività indispensabile e nobile, ben sapevamo che a causa del lavoro di cura siamo state emarginate dalla gestione della Polis per secoli.
Però è da qui che si deve ripartire.
Bisogna ripartire. Tutto da capo. I ragazzi e le ragazze, il loro futuro sia la nostra assoluta priorità

 

PRESIDI di sabato 19 maggio

Brindisi ore 18 piazza Vittoria
Milano piazza San Fedele ore 17
Roma 18.30 davanti al Pantheon
Napoli palazzo San Giacomo ore 18.30
Torino 0re 18 piazza San Carlo
Cagliari ore 18.00 davanti Comune
Palermo all’Albero di Falcone (via Notarbartolo) ore 16 e poi ore 20 presidio davanti la scuola giovanni falcone
Catania davanti prefettura ore 17
Verona – Sit-in in Piazza dei Signori (Piazza Dante) ore 18.00
Perugia – Piazza IV Novembre – ore 18.00
Firenze presso Biblioteca Nazionale ore 20
Napoli Palazzo San Giacomo
Brescia, ore 19 piazza della Loggia
Sassari alle 18 in piazza Castello
Padova ore 19 davanti al Comune
Genova ore 17 Piazza De Ferrari
Ancona ore 18.00 Piazza Salvo D’Acquisto
Fano (pu) ore 21,00 piazza xx Settembre
Pescara ore 17,30 presidio in Piazza Sacro Cuore, dalle 21,00 in Piazza Salotto
Forte dei Marmi ore 15 in piazza falcone e borsellino
Trapani alle 22, davanti Palazzo Cavarretta
Molfetta, altezza Liceo Classico, appuntamento con sit-in alle 19.00
San Benedetto del Tronto, ore 19, di fronte al Comune
Capaci ore alla casetta “No mafia”
Macerata ore 19, piazza della Libertà
Pavia 17,30 presidio in piazza della Vittoria
Parma ore 18:30 in piazza Garibaldi
Vicenza, 16.30 davanti al palazzo del comune, vestiti di bianco
Terlizzi (BARI) ore 19:00 piazza Cavour
Baricetta (Rovigo) ore 20.45
Cremona ore 17:30 Pagoda dei giardini di Piazza Roma
Pisa ore 17 Piazza del Carmine
San Donà di Piave (VE), davanti al duomo ore 18.00
Cosenza ore 18.00 P.zza XI Settembre
Ascoli Piceno ore 18.00 presso Comune
Bergamo alle ore 17 al Liceo Falcone
Novara ore 16,30 presidio davanti la prefettura
Rimini, piazza Cavour ore 17:00
Modena alle 18 davanti alla ghirlandina
Civitavecchia (RM) ore 17.30 piazza Fratti (Ghetto)
Carpi ore 19 piazza Martiri
Forlì ore 21.00 davanti al Comune in piazza Saffi
Terni ore 18 davanti al Comune
L’Aquila ore 18:30 a Piazza Palazzo, ognuno con un fazzoletto bianco
Mestre alle 18 in Piazza Ferretto
Cassino ( fr ) P.zza Falcone e Borsellino – Villa Comunale
Varese ore 18 Piazza XX Settembre
Bari piazza prefettura ore 18
Alcamo – ore 21:30 in piazza Ciullo
Cascina (PISA) ore 18 in corso Matteotti davanti al palazzo comunale
Ferrara, piazza Trento-Trieste ore 18