Questo è il titolo de Il Fatto quotidiano di oggi.

Niente di meno: Il Movimento Cinque Stelle mira ad essere il terzo partito Nazionale. Puntare alto, cuore oltre l’ostacolo. Hanno coraggio questi, non credete? E voi sapete come funziona: se sostengono con forza e consapevolezza che saranno il terzo partito, ci sta che molti elettori/trici ora indecisi, verranno affascinati dalla loro forza.

Ieri c’è stato a Milano l’incontro Nazionale Se non Ora Quando sulla Rappresentanza, sulla possibilità di 50 e 50 per le prossime elezioni.
Alcune considerazioni:

-ottima l’idea di parlare di questi temi in un dibattito pubblico
-è necessario aprire anche alle non addette ai lavori: ieri, a parte pochissimi casi, c’erano “donne di partito” e le  donne di SNOQ. Una domanda serpeggia tra molte: le donne che verranno presentate da SNOQ per essere candidate alle prossime elezioni saranno “scelte interne a SNOQ” o verranno votate da primarie? E’ urgente saperlo. Molte donne che non hanno avuto coscienza di genere per anni, da qualche tempo si sono risvegliate e voterebbero volentieri donne la cui attività conoscono. Bisogna tenerne conto. Ci sono nomi di donne spendibili a livello nazionale, conosciuti? Perchè le prossime elezioni saranno nazionali.

-Questo è un punto importante: ieri mancava totalmente, a parte la presenza di Marina Terragni e mia o forse di qualche altra, la rappresentanza della rete: la rete oggi significa raggiungere centinaia di migliaia di donne e di giovani donne.
mancavano le giovani, totalmente. Noi blogger con il lavoro in rete e il capillare lavoro nelle scuole, raggiungiamo un numero consederevoli di ragazze e ragazzi che a maggio voteranno. Si è valutato questo punto?
Faccio la domanda che è LA DOMANDA: QUALI DONNE CI RAPPRESENTERANNO? Verranno scelte democraticamente con una votazione? Verrannno presentate delle donne papabili ai partiti? Quali donne? O ci si adeguerà  alla miseria del porcellum anche all’interno di SNOQ? Non credo, speriamo tutte di no.

Mi paiono temi importantissimi, anche se ce n’è uno ancora più impellente: cosa ci unisce? La rappresentanza? 50 e 50? Certo.
Più ancora forse è un desiderio comune che deve emergere ora, quella voglia di cambiare il mondo che fa superare ostacoli e barrirere. Quel desiderio condiviso che tiene insieme le persone anche le più diverse. Quell sogno comune che fa superare senza troppe battaglie le eventuali divergenze. Di questo bisognerà parlare.