Domani h 17 a Roma partecipo a questo incontro. Aderisco e intanto porto una proposta per INNALZARE IL NUMERO DI DONNE all’interno dell’ente pubblico. Senza un numero sufficente di donne, non c’è cambiamento.

“l’equilibrio fra genere è ormai un principio di diritto
positivo, è una realtà non più solo delle molte legislazioni straniere,
 ma anche del diritto italiano (si pensi alle norme sugli enti locali, ai
vari codici delle pari opportunità, alle leggi europee che ci governano o ci
dovrebbero governare, alle quote nei cda ec…). Non crediamo che sia
 rivoluzionario, ma semplicemente attuativo di principi che già esistono,
dire che è necessaria la presenza massiccia del genere femminile nei vertici
rai, ma anche e soprattutto fra gli autori, per garantire la quale appare
chiaro che nel nostro paese non si possa che ricorrere al mezzo delle quote.”

La Riforma “La Rai ai Cittadini” da spingere nel prossimo Parlamento

5 punti per garantire un bene pubblico

3 Leggi spinte da MoveOn Italia – Muoviti Italia insieme ai cittadini nel prossimo Parlamento per rendere più libera l’Italia 

Per una tv libera, indipendente e con i cittadini-utenti partecipi nelle decisioni del servizio pubblico
Venerdì 23 marzo ore 17,00 – Città dell’Altra Economia, Largo Dino Frisullo, Roma (ex mattatoio – testaccio)

Evento Fb

Hanno finora confermato la loro presenza e la loro adesione:

Tana De Zulueta, Moni Ovadia, Francesca Fornario, Carlo Freccero, Lidia Ravera, Corradino Mineo, Lorella Zanardo (autrice de “Il corpo delle donne”), Udo Gumpel, Giovanni Anversa (RaiTre “Racconti di vita”), Roberto Zaccaria, Massimo Marnetto, Arturo di Corinto, Santo Della Volpe, Silvia Bencivelli (RadioTre.”Presa diretta”), Sergio Bellucci, Giuseppe Giulietti, Nicola D’Angelo, Maria Luisa Busi, Tiziana Ferrario, Roberto Natale, Carlo Rognoni (Forum riforma rai Pd), Wolfgang Achtner, Vittoria Iacovella, Giovanni Mangano, Carlo Verna, Fabio Granata, Angelo Bonelli, Niccolò Rinaldi, Vincenzo Vita, Claudio Fava, Antonello Falomi.

Hanno aderito:

Loris Mazzetti (“Vieni via con me”), Sabina Guzzanti, Ugo Mattei (“Beni Comuni”), Corrado Guzzanti, Giulia Innocenzi, Carmine Fotia, Gianni Orlandi, Giulietto Chiesa, Michele Gambino.

Sostengono l’iniziativa:

Stefano Rodotà

Associazioni e movimenti che per ora hanno aderito a questa campagna:
Articolo 21, Libertà e Giustizia, A Sud, Errori di Stampa, Rete Viola, Liberacittadinanza, Usigrai, IndigneRai, Il Popolo Viola

Insieme e con grande generosità non lasciamo più tutto in mano ai pochi che decidono cosa debbano sapere o non sapere tutti i giorni milioni di cittadini tramite i media. I cittadini propongono, le Istituzioni possono diventare aperte. Trasformiamo anche la Tv in un bene di tutti. Continuiamo a coinvolgere in questo progetto chi crediamo interessato a far diventare la tv veramente un servizio pubblico per i cittadini.

-Si ad una tv pubblica che promuova la crescita culturale, la divulgazione scientifica e il sapere con trasmissioni e progetti per tutti.

-No a come viene troppo spesso “trasmessa” l’immagine della donna nel panorama televisivo attuale.

LIBERIAMO la tv dal TOTALE CONTROLLO DEI PARTITI

“Gli utenti del servizio pubblico, in quanto veri proprietari di un’azienda che finanziano tramite il canoneeleggono direttamente alcuni componenti nel Consiglio per le Comunicazioni audiovisive.”

Incredibilmente in Italia si andrà alle prossime elezioni politiche, ancora una volta, con un’informazione da paese semi democratico. L’unica condizione possibile per noi cittadini questa volta dovrà essere l’inderogabile impegno da parte della politica nel far approvare in tempi brevi queste norme basilari in un sistema democratico non appena sarà costituito il prossimo Parlamento.

Nella CLASSIFICA MONDIALE DELLA LIBERTA’ DI STAMPA 2011-2012  “Reporter senza frontiere” posiziona l’Italia al 61° posto.

3 Leggi spinte da MoveOn Italia – Muoviti Italia insieme ai cittadini nel prossimo Parlamento per rendere più libera l’Italia 

– Riforma La Rai ai Cittadini

– Legge Conflitto di Interessi 

– Antitrust

Perché MoveOn Italia ha scelto come una delle sue missioni prioritarie la tv per i cittadini e una Tv libera di fare da cane da guardia ai poteri?
– Perché la Tv condiziona le priorità della politica e le scelte dei cittadini, quindi quasi tutto che accade in politica, nel sapere ed in economia.

Nonostante internet da una ricerca Istituzionale risulta che il tg1 e il tg5 condizionano il voto del 60% della popolazione italiana.

Stiamo invitando i cittadini, i movimenti, le associazioni, i giornalisti e i Parlamentari a confrontarsi e a partecipare.

Inviteremo a seguire e ad impegnarsi in questo percorso riformatore dei cittadini direttamente il 23 Marzo anche Bersani, Vendola, Di Pietro e i diversi leader.

Ci rivolgeremo anche a Monti e al suo Governo provando inoltre a fare una proposta agli organismi europei sul coinvolgimento degli utenti nel servizio pubblico.

Noi società civile possiamo o subire oppure provare a proporre.

Sta anche a noi provare a colmare l’enorme distanza che separa i cittadini dalle Istituzioni.

La riforma per una Rai pluralista ed indipendente è una necessità democratica. Anni di cattiva gestione aziendale e occupazione partitica hanno

provocato un drammatico impoverimento della più grande agenzia culturale del paese.

– Rai servizio pubblico per crescita culturale e del sapere – Luca de Biase

(Obiettivo: Maggiore alfabetizzazione, conoscenza e sapere per tutti)

http://weblog.ahref.eu/luca-de-biase-illustra-e-discute-lo-scenario-mediatico-italiano-al-center-for-civic-media-del-mit-diretto-da-ethan-zuckermann

 

 

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La proposta: LA RAI AI CITTADINI 

 

5 punti per garantire un bene pubblico

 

Prendendo ad esempio i modelli di gestione più avanzati in Europa, ma anche le proposte di riforma della Rai tendenti a garantire qualità e autonomia

si propone una riforma che assicuri non solo la necessaria efficienza aziendale, ma anche l’assoluta indipendenza editoriale del servizio pubblico.

 

1. Superando l’anomalia per la quale l’azionista del servizio pubblico è il Ministero dell’Economia.

 

2. Al posto della Commissione parlamentare di Vigilanza, si chiede la costituzione di un Consiglio per le Comunicazioni audiovisive, i cui membri dovrebbero essere in maggioranza nominati dalla società civile (11 su 20). Gli utenti del servizio pubblico, in quanto veri proprietari di un’azienda che finanziano tramite il canone, eleggono direttamente 6 componenti (*). 5 sono nominati dai rappresentati del settore (sindacati, artisti, autori, accademici, fornitori di contenuti). Dei rimanenti 9 membri, 3 verrebbero eletti dagli enti locali (Regioni-conferenza permanente stati regioni, Province-l’Upi e Comuni-Anci) e 6 nominati dal Parlamento (**).

 

3.  Il Consiglio nomina i vertici della concessionaria del servizio pubblico (il CdA Rai), selezionati mediante concorsi pubblici in base a criteri di professionalità, competenza nel campo radiotelevisivo ed indipendenza. Ad esso sono attribuite competenze di indirizzo e vigilanza.

 

4. Il Consiglio nomina altresì i componenti dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, assicurando, anche in questo caso, i criteri della selezione trasparente, dell’indipendenza e del massimo di qualificazione.

 

5. Il Consiglio si pone al servizio degli utenti Rai, facilitando modalità interrattive di controllo e di valutazione e garantendo ai cittadini un uso consapevole e attivo di tutti i media gestiti dal servizio pubblico.

 

* (Secondo le modalità proposte da Zaccaria, AC 4559)

** (Ipotesi de Zulueta-Giulietti, AC 1460)

 

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Antitrus e Conflitto di Interessi

 

Congiuntamente e in continuità con il progetto “La RAI ai cittadini”, MoveOn Italia è inoltre impegnata alla definizione delle linee guida per iniziative che incidano sui due ulteriori temi di vitale importanza democratica quali l’antitrust e il conflitto di interessi.

La campagna “La Rai ai cittadini” propone la sua riforma per garantire un bene pubblico – Per garantire la libertà e il pluralismo dell’informazione questa riforma non può prescindere da una netta e chiara separazione, definita per legge, tra l’esercizio del potere politico e la proprietà o la capacità di influenzare i media. E’ altresì necessario fissare limiti di concentrazione che un’unica società dei media sia autorizzata a controllare in uno o più mercati rilevanti.

3 Leggi spinte da MoveOn Italia insieme ai cittadini nel prossimo Parlamento per rendere più libera l’Italia

– Riforma La Rai ai Cittadini, Legge Conflitto di Interessi e Antitrust

 

Per garantire la libertà e il pluralismo dell’informazione

è essenziale una netta e chiara separazione, stabilita per legge, tra l’esercizio del potere politico e la proprietà o la capacità di influenzare i media.

 

-No ad una Rai che rinuncia a “Vieni via con me”, al sapere e alla crescita culturale di tutti.

ILo Stato deve garantire il progresso a tutti.

-No ad una tv che incoraggia e pubblicizza il gioco d’azzardo.

-Si ad una tv che sia capace di parlare a tutti, informare liberamente e che non rinunci mai al pluralismo.

-No alla decadenza in Rai come il giovedì sera con “l’Isola dei Famosi” trasmessa al posto dell’approfondimento di Annozero.

 

“Se non state attenti, i media vi faranno odiare le persone

oppresse e amare quelle che opprimono”

(Malcom X)

 

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Adesione al progetto culturale e riformatore

– Tana De Zulueta, Loris Mazzetti, Moni Ovadia, Carlo Freccero, Giovanni Anversa, Corrado Guzzanti, Santo Della Volpe, Giuseppe Giulietti, Francesca Fornario, Udo Gumpel, Giulia Innocenzi, Nicola D’Angelo, Massimo Marnetto, Arturo Di Corinto, Maria Luisa Busi, Tiziana Ferrario, Lorella Zanardo, Roberto Natale, Roberto Zaccaria, Carlo Rognoni, Carlo Verna, Wolfgang Achtner

Siamo in attesa di risposte da Marco Presta, Rizzo Nervo, Alessandro Gilioli, Lucia Annunziata, Livia Azzariti, Paola Cattaruzza, Rossana Casale, Luca Nicotra, don Aniello Manganiello (prete di Scampia), Giuseppe Civati, Luigi de Magistris

ci rivolgiamo ed estendiamo l’invito all’incontro del 23 marzo presso la Città dell’Altra Economia in Largo Dino Frisullo, Roma (Testaccio – ex mattatoio) anche a molti professionisti e operatori nel campo dell’informazione e della comunicazione e a protagonisti della società civile perché aderiscano a sostegno di questa iniziativa di fondamentale interesse per la tutela di uno dei principali beni comuni della società, il servizio pubblico televisivo:

inviteremo al percorso riformatore: Corrado Augias, Michele Santoro, Marco Travaglio, Sandra Bonsanti, Paolo Serventi Longhi, Luca Barbarossa, Serena Dandini, Milena Gabanelli – Riccardo Iacona, Corrado Formigli, Luisella Costamagna, Luca Telese, Paolo Flores d’Arcais, Carlo Lucarelli,  Gino Strada, Ascanio Celestini, Oliviero Beha, Giovanni Valentini, Lidia Ravera,  Edoardo Ferrario, Curzio Maltese, Maria Cuffaro, Alberto Gambino

Francesco Altan, Claudio Amendola, Paolo Beni (Arci), Anna Bonaiuto, Luciano Canfora, Caparezza, Enrico Capuano, Sergio Castellitto, Antonio Catania, Ascanio Celestini, Giulietto Chiesa, Claudio Coccoluto, Furio Colombo, Antonio Cornacchione, Paola Cortellesi, Lella Costa, Enrico Deaglio, Elio e le Storie Tese, Giorgio Faletti, Claudio Fracassi, Massimiliano Fuksas, Max Gazzè, Claudia Gerini, Enrico Ghezzi, Massimo Ghini, Paul Ginsborg, Valeria Golino, Peter Gomez, Beppe Grillo, Caterina Guzzanti, Alessandro Haber, Paolo Hendel, Lillo e Greg, Roberto Herlitzka, Enzo Iannacci, Sabrina Impacciatore, Pier Francesco Loche, Daniele Luttazzi, Libero Mancuso, Fiorella Mannoia, Maurizio Mannoni, Neri Marcorè, Valerio Mastandrea, Francesca Neri, Moni Fernan Ozpetek, Roy Paci, Rocco Papaleo, Rosalia Porcaro, Francesca Reggiani, David Riondino, Paolo Rossi, Stefania Sandrelli, Claudio Santamaria, Renato Sarti, Ettore Scola, Michele Serra, Bebo Storti, Sud Sound System, Paola Turci, Vauro, Antonello Venditti, Carlo Verdone, Dario Vergassola, Giovanni Veronesi, Federico Zampaglione (Tiromancino), Alex Zanotelli, Dario Fo, Franca Rame, Roberto Benigni, Roberto Saviano, Gustavo Zagrebelsky, Umberto Eco,  Antonio Tabucchi, don Andrea Gallo, Don Luigi Ciotti, Renzo Arbore, Margherita Hack, Fabio Fazio, Luciana Littizzetto,

Possibili Garanti 

Lo sviluppo e l’attuazione del progetto prevederà la costituzione di un comitato che annoveri autorevoli figure culturali e istituzionali, ai fini di garanzia del cittadino. Tra le personalità pensavamo: Stefano Rodotà, Dacia Maraini, Piero Angela, Andrea Camilleri, Claudio Abbado, Cecilia Bartoli.

Movimenti e Associazioni coinvolte in questo percorso  

Articolo 21, Libertà e Giustizia, Errori di Stampa, Usigrai, Rete Viola, IndigneRai, Avaaz, Il Valle, l’ex Cinema Palazzo, “Giulia”, Valigia Blu,

Libera,

 

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LE INTERVISTE DI MOVEON ITALIA “La RAI ai cittadini”  per il 23 marzo

Corradino Mineo di RAI News 24
http://www.youtube.com/watch?v=3JTj_bYPO_A
Nicola D’Angelo (AGCOM)
http://www.youtube.com/watch?v=z-gXLRsUcIc
Giuseppe Giulietti (Articolo 21)
http://www.youtube.com/watch?v=324Ej7b0zPM

Roberto Zaccaria

http://www.youtube.com/watch?v=z-E1zC030-s

Fabio Granata (Fli)

http://www.youtube.com/watch?v=cDsPj91qoEs

 

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Inizio del percorso riformatore di La Rai ai cittadini – MoveOn Italia

 

“Presentazione obiettivi RIFORMA RAI dei Cittadini. 30 Giugno 2011”
http://www.facebook.com/event.php?eid=194076163976420

 

I cittadini e la Struttura Delta » Movimenti – Blog – Repubblica.it
saviano.blogautore.repubblica.it
http://saviano.blogautore.repubblica.it/2011/06/30/i-cittadini-e-la-struttura-delta/?ref=HREC1-4

 

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Principi ispiratori

Nella consapevolezza del fondamentale ruolo esercitato dal principale mezzo di comunicazione di massa – la televisione – in un paese peraltro ancora penalizzato rispetto allo sviluppo delle opportunità offerte dalla rete internet, quale è l’Italia, assume il più alto grado di priorità nelle decisioni più urgenti per la vita civile la proposta avanzata da MoveOn Italia con il progetto “La RAI ai cittadini”.

Nella intollerabile permanenza all’interno del servizio televisivo pubblico italiano di disfunzioni gravi e ai limiti della legalità, sistematicamente reiterate e ampiamente documentabili, affonda le radici tale progetto di rivendicazione di un corretto funzionamento del servizio pubblico televisivo, concepito su basi di autentica democraticità e con logica di servizio puro nei confronti degli utenti, fondato sui seguenti principi ispiratori:

  • Non sopportazione del controllo esclusivo del servizio pubblico televisivo da parte dei partiti politici,
  • ruolo e presenza degli utenti del servizio pubblico televisivo che partecipano e influenzano le decisioni fondamentali che ne riguardano il funzionamento e l’organizzazione,
  • legittimazione dei professionisti dell’informazione nella loro funzione solo se rendono un servizio indipendente alla comunità

Su queste premesse si basa il progetto “La RAI ai cittadini” scelto da MoveOn Italia come una delle sue missioni prioritarie, nella consapevolezza che la tv condiziona la vita politica, l’orientamento delle decisioni e delle scelte dei cittadini, quindi tutto ciò che riguarda la vita civile e democratica del paese.

 

alcuni principi già presentati il 30 giugno 2011

Art. 1

La capacità di comunicare, elaborare e diffondere informazioni e conoscenze è un bene comune dell’umanità e, come tale, è inalienabile.
La libera produzione e circolazione delle informazioni, la capacità e la possibilità del cittadino di diventare protagonista attivo e non solo passivo dello scambio comunicativo, la ricchezza e la pluralità delle fonti, costituiscono valori fondamentali di una democrazia avanzata e sono condizioni per il progresso civile di un paese.
La legge promuove il diritto all’accesso e alla autonoma produzione di informazione e comunicazione, rimuovendo le cause che ne impediscono il pieno utilizzo attivo e passivo. L’accesso all’informazione è un diritto individuale inalienabile.

Art. 2

Il sistema delle comunicazioni è fondato sulla tutela dei diritti della persona e sulla libertà di esprimere le diverse opinioni politiche, sociali, culturali e religiose. La Repubblica incoraggia le Associazione degli utenti e degli operatori, assicurandone l’autonoma legittimazione per l’affermazione dei loro diritti previsti per legge …..

 

 

 

 

Sito MoveOn italia

http://moveonitalia.wordpress.com/

 

 

Adesioni a La Rai ai Cittadini dei mesi scorsi
-Libera di Don Ciotti – Articolo 21 – Libertà e Giustizia – Il Popolo Viola – ALTROCONSUMO – Valigia Blu – LIbertà e partecipazione – Il Popolo Viola

-Net Left – Reporter senza rete – Bobi boicotta il Biscione – Welfare della Comunicazione – Giuristi Democratici – Liberacittadinanza – Democrazia e Legalità

-Giustizia e Libertà – Fiap – Slowmusic

-Loris Mazzetti (“Vieni via con me”) – Moni Ovadia – Dario Fo e Franca Rame – Gianni Minà – Margherita Hack – Sabina Guzzanti
-Tommaso Fulfaro – Guido Scorza (Presid. Istit. per le politiche dell’Innovazione) – Rossana Casale – Enzo De Caro – Francesca Fornario – Arturo Di Corinto
-Alessandro Gilioli – Paolo Serventi Longhi

Hanno risposto al nostro appello:

-Vincenzo Vita – Giuseppe Giulietti – Antonio Di Pietro
-Nichi Vendola – Angelo Bonelli – Giuseppe Civati
-Pancho Pardi – Paolo Cento – Giulietto Chiesa – Leoluca Orlando

 

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