Carfagna anche Tu Moralista?

@Marla:hai fatto un paragone azzeccatissimo. Sono rimasta molto delusa anch’io.
@Lorella:La Carfagna ha reagito così perché anche la Costamagna le faceva la morale, l’ha invitata solo per avere la soddisfazione di aggredirla. Ma le domande non si preparano assieme? Strano che la Carfagna non sapesse nulla dei contenuti dell’intervista. Strano anche che abbia accettato di venire: giornalisti autorevoli come Lilli Gruber (vedi il suo libro ,”Streghe”) o quelli de Il Fatto Quotidiano li ha evitati come la peste. Berlusconi le avrà detto: “Dalla Costamagna puoi andare, visto che è bona come te!” 😉

Penso che parte del punto stia che entrambe le donne presenti in quel momento davanti alla telecamera, hanno evitato più o meno consapevolmente di entrare in relazione tra loro e parlare di ciò che doveva essere il tema del servizio. Che invece era (e mi riferisco al servizio precedente all’intervista) messo li proprio per introdurre un certo dibattito, meglio un preciso dibattito.
Non c’è vincitrice né perdente, giusta o sbagliata, degna di rispetto o offendibile. Questa è roba da pugilato, di chi scommette su chi prenderà più pugni in faccia.
Hanno perso una grande occasione di dimostrare che le donne sanno fare politica quando parlano davvero tra di loro, parlando una ennesima volta della politica degli uomini. Nel particolare Berlusconi e Santoro ma potevano essere Monti e Bersani o Vendola e Bossi questo non è affatto importante.
Loro due, Mara e Luisella, semplicemente appena c’erano. Io le ho solo intraviste ma ammetto, sono dotata di grande immaginazione.
Erano molto lontane.
E’ questo che continua a farmi molto male. Metaforicamente parlando eh, che io a Mara e Luisella voglio un gran bene a tutt’e due, che ciascuna ha la sua storia e la sua vita, se la viva come meglio crede e può. Io sto benissimo comunque.
Però mi spiace ecco, non aver visto due donne in grado di slegarsi da opinioni altrui per parlare con libertà tra loro e a tutti i telespettatori che le hanno ascoltate in quel momento e successivamente in rete, che c’è un gran parlare di questo e la qualità del dibattito poteva essere altra in argomenti e in critiche.
Avessero condiviso un bicchiere di buon vino prima della trasmissione, coi taralli e il miele, e avessero parlato delle loro difficoltà quotidiane, sarebbero di certo parse meno distanti.

C’è anche un’altra parte del punto però: ma sarà mai possibile, prima o poi in tv, di averci un programma anche breve per carità che di donne capaci col grandioso dono della sintesi ce n’è tante, un tre puntatelle via, che sia in grado di strutturare interventi e servizi degni almeno in piccola parte, tanto per cominciare e istigare, del gran dibattito politico del femminile che da secoli si sta svolgendo nel mondo?
L’ho ammesso eh, godo di un grande potere d’immaginazione!