Ho scritto a SNOQ questo il testo :
Cara Cristina,vi chiedo come movimento SE NON ORA QUANDO se potete, con tutto il nostro supporto e quello della rete, organizzare una riunione/manifestazione/: credo che si debba partire da qui, dalla incapacità della politica degli uomini di occuparsi delle donne italiane. Occupiamocene noi. CI stanno destituendo dalla nostra capacità di prenderci cura del mondo. E’ chiaro che parlare non basta più. E’ chiaro che chi ha la mia età si deve sentire responsabile e non dormirci la notte.. E’ chiaro che ora si dovrebbe, ma vorrei scrivere DEVE agire per tutelare non più le ragazze, ma le bambine. Ancora ancora ancora DALLA PARTE DELLE BAMBINE.
Ecco la RISPOSTA:
Cara Lorella, a nome di Snoq penso che dobbiamo incontrarci subito e discutere su eventuali iniziative comuni. Il numero delle ragazze stuprate e uccise da compagni, amici e coetanei aumenta ogni giorno. E’ un tema su cui Se non ora quando vuole muoversi insieme a tutte le realtà che già si occupano da tempo di violenza sulle donne. Mi sembra molto importante però farlo in modo nuovo e efficace, che riveli la nostra forza e non la debolezza, che coinvolga gli uomini e i ragazzi, le loro madri. Dobbiamo allargare il tema dalla violenza come atto alla violenza simbolica che lo produce, parlare di possesso delle donne nell’immaginario collettivo, nella cultura. Da qualsiasi manifestazione contro la violenza, le donne secondo me devono tornare a casa piene di energia e voglia di cambiare il mondo, il loro stare al mondo. Non amo parlare troppo del passato, ma non posso dimenticare il senso di felicità che avevamo dopo la grande manifestazione notturna degli anni settanta contro gli stupratori del Circeo. Noi eravamo padrone della città, non le vittime della violenza, ma le protagoniste di un modo nuovo di intendere la libertà, la dignità, la sessualità e la forza.
Prendiamoci cio’ che ci spetta.
Violenza sessuale, tre episodi in ultime ore.
Foggia: stuprata una 13enne, adescata da coetanei su Facebook.
Altre due violenze nel Comasco e nel Veronese.
VIOLENZA SESSUALE SU UNA TREDICENNE, ARRESTATI 2 MAROCCHINI – Arrestati dai carabinieri di Peschiera del Garda (Verona) due pregiudicati marocchini per violenza sessuale su una bambina di 13 anni. La minore, in compagnia della cugina di 11 anni, si stava recando in un supermercato, quando i due uomini, dopo averle inseguite a piedi le hanno bloccate. Dopo averle minacciate verbalmente, uno degli indagati le ha stretto con una mano il seno per quasi 1 minuto, ansimando e proferendo parole incomprensibili, mentre la cuginetta, dal terrore, ha perso i sensi, cadendo a terra. La 13enne, urlando dal dolore, è riuscita a divincolarsi e a chiedere aiuto ai passanti, mentre i due violentatori sono fuggiti. La ragazzina, dopo aver prestato soccorso alla cugina, ha tentato di rincorrere i due immigrati chiamando nel frattempo con il cellulare i carabinieri. I militari dell’Arma hanno poi rintracciato i due marocchini, arrestandoli. Sempre a Peschiera è stato arrestato anche un italiano, Tomas Baroni, 38 anni, sorpreso all’interno di un centro commerciale intento a masturbarsi in presenza di una ragazzina di 13 anni che stava andando in bagno. Gli addetti alla sicurezza del centro commerciale, hanno chiamato i carabinieri che hanno bloccato l’uomo mentre tentava di lasciare il supermercato.
RAGAZZA VIOLENTATA NEL COMASCO – Una ragazza di 20 anni è stata aggredita e violentata nella notte tra sabato e domenica a Cantù, nel Comasco, ma lo si è appreso solamente nelle ultime ore. All’aggressione, denunciata ai carabinieri, ha assistito una coetanea con la quale la giovane era uscita verso l’una di notte per andare a prendere le sigarette ad un distributore automatico. Secondo il racconto delle ragazze, poco dopo essersi allontanate dalla tabaccheria hanno notato un uomo che le ha seguite, prima a passo normale, poi ha accelerato e si è messo a correre, raggiungendo una delle due, che è stata bloccata e violentata. L’altra, nel frattempo, è riuscita a dare l’allarme, ma quando sono arrivati i carabinieri l’aggressore era già fuggito. La violenza si è consumata in una zona piuttosto isolata della cittadina brianzola. La giovane vittima dello stupro è stata trasferita in ospedale a Milano dove l’hanno raggiunta i familiari.
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