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Lettera a una Bambina mai Nata
Alcuni anni fa feci un viaggio in Rajasthan. Lessi nell’edizione inglese del quotidiano locale che l’apparecchiatura per l’ecografia recentemente introdotta in alcuni ospedali, era particolarmente apprezzata dalle famiglie indiane perchè permetteva l’aborto selettivo: se infatti il feto fosse stato femmina, si poteva decidere di interrompere la gravidanza.
Nella democrazia più popolata del mondo, con una economia in pieno sviluppo ma ancora pieno di contraddizioni, molte donne hanno accesso agli studi e si iscrivono all’Università ma resta viva una mentalità arcaica e mostruosa che fa percepire la nascita di una figlia femmina come una iattura: bisognerà crescerla, pagarle una dote costosissima, insomma un peso enorme per una famiglia. Ricordo che mi sentii quasi male nel leggere la notizia, non riuscii più a godermi il viaggio e passai il tempo a scrutare i volti delle bimbe che incontravo per cercare di comprendere se vivessero una emarginazione evidente.
Ora leggo su vari quotidiani che 500 bambine mancano all’appello qui in Italia. Pare che famiglie di stranieri qui residenti, utilizzino l’ecografia per l’aborto selettivo, così come in India. 5oo bambine mai nate in Italia, ottava potenza economica mondiale. http://www.infooggi.it
CI riguarda tutte, lo sapete vero? Non è un problema da emarginati. Noi donne siamo ancora ritenute un fardello. Non conta pensare che no, nella nostra famiglia no, nel nostro contesto non accade. E’ come per la pubblicità lesiva dellea nostra immagine: non siamo noi a culo in aria nelle affissioni, ma QUELLE IMMAGINI, cambiano radicalmente l’immaginario intorno al femminile, che riguarda quindi anche …
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La nuova versione di AMICA: un commento di Laura Albano
La versione rinnovata di Amica, annunciata con rulli di tamburi sui siti specializzati in editoria facendo presagire chissà quali novità e contenuti (vedi ad esempio qui), è una roba vecchia come il cucco. La triplice copertina propone la donna in versione: 1.casalingua (non è un lapsus), 2.venere in pelliccia (anche gli animalisti non hanno gradito), 3.mamma che si sente più donna (piccolo dettaglio: è la Herzigova). Qui trovate un raffronto con l’Amica di trent’anni fa, che raccontava una donna non certo scollegata dai cambiamenti sociali. Qui un’ottima analisi collegata ad alcune statistiche. E qui il punto di vista di Un’altro genere di comunicazione. E se la nuova Amica anche a voi sa di vecchio magari – con garbo – ditelo alla Direttora.
Laura Albano…
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Dall’Australia uno sguardo sulla caduta di Berlusconi
La nostra corrispondente Marina Freri commenta sulla stampa australiana l’uscita di scena di Berlusconi.…
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Gloria Chiede, Noi ci Siamo?
Leggete qui sotto. Leggete per favore. Ricevo mail così a decine tutti i giorni. Questa la pubblico perchè grida l’urgenza ma in più è progettuale, brava Gloria. Noi donne siamo brave ad attivarci quando ci sentiamo indispensabili a salvare il mondo, in tempo di guerra è stato così, con le partigiane e non solo. Forse uno dei motivi per cui non riusciamo ad essere decisive in questo momento, a non essere assertive fino in fondo ed ottenere quanto ci meritiamo è che la meta è vaga: viene chiesto più potere, più visibilità, in pratica cosa vogliamo? Qui, e lo scrivo nel post di ieri e di oggi e in futuro, ci chiamano a fare il nostro dovere: occuparci del mondo. Per troppo tempo abbiamo abdicato al nostro ruolo, che è prenderci cura in senso ampio. Qui c’è da fare, leggete anche i commenti al post su FB. Si può lasciare dire a Gloria: “Loro sono il vero futuro, non io”? Possiamo?
Gentile Lorella, parlo direttamente a lei anche se non so chi leggerà. Sono una ragazza di 23 anni, al primo anno del corso di laurea magistrale in Semiotica. Da tempo desideravo scriverle per chiederle un consiglio, mi sono convinta ora dopo aver letto il post “Andare Avanti”. Da qualche tempo ho capito ormai che quello che desidero veramente fare nella vita è insegnare, fare formazione nelle scuole superiori. La strada che ho intrapreso non è delle più consone, ma è anche vero che l’educazione di cui mi vorrei occupare …
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Stai zitta cretina!
Siamo pari! La parola alle donne, rassegna cinematografica sui diritti delle donne al Teatro Litta di Milano.…
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Lettera aperta a Mario Monti da parte di Pari o Dispare
Gentile Senatore Monti, La sua nomina ha riempito di speranza la gran parte delle cittadine e dei cittadini italiani che ben conoscono la sua intelligenza, rigore e coraggio. Le auguriamo di riuscire a costituire un buon Governo capace di attuare quelle riforme necessarie a portare il paese fuori da questa crisi drammatica. Immaginiamo che in questi giorni Lei venga sollecitato da ogni parte ma ci consenta di rivolgerle un invito: ci eviti, per favore, una foto di insediamento del nuovo Consiglio dei Ministri di tipo medievale-sessista, composta da soli uomini. Uomini che dovrebbero, tra l’altro, avere come priorità quella di liberare il più vasto giacimento di energia sottoutilizzata presente in Italia: le cittadine italiane. Siamo consapevoli che in questo paese una donna per essere scelta in una posizione di leadership deve essere intelligentissima, ma anche semplice, bella ma anche brutta, con esperienza ma anche giovane, deve preferibilmente avere conquistato un titolo olimpico in eta’ giovanile, avere almeno tre figli e soprattutto una (si badi bene: una sola) famiglia perfetta. Ma Lei, Senatore, le cerchi queste donne in gamba, competenti, oneste e sinceramente impegnate per il bene del paese e vedrà che qualcuna la trova! Le auguriamo di riuscire a scegliere persone di valore e di ridare all’Italia un’immagine internazionale degna. Buona fortuna Comitato Pari o Dispare…
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