Sembrano le inquadrature di Striscia – prima che si dessero una provvidenziale ripulita, naturalmente. Solo che a Striscia non era pedo, era semplicemente pornografia. (Almeno credo). All’ora di cena, in un programma dove si dice qua e là: “Vedete, bambini?”.
Buon esempio di intelligenza nell’applicazione di norme relative alle immagini offensive. Peccato poi che si debbano leggere commenti di lettori italiani tali da provocare reazioni di sconforto cosmico, o i conati di vomito, scegliete voi, per il quoziente intellettivo e la capacità di discernimento che dimostrano.
Eh sì, Paola, se uno è uno stupratore, è uno stupratore, che ci vogliamo fare?
E poi, che moralisti sessuofobi questi scandinavi…
Grazie per aver sottolineato i commenti, quando ho notato l’articolo non c’erano.
Intanto in Italia chi solleva la questione della pedofilia in certi annunci pubblicitari e della scarsa attenzione che la questione riceve, chissà come, viene zittita…
Insomma, offensive…potranno essere questionabili ma pedopornografiche no. Per il semplice motivo che le ragazze in questione non hanno età reale, essendo fumetti. E i fumetti non hanno diritti civili e non possono essere parte lesa. In altre parole no girl was harmed in filming this video. Che poi facciano pedagogia di bassa lega verso l’allupato adolescente giocatore non c’è dubbio, ma dico no alla censura
Altro punto. Il target non sono i bambini, sempre comode controfigure per il moralismo degli adulti e verso gli adulti, ma adolescenti dai 14 in su, tipico pubblico da cartoni animati giapponesi. Solo da noi anime e simili (Winx e derivati) li propinano agli scolari delle elementari con un effetto straniante e una sessualizzazione incongrua.