Monthly archive Maggio 2011

La Deumanizzazione delle Donne nella Politica Italiana

Ricevo e pubblico con grande piacere questo articolo che ci invia la Prof. Chiara Volpato, università Milano Bicocca. E’ uscito di recente il suo libro “Deumanizzazione” ed. Laterza, di cui vi ho già parlato.

La strumentalizzazione del corpo femminile per usi politici ha raggiunto in questi giorni forme di estrema severità. In alcune città venete sono comparsi dei manifesti che mostrano, fianco a fianco, una donna dal prosperoso seno nudo, eretta a simbolo di un federalismo capace di promuovere il Veneto a stato autonomo, e una donna piegata dall’anoressia, simbolo, invece, dell’inconsistenza del finto federalismo romano-padano. Poco importa che i manifesti siano stati sconfessati dal Movimento Veneto Libero, sotto la cui sigla sono comparsi. Quello che conta è che con la loro affissione si è valicata un’ultima frontiera: l’oggettivazione dell’immagine femminile nella propaganda politica è stata spinta fino all’uso estremo della sofferenza finale, dato che l’immagine raffigurata pare essere quella di Isabelle Caro, morta qualche mese fa proprio di anoressia. Gli ideatori hanno così impiegato le immagini di una persona vittima di una sofferenza estrema, sulle soglie dell’agonia. La strumentalizzazione del corpo femminile è divenuta un atto di deumanizzazione estrema.

Altri segnali, di pari gravità, sono comparsi in questi giorni sulla scena politica a dirci che siamo di fronte a uno scenario di conflitto, che evoca la guerra civile. Ci riferiamo alle ripetute dichiarazioni del nostro premier che accusa i magistrati di essere un cancro della democrazia e a quelle di Daniela Santanché che ha paragonato Ilda Boccassini a una …

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11 maggio, Milano: Valore D

Oggi alle ore 17 presso la Società Umanitaria di Milano, via San Barnaba 48, importante incontro con donne dirigenti e manager di importanti organizzazioni.…

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L’Agguato

La serata è stata bella, c’era nell’aria la possibilità di togliere i muri di incomprensioni che spesso si erigono tra donne. Ho parlato con Carla, ho parlato con Pinuccia, Marina mi ha introdotta, Luisa mi ha consigliata. E’ la Libreria delle Donne, stasera 10 maggio. Io ero stanca per due anni passati sul territorio, ma lì mi sono sentita bene.

Poi esco, tolgo la catena alla bici, sono le 11 di sera, in giro non c’è nessuno.

Le porte dell’auto parcheggiata davanti a me si spalancano di colpo, alzo la testa e 3 persone e una luce fortissima mi vengono incontro.

E’ la troupe di Strisica la Notizia.

Chiedo alla ragazza che mi investe con una serie di domande come si chiama, lei esita, poi veloce  mi risponde “Elena”,  ha 26 anni, dice che è contenta di avere fatto la velina, che nessuno l’ha obbigata e che io la offendo con il nostro documentario, dice così o qualcosa di simile.

Io sono sulla bici, e mi invade una tristezza infinita: Striscia usa quella violenza che io condanno: prima il plagio del documentario, ora questo agguato notturno, da ore mi aspettavano fuori dalla porta della Libreria.

Dico ad Elena ciò  che chi mi segue sa bene, e che sa anche lei presumibilmente, e gli autori: il nostro documentario è una critica all’uso del corpo delle donne nelle immagini tv, non alle donne che fanno tv. Di Striscia passano poche immagini nel nostro video. La reazione di Striscia è spropositata: noi con …

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Non si può smantellare la casa del padrone con gli attrezzi del padrone

Difficile vedere il nuovo  di questi tempi. Difficile annusarlo, sentirlo, intuirlo. Più che altro vedo vecchie e vecchi, inteso come donne e uomini che dicono di volere il nuovo mentre uitlizzano strumenti obsoleti per costruirlo.

“Non si può smantellare la casa del padrone con gli attrezzi del padrone” diceva Audre Lorde e io l’ho imparato da Monica Lanfranco.

Non si può vomitare su questa politica e poi  uitlizzare il sistema mafioso della raccomandazione per andare avanti.

E’ accaduto, Sciascia aveva ragione: oggi le modalità mafiose sono molto diffuse anche nei comportamenti al nord. Garantisco che non era così anni fa. Garantisco che quando finii l’università, il merito contava al 70% a volte al 100%. E resto allibita quando incontro a Milano oggi persone di “buona famiglia” cultura ecc ecc che candidi proclamano: ” ho ottenuto quella borsa di studio, ho vinto quel bando, ho avuto quel posto…sai: mio padre è nel consiglio di amministrazione di…e mi ha dato una mano”. Da un punto di vista antropologico mi interessa molto l’assenza di vergogna: spesso chi lo afferma non è  né spavaldo, né imbarazzato:  è diveuto normale dichiarare che si è raccomandati.

Non sono ingenua nè alle prime armi. Ho constatato  lavorand,o che il pelo sullo stomaco ce l’hanno  in tanti/e e a volte è quasi indispensabile.

Ma sono convitna che serva a mantenere un sistema, non a proporne uno di nuovo.

Ho riferito ad alcune donne “potenti” del triste episodo del MACHO EXPO , dell’expo senza donne. Mi hanno ripsoto secche: …

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10 maggio, Milano: Libreria delle Donne

LIBRERIA DELLE DONNE – CIRCOLO DELLA ROSAvia Pietro Calvi 29 – Milano martedì 10 maggio alle ore 18

Marina Terragni e Pinuccia Barbieri aprono la conversazione con Lorella Zanardo per fare un bilancio della sua esperienza.

Il suo docufilm Il corpo delle donne ha avuto tantissimi contatti online. Da due anni lo presenta e discute in Italia e in Europa. Ha iniziato anche  un importante lavoro nelle scuole di educazione al linguaggio tv.

Siete tutte invitate e tutti invitati Per info: Pinuccia Barbieri 3356780668

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Elezioni Milanesi

Trovo la proposta di Marina Terragni interessante e condivisibile. Trovo che sia una proposta ragionevole e quindi spero vivamente che il candidato Pisapia la faccia sua.…

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Il Riformista risponde alla nostra denuncia “Expo Macho”

Il riformista in un articolo di Cinzia Romano risponde alla denuncia di Marina Terragni e di Lorella Zanardo sul’ Expo Macho di Milano.…

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