“Oggi però l’idea di normalità è rinchiusa in canoni così angusti da risultare mortificanti. Lo straniero è pericoloso e nemico, il disabile impedisce il correre forsennato delle nostre esistenze, il povero è imbarazzante e ci fa da cattiva coscienza. Poi c’è il canone della bellezza che definisce forme, misure, accessori e anche l’età. Se non si è giovani si è brutti.