Monthly archive Febbraio 2011

Sul TG2

Il 10 febbraio, nell’edizione delle 20,30 il Tg2 ha mandato in onda questo servizio sulla manifestazione del 13: cosa ne pensate? E’ il numero 8.

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13 febbraio, Firenze: manifestazione SE NON ORA, QUANDO?

Lorella Zanardo e noi tutti de Il Corpo delle Donne partecipiamo alla manifestazione di Firenze. Realizzeremo anche un video della giornata: vi aspettiamo con noi da tutta la Toscana!…

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Regione Lombardia: grande imbarazzo

Riceviamo da Infodiritti.it e pubblichiamo:

IL TAR SI TIENE AL LARGO E RESTITUISCE ALLA REGIONE LOMBARDIA LA ZAVORRA POLITICA DEL 15 A 1 E’ stata emessa la sentenza nel processo celebrato al TAR Lombardia per l’annullamento della nomina dei 16 assessori, 15 uomini e 1 donna, per contrasto con lo statuto regionale e con la normativa europea in materia di riequilibrio di genere recepita dall’Italia due mesi prima della nomina degli assessori regionali.   Il ricorso è stato ammesso nel luglio del 2010 e dopo l’udienza del 15 settembre è stato discusso nella udienza dibattimentale del 17 dicembre davanti a nuovi giudici. Leggendo la sentenza l’impressione che se ne ha è che il Tar sia andato fuori tema. Non si legge niente sull’art. 11 dello statuto lombardo nè sull’art. 1 del codice delle pari opportunità modificato su pressione europea nel gennaio 2010, ma è così o no ? Lo chiediamo agli avvocati Ileana Alesso, Massimo Clara e prof. Marilisa D’Amico, ordinario di diritto costituzionale alla Università Statale di Milano, che hanno rappresentato le ragioni dei ricorrenti e di due associazioni, di DonneInQuota di Milano e di UDI nazionale, intervenute nel processo a supporto delle quattro ricorrenti e della Associazione art. 51 Laboratorio di democrazia paritaria. “Il TAR ha circumnavigato l’argomento rimanendo al largo senza mai approdare a terra. E l’effetto, per inerzia, è che la situazione rimane tale e quale. La sentenza sarà pubblicata sui siti delle Associazioni per le quali vi è stata finalmente, nonostante la radicale opposizione della Regione

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Se Non Ora, Quando? Diciamolo il 13 che Un Altro Corpo E’ Possibile!

Ragazze: non sono tipa da manifestazioni, nel senso che do il meglio di me in altre situazioni. Il 13 però  in piazza ci vado. Per affermare che un altro corpo è possibile, solo questo. Lo voglio gridare forte che il corpo delle ragazzine è meraviglioso: tondo, secco, florido, magrino. Lo voglio dire forte che anche il mio mi piace, con qualche chilo in più 🙂 ma insomma va bene così! Che incontro  certe belle donne  ai dibattiti, frementi e coraggiose, alcune con qualche filo grigio, altre rosse fuoco di una passione che non si smorza. Migliaia di donne tutte una diversa dall’altra: non ce lo meritiamo il modello unico, proprio no! E allora vado a dirlo in manifestazione! Che tutti lo sappiano che in quella gabbia a forma di tv ci metteranno d’ora in poi  i topi ma non più i nostri sorprendenti corpi.

IO SARO’ A FIRENZE : avrei voluto essere a Roma, anche a Milano, forse a Padova, Perugia, Arezzo, Venezia, Bari… ma come faccio? AMICHE DI FIRENZE: ci troviamo? Vorrei le ragazze del MACHIAVELLI e del PASCOLI: è posssibile? E le ARTISTE? Abbiamo bisogno di voi, ci siete a FIRENZE? Vengo con un operatore con telelcamera.Vi voglio riprendere, voglio che resti segno di questo giorno.

Che vengano tutte le donne, giovani e vecchie, sante puttane belle brutte, italiane, e marocchine: che questa non è una giornata di divisioni. Tutte insieme per dire che il corpo è proprio nostro e, come altre ben dissero, ce lo gestiamo benissimo …

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Dignità, Onore e altro

Ho poco tempo, mi scuserete. Come vedete non ho commentato l’articolo del Corriere, non solo per non entare in polemica .

Mio padre, molto anziano, proprio di una vecchia generazione, legge per caso l’articolo e dice: “Una volta, per una maleducazione così ad una signora, io sarei intervenuto per difenderne la dignità. L’onore.” Indignez vous! si intitola l’opuscolo sulla necessità  di indignarsi che uno scrittore novantenne ha pubblicato da qualche settimana in Francia raggiungendo milioni di copie.

Chi difende la mia dignità? Non sto scherzando, vi pongo la domanda seriamente. Non ha nulla a che fare con l’avere idee diverse su un determinato tema (in verità Grasso non ha esposto alcuna idea). Grasso mi definisce :Popper de noantri. Il Corriere in teoria è letto dalla borghesia, milanese in particolare. Quella che dovrebbe essere attenta ai valori, buona educazione rispetto. Sono contenti i lettori del Corriere che Grasso mi definisca così?

Nel tempo ho imparato a difendermi da sola, con risolutezza, e a difendere la dignità di altre e anche altri. Trovai vergognoso quando Bindi venne insultata da Berlusconi senza che alcun uomo si alzasse a difenderne la dignità. Così come quando La Russa chiamò De Gregorio: “Concitina”. Il commento di mio padre mi ha fatto riflettere: siamo circondati da uomini miserabili, senza più onore ne rispetto , attenti solo ai loro istinti più bassi e al loro tornaconto.. Nulla giustifica la maleducazione dell’anziano giornalista nei miei confronti.

E’ grave, molto grave. E’ la dimostrazione di quanto penso da tempo: la …

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Le Monde e il Corriere della Sera

Tra ieri e oggi due dei principali quotidiani di Italia e Francia si sono occupati di noi: Le Monde trattando del nostro lavoro nelle scuole in un articolo di Philippe Ridet che parla del “movimento” delle donne italiane, lo trovate qui sotto; il Corriere della Sera attraverso questo articolo del suo opinionista televisivo Aldo Grasso. Giudicate voi.

Une minute de silence, suivie d’un cri. Un hurlement pour dire “Basta !”. Dimanche 13 février, de Turin à Palerme, des dizaines de milliers d’Italiennes libéreront ainsi leur colère contre SilvioBerlusconi. Basta !, ses call-girls qui s’offrent au sultan en échange d’un petit rôle à la télévision, d’une place éligible sur les listes électorales ou d’argent. Basta !, les orgies du bunga-bunga. Basta !, ce modèle de femmes jetables et interchangeables dans lequel elles refusent de se reconnaître. Leur mot d’ordre : “Maintenant ou jamais.” Plus de trente ans après les grandes batailles des féministes italiennes pour le divorce (1974) et l’avortement (1981), une nouvelle vague voit le jour. Le déclic ? Les affaires Noemi, puis Patrizia, puis Nadia et enfin Ruby : autant de jeunes femmes, parfois mineures, qui ont fréquenté les nuits d’Arcore (la résidence milanaise de M. Berlusconi), jetant une lumière crue sur une “putanocratie” où la promotion des femmes est une question de tour de poitrine plus que de mérite. Samedi 29 janvier, déjà, plusieurs centaines d’entre elles ont manifesté, une écharpe blanche autour du cou, derrière une banderole où l’on pouvait lire “L’Italie n’est pas un bordel”. Plusieurs

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Rai 3, Apprescindere: ospite Lorella Zanardo

9 febbraio, Lorella Zanardo ospite del programma Apprescindere su Rai 3: Qui il video.

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