Che dirvi? Mi sono chiesta dopo l’incontro di ieri in Commissione di Viglianza. Cosa vi racconto? I fatti o le mei impressioni?
C’era l’On. Zavoli con due suoi competenti collaboratori, due senatori del PD, uno del PDL, due rapresentatni RAI e il dott. Marano vicedirettore RAI. Ho introdotto il nostro lavoro, ho portato fatti, numeri e possibilità di collaborazione. Abbiamo visto il video. Di base non è stato detto nulla, proprio nulla. Nè una critica feroce nei nostri confronti, nè una prospettiva futura. Poi sono andati tutti a votare.
L’On. Zavoli ci ha fatto i complimenti per il nostro lavoro.
Credo non ne sortirà nulla. La mia impressione è che non gli interessasse per niente. La miai impressione ora più lucida dopo due anni di frequentazioni “romane” è che orami ci siano irrimediabilmente due modi: quello reale formato dalla società civile, e quello della politica che è come un reality dove tutto accade dentreo ad un contesto chiuso, non collegato alla realtà. Aggiungo una considerazione come donna che per molti anni si è occupata di gestire organizzazioni: “l’Azienda Italia” così gestita è fallimentare: la chiusura agli stimoli che provengono dalla società civile è totale. Non mi riferisco solo al nostro progetto bensì a tutto ciò che sta avvenendo fuori, nel Paese.
Che fare? Ammetto che l’incontro di ieri ha spaventato anche un osso duro come mi ritengo di essere. Cosa facciamo? Cosa faccio? Mi rinchiudo nel privato come la maggioranza degli italiani?
Un’amica ieri commentando la vergognosa azione di Marcegaglia di cui parleremo a breve, mi diceva: “occorre portare i figli fuori da qui, occore andare via farli crescere fuori”. Ammetto che ci ho pensato. Ammetto che ho paura che non ci siano soluzioni. Ma quando non ci sono soluzioni, io mi spavento. Perchè sono una donna del fare che necessita di obbiettivi e poi lavora come un mulo.
Ci vorrebbe la politca. Ci vorrebbe qualcuno con cui unirsi, di cui avere stima. Ci vorrebbe la politca, vera. Non c’è. I partiti, non ci fidiamo, vero? Qualcuno, ogni tanto si affaccia… ma…
Alcuni mi dicono: “stai fuori dai partiti, la tua forza è essere fuori dai partiti…”
Ma non basterà, ci vuole una forza immensa a combattere quello che abbiamo lasciato che si incancrenisse per 30 anni.
E devo scrivere qui, con i ragazzini che mi leggono. Non è giusto, non è giusto.
Allora dico così: vale la pena di combattere, vale la pena di impegnarsi a mandarli via, a casa. Noi adulti facciamo questo. Poi ragazzi e ragazze il nuovo ce lo direte voi, che noi di idee non ne abbiamo veramente. Voi le avrete, ne sono certissima, potrei morire per questa certezza.
Agli adulti e alle adulte qui però devo, proprio devo essere dura: se venite su questo blog, non basterà più leggere da casa il post e commentare. Bisgona che vi impegnate fisicamente concretamente. C’è bisogno di scelte, anche dure. E di accettare il dissenso di molti, e a questo noi donne non siamo preparate.