singing in the rainMentre sono in Umbria, mentre riceviamo centinaia di mail a cui dobbiamo rispondere, mentre c’è un sacco di lavoro, mentre siamo in aula con i ragazzi, mentre le richieste per Nuovi Occhi per la TV si moltiplicano, ci chiamano molti giornalisiti esteri chiedendoci perchè le ragazze italiane sono così come emerge dai media in questi giorni. Allora io, l’ho appena fatto, passo ore a spiegare che non è così fornendo esempi delle meraviglie che incontro sul territorio.

Suvvia, basta. Come avete notato abbiamo scelto il silenzio sull’horror di questi giorni perchè tutti dicono già troppo, non c’è più spazio per altre parole, richieste di dimissioni, insulti alle ragazze del bungabunga.

Noi intanto lavoriamo, facciamo due incontri al giorno, ne faremmo di più se avessimo piu risorse. Direi: parliamo meno facciamo di più. La situazione è quella che è perchè l’abbiamo accettata per troppo tempo: che ognuno si faccia un esame di coscienza, in primis la politica, poi tutte/i noi. E direi smettiamola con lo sport italico di soffiare sulla rabbia senza creare luoghi di elaborazione della medesima: via Berlusconi, cosa facciamo? Programmi?

La lamentela è un’ottima scusa per i fancazzisti: migliaia di persone che brontolano e pochi che fanno.

Ripetiamo, c’è un emergenza: sono le ragazze e i ragazzi italiani a cui viene offerto da anni il modello unico di corpo/spettacolo/oggetto/denaro, che oggi assistono al disfacimento della società mentre milioni di adulti si lamentano senza offrire ipotesi di alternative.

Noi non ci stiamo: e da 2 anni i frutti si vedono, eccome si vedono! documentario, libro, centinaia di dibattiti, conferenze, nuovi occhi, progetti, ecc siamo stanchi morti ma i frutti ci sono. E tante sono le persone che ci aiutano, tante che organizzano incontri e che racimolano fondi da istituzioni ormai senza soldi,  per accoglierci.

Sono certa che esistano molti esempi di progetti concreti in questo momento in Italia: li vogliamo conoscere? direi  subito.

MANDATECI  PER FAVORE, INFORMAZIONI SUI PROGETTI, PICCOLISSIMI E GRANDISSIMI, che contribuiscono secondo voi a migliorare il nostro Paese. Ora.

Scriveteci di amici, parenti, sentito dire, di chi in rete o nella realtà sta promuovendo il cambiamento, il bello, il nuovo. Con l’arte, con le associazioni, con tutto ciò che esiste. Scrivete per ora come commento a questo post poi vedremo di trovare una collocazione migliore. Siamo già nel cambiamento, siamo già nel nuovo. Ciò a cui stiamo assistendo è il colpo di coda di un mondo cadavere che non vuole morire ma è già morto. Come vi raccontavo il sito olandese www.one11.nl che racconta storie positive, per ora solo in olandese, sta avendo un gran successo di energia, di attivazione di voglia di fare.