Ricevo da Giorgio Z. questo commento al post Miss Padania e il PD. Volentieri lo pubblico perchè tocca una questione importante intorno alla quale è necessario fare chiarezza.

Cara Lorella, stimo tantissimo il tuo lavoro e anche questo post è la prova che sul corpo delle donne (e degli uomini) bisogna fare un lavoro trasversale a ogni bi-tri-polarismo politico e sociale. Da piccolo attivista del pd però mi permetto di proporre un piccolo spunto di riflessione: ma perchè mai  quando noi presunti “veteromaschilisti” del pd dobbiamo fare le liste anche solo per delle primariette di un circolino di periferia, di donne disposte a candidarsi se ne trovano sempre circa la metà degli uomini? Alla fine tocca sempre chiedere alla cuggina o all’amicadellamica di farci un piacere e darci il loro nome, perchè altrimenti con la legge delle quota rosa non riusciamo neanche a fare le liste. E non è una questione di tempo rubato alla cura dei figli o al ferro da stiro, perchè poi va a finire che quelle che si candidano e si sbattono davvero sono proprio quelle già madri e mogli (o figlie di genitori malmessi), mentre le trentenni single evidentemente preferiscono i corsi di yoga o i blog.Non è che magari c’è bisogno di un po’ di sana incazzatura nel popolo femminile “progressista” d’italia?
Citando te stessa che citi gli afterhours: “Ed è ben più doloroso se per nemici e amici non sei più pericoloso”.Ovviamente te lo dico da “amico”. Ad ogni modo continua così.