Monthly archive Giugno 2010

Il corpo delle atlete

In un intervista per AVOICOMUNICARE Lorella Zanardo parla dell’immagine delle atlete e di come la televisione le vuole e le presenta, a partire dall’impresa di Francesca Schiavone al torneo parigino del Roland Garros.

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Paris!

Ho vissuto anni molto belli a Parigi e torno quindi con grandissimo piacere.

Dalla presentazione dell’evento di www.altritaliani.net:

Il “Corpo delle donne” è il titolo di un libro da poco pubblicato in Italia (Feltrinelli, 2010) e di un documentario di 25 minuti diffuso su internet dalla primavera 2009. Il tema? Viaggio al centro della televisione italiana (pubblica e privata) attraverso una prospettiva molto particolare : quella del corpo della donna e dell’uso che ne viene fatto. Una ricerca, un film e un libro che denunciano il divario enorme che oramai esiste tra la rappresentazione del femminile in tv e la realtà e che indagano sui motivi per cui le donne non si ribellano alle immagini pornosoft che rimbalzano dagli schermi, come fossimo tutte e tutti quasi “in sonno” davanti a quello che ormai percepiamo come la normalità, seppure negativa.…

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Festival delle Ombre

Dal 12 al 19 giugno si svolge il XIV Festival Internazionale delle Ombre. Alla Rocca di Staggia Senese.…

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Parole diverse

C’eravamo anche noi quando queste ragazze sono state premiate, ed ora con piacere pubblichiamo i loro racconti:

Comitato Pari Opportunità dell’Università per stranieri di Siena

II edizione del premio di scrittura Parole diverse

Le nostre donne «Insieme, le nostre donne formiamo una bandiera»

Racconto primo classificato

Zenzero, mirra ed essenze di donna

di Valentina Carbonara

Quando Sa’ida venne a sapere che dopo sei mesi di permanenza a Damasco non ero mai stata all’hammam, sfoderò un’espressione di benevola riprovazione e nell’increspatura delle sue labbra afferrai un sottile velo di compiacimento. Alla fine della lezione mi disse: “Domani andremo all’hammam al-Qaimariyya, se Dio vuole” e capii che non si trattava di un invito declinabile.

Sa’ida era la mia insegnante di lingua araba all’università, una giovane donna dal viso sottile e ambrato, due occhi di ebano in cui non era raro afferrare un impertinente guizzo di vivacità nonostante l’incedere lento, l’atteggiamento posato, i gesti misurati. Tutto di lei era imbevuto di una saggezza per cui non trovo altra definizione che “orientale”.

L’appuntamento era a Bab-an-Nafura, uno degli ingressi della Moschea degli Omayyadi, che con la sua solenne imponenza interrompe il pulsante e irriverente brulicare del reticolo di vicoli che si infrange contro le sue mura, poste a sigillo di un’intimità mistica indecifrabile, una suggestione di echi salmodiati e incensi che non appartiene agli uomini.

Mentre attendevo all’ombra del minareto orientale, accettando con placida rassegnazione la concezione di tempo e puntualità del Medio Oriente, mi sentii chiamare: “Mara, yallah!”. Una Sa’ida sorridente emerse

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Rasa il pratino

Questo è l’articolo di Sabina Ambrogi apparso il 5 giugno su Alias:

DEPILARSI E’ INGIUSTO, UN SUPERSPOT VIRALE

Rasa il pratino è il titolo di un’ammiccante videoclip di una multinazionale che glorifica la moda della ceretta alla brasiliana per il pube femminile.

Una manipolazione retrogada e globale di una parte del corpo delle donne separata dal resto.

Se ti senti un poco giù e hai voglia di fare ordine nella vita rasati i peli del pube.  Questa nuova ingiunzione per le donne dei quattro angoli del pianeta arriva dalla pubblicità delle lamette  della multinazionale Wilkinson. Lanciato per il mercato anglofono spagnolo, francese e ora anche italiano lo spot impazza su internet con l’insidiosa modalità di marketing virale ( clip su youtube, finti blog, messaggi nei siti,  finte reazioni, approfondimenti che non citano la marca ma me evocano l’ obiettivo etc). E’ difatti diventato subito gruppo fan su facebook con quasi mille iscritti.

Grazie al rasoio, dice la pubblicità, ogni donna potrà  tosare (è il verbo usato in inglese e francese)  i peli dei genitali  modello “brazilian wax” (depilazione vietata con scalpore nel New Jersey per le infezioni provocate e le denunce) o “brasiliana”. La rasatura può essere totale,  cioè piazza pulita,  o parziale se lascia il pube con qualche ciuffo di ricordo riorganizzato  però nella forme: linea centrale sottile, triangolino, o cuoricino (o altre formine a scelta).

La moda  depilatoria nata in Brasile è poi esplosa in America grazie ai ragionamenti delle protagoniste di Sex and the City, alle

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17 giugno, Parigi

Al Cinema Le Studio des Ursulines, 10 rue des Ursulines, ore 18.30.

Il “Corpo delle donne” è il titolo di un libro da poco pubblicato in Italia (Feltrinelli, 2010) e di un documentario di 25 minuti diffuso su internet dalla primavera 2009. Il tema? Viaggio al centro della televisione italiana (pubblica e privata) attraverso una prospettiva molto particolare : quella del corpo della donna e dell’uso che ne viene fatto. Una ricerca, un film e un libro che denunciano il divario enorme che oramai esiste tra la rappresentazione del femminile in tv e la realtà e che indagano sui motivi per cui le donne non si ribellano alle immagini pornosoft che rimbalzano dagli schermi, come fossimo tutte e tutti quasi “in sonno” davanti a quello che ormai percepiamo come la normalità, seppure negativa.

Lorella Zanardo, autrice del documentario (in collaborazione con Marco Malfi Chindemi e Cesare Cantù), consulente organizzativa, formatrice e docente, si occupa da anni di tematiche inerenti al femminile. Parlando della genesi del suo progetto scrive: “Siamo partiti da un’urgenza. La constatazione che le donne, le donne vere, stiano scomparendo dalla tv e che siano state sostituite da una rappresentazione grottesca, volgare e umiliante. La perdita ci è parsa enorme: la cancellazione dell’identità delle donne sta avvenendo sotto lo sguardo di tutti ma senza che vi sia un’adeguata reazione, nemmeno da parte delle donne medesime. Da qui si è fatta strada l’idea di selezionare le immagini televisive che avessero in comune l’utilizzo manipolatorio del corpo delle donne

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12 giugno, Savona

Alla libreria Ubik, corso Italia 116r, ore 18, Lorella Zanardo (qui in una foto di Laura Albano) presenta il libro, con proiezione del documentario.

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