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Una patente per fare TV” è il titolo del breve saggio del filosofo Karl R. Popper dedicato alle soluzioni possibili per risolvere il problema, planetario, del degrado televisivo. Il grande pensatore di origine austriaca, teorizzatore della società aperta, vi dedicò gli ultimi mesi della propria vita, ormai già molto debilitato nella salute. Era il 1993 e lo scritto venne pubblicato nel 1994 in Italia all’interno di un libro (Cattiva Maestra Televisione, a cura di Giancarlo Bosetti) che raccoglieva contributi disparati sull’argomento, compreso uno di Giovanni Paolo II.

Lo si trova ancora senza difficoltà nelle librerie ed è un punto di partenza fondamentale per comprendere come il problema della educazione/diseducazione operata dalla televisione, sia sì grave ma anche assai semplice da risolvere.

Significativo è questo passaggio: ”Non c’è nulla nella democrazia che giustifichi la tesi di quel capo della TV, secondo il quale il fatto di offrire trasmissioni a livelli sempre peggiori dal punto di vista educativo corrispondeva ai principi della democrazia ‘perché la gente lo vuole’. Al contrario, la democrazia ha sempre inteso far crescere il livello dell’educazione; è, questa, una sua vecchia, tradizionale aspirazione”.

Un libro da leggere per poter affrontare coscientemente i luoghi comuni dei difensori della tv-spazzatura.