Quando si parla di delirio proibizionista e di censura selvaggia… Ecco, questa notizia che segnalo sotto dovrebbe aiutare a capire come ormai il livello di intendimento, ossia elaborazione intellettuale dei significati delle immagini, è stato annullato dalla follia, dall’ira, dal desiderio di rivalsa, dalla paura. In sostanza dall’incapacità di far fronte ai problemi complessi di una società che, scoperte le sue colpe e responsabilità, farà di tutto per occultarle. Il risultato non può che essere una società profondamente reazionaria e proibizionista. Il che significa mali ancor peggiori. Auguro a “il corpo delle donne” una lunga resistenza sul campo senza cadere in questo gorgo reazionario e fascista. http://www.lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?IDmsezione=18&IDalbum=24806&tipo=FOTOGALLERY
Qui il sito ufficiale del cantante: http://www.saezworld.com/
@pan: sono d’accordo che l’ eccesso opposto vada evitato, anche per non darsi la zappa sui piedi. Ma al punto in cui siamo arrivati la misura è colma; è normale che l’attrito su una superficie abrasa determini una reazione immediata. Con questo, ce lo auguriamo tutti di non cadere in gorghi etc. etc.
La situazione è assai più complessa di quanto sembri e l’esiguo spazio che in definitiva viene qui occupato da discussioni approfondite tradisce il palese sconforto nel far fronte a un reticolo di problematiche sempre più intricato. Così alla discussione si sostituisce la sterile denuncia con la richiesta censoria di questa o quell’immagine; intendiamoci, l’eccesso opposto non lo si evita se non si ha la percezione esatta di quel che sta succedendo intorno a noi. E la percezione corretta arriva solo a termine di profonde riflessioni collettive che non vedo. Il pericolo insito nell’azione immediata è grande, specie in quei Paesi dove la destra sta operando una restaurazione dei modelli reazionari come risposta al disordine psichico e intellettuale crescente. L’ignoranza genera violenza. Il panico genera violenza. L’incapacità di affrontare un tema scottante alla radice genera repressione a livello sociale. Gli esempi sono infiniti, anche quello della campagna “Creative Commons” lotta contro la violenza sulle donne (cfr. sito di Repubblica): orribile e psicologicamente deleterio perché razzista ancorché omofobo; ipocrita e moralista nella scelta dell’immagine della donna neutra, un po’ sbiadita, molto casa, chiesa e maternità; con Lei ancora una volta affettivamente dipendente dalla figura maschile, quest’ultima vigliaccamente occultata in volto ben sapendo che la violenza un volto ce l’ha. Una donna probabilmente da intendersi sempre più sottomessa al suo Lui al quale si affida come al suo papà quando era bambina (si noti la differenza di statura!). Tutto ciò è cultura reazionaria.
– – –
qui il link di Repubblica http://www.repubblica.it/cronaca/2010/03/10/foto/violenza_donne-2581226/1/
“Immagine della donna neutra, un po’ sbiadita, molto casa, chiesa e maternità” Per una volta che ci sono dei volti di donna normali e non finti allora questi vengono visti come “sbiaditi”.
A quanto pare la Barbie ha ormai sostituito la donna vera nell’immaginario. Interessante!
Non entro nel merito della campagna Creative Commons, mi limito a dire che comunque trovo lodevole un’iniziativa sulla violenza domestica in un momento in cui si sta facendo passare la violenza sessuale come problema del “nemico straniero” che attenta alla pudicizia delle nostre “belle donne”.
Inoltre, pan può star tranquillo: il nostro regime italico tiene molto ai “circenses”, necessari tanto più in mancanza del “panem”. Quindi, almeno qui, per quanto si possa invocare un’immagine in pubblicità e in tv di donna non lesiva della dignità e non portatrice di contenuti sessisti, non c’è molta speranza che questa richiesta per ora venga accolta.Sul velinismo, sulle escort, sul corpo della donna usato come strumento di obnubilamento delle coscienze collettive si basa proprio l’essenza reazionaria del regime in cui stiamo vivendo.
“A quanto pare la Barbie ha ormai sostituito la donna vera nell’immaginario. ”
– – –
Perché invece di abbassare il livello della discussione (come di prassi si fa sul forum), dando dell’idiota al tuo interlocutore (scusa ma il senso che intendi citando la Barbie è questo), non provi a ragionare con calma su quel che ho scritto. Non ti chiedo mica di essere d’accordo! Quando si sceglie un’immagine occorre tenere presente il modello che quell’immagine crea, magari a nostra insaputa. Le immagini veicolano ideologie. Vale per i discorsi di LorellaZ sulle veline inginocchiate ai lati dei due conduttori di Striscia, vale per queste donne qua sopra. Provate a fare il confronto con altre immagini usate in passato per campagne analoghe; molte delle quali hanno provocato scandalo, come la donna distesa sul letto in posizione di crocefissione, oppure quella dei due bambini di Oliviero Toscani. Discutiamo delle differenze. Perché i due bambini hanno creato scandalo? Perché la donna ad immagine di Cristo è stata ritenuta blasfema?
– – – http://www.alcamo.it/public/foto_blog/violenza_donne.jpg http://yo-yoll.net/blog/wp-content/uploads/2008/03/toscani-dm.jpg http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/cronaca/violenza-donne/violenza-donne/dire_11666046_15050.jpg
Specialmente la prima delle immagini creative commons sembra proprio una figlia che abbraccia il padre, non ci avevo riflettuto, in generale la trovo molto leggera come campagna, anche abbastanza inutile se si pensa che il consiglio, se pure giusto eh, è quello di cambiare fidanzato, ma non si riflette sulla possibilità di cambiare la testa del fidanzato stesso, per non arrivare al punto in cui devi cambiarlo con un altro, cioè di risolvere veramente il problema, non cè scritto da nessuna parte : hey tu che picchi la tua fidanzata renditi conto che hai un problema, ma la soluzione la si delega sempre alla donna: se resti con uno che ti piglia a schiaffi poi non lamentarti, noi ti abbiamo avvertita, superficialità a gò gò.
Sulle altre immagini:
– Nessuno nasce carnefice e nessuna nasce vittima, certe cose sono il frutto della cultura, della situazione, di un problema, Mario e Anna sono innocenti, com’è innocente chiunque non abbia mai commesso reato, l’idea di un peccato originale è odiosa (da farsi perdonare autoflagellandosi per tutta la vita per meritarci la gioia nell’aldilà no grazie), la criminalizzazione delle donne è già abbastanza, personalmente non voglio quella dell’uomo perchè uomo. Ma suppongo che alla fine sia prevalso il senso del pudore, i bimbi sono nudi;
– la donna crocifissa al letto è un’immagine forte, a me piaceva, sovvertire l’uomo nudo salvatore, come se la violenza sulle donne fosse un atto espiatorio, donne crocifisse per espiare i peccati dell’uomo. Capisco che a qualcuno ha dato fastidio, anche perchè si potrebbe giungere alla conclusione che tutti i letti siano luoghi di crocifissione, ma il messaggio mi pareva chiaro;
– l’ultima è stata censurata? perchè?
L’ultima foto faceva parte di un’altra serie di link che si è persa nel copia-incolla; foto tutto sommato più dirette e semplici, forse più efficaci nella loro crudezza. Censurata non mi pare. Ricordo però lamentele, dato che si mostravano le “ferite”. In ogni caso se devo fare i confronti con la campagna attuale trovo ci sia stata una pesante caduta di qualità. Oggi invece di mostrare il problema si mostrano sorrisi inebetiti. Che cazzo ci sarà poi da sorridere lo sapete solo voi donne! E scusate l’OT e i modi barbari. Sento la primavera che si avvicina. Ciaociao.
@Serbilla Le intenzioni della campagna mi sembrano comunque buone: http://www.riconoscilaviolenza.it/?op=home
Si può fare sicuramente di meglio, però io non sparerei così a zero. Non penso che sia un delegare il problema alla donna, ma sensibilizzare le donne a riconoscere e sottrarsi di fronte a comportamenti violenti (purtroppo ragazze che “giustificano” e subiscono ce ne sono eccome, e mi è capitato di conoscerne). Certamente una campagna ideale dovrebbe essere rivolta agli uomini, visto che il problema della violenza sulle donne è un problema maschile, come giustamente osservi tu.
@Pan Mai pensato che sei imbecille. Sono semplicemente in disaccordo, tutto qua.
@Pan Mai pensato che sei imbecille. Sono semplicemente in disaccordo, tutto qua.
– – –
Eccerto “tutto qua”. In realtà c’è un modo di essere “in disaccordo” che rende palese il nervosismo del nostro interlocutore quando questi legge la nostra opinione. E’ un evidente “difetto” di alcune(i) di voi, rispondere a critiche che “sparano a zero” proiettando su chi scrive l’immagine dell’umano degenere che vorreste combattere, ma che in fin dei conti non riuscite a individuare. La faccetta “sbiadita” è una constatazione che non comporta l’assunzione preventiva del modello “donna di plastica”, la Barbie da te citata, poiché il pensiero critico sopra esplicitato muove all’interiorità più che all’esteriorità; sbiadito è il messaggio quando questo è superficiale e adotta modelli comunicativi logori: vedi appunto quei sorrisetti stereotipati da “brave ragazze” che nulla hanno da invidiare, quanto a vacuità di contenuti, a quelli delle veline*. Questo per ribadire che il disaccordo di opinione lo si motiva argomentando e non irritandosi aggredendo il nostro interlocutore. Ad ogni modo questi atteggiamenti, assunti in massa e non moderati, sono stati alla base del fuggi fuggi di un gruppo di persone dal forum, moderatrice dimissionaria compresa (qui non so chi moderi e non mi interessa saperlo). Il che mi basta per sostenere che questo interagire sia quanto di più lontano dal produrre pensiero e coscienza critica collettiva.
—
* peraltro direi che la presenza di Anna Paola Concia come promotrice e sostenitrice della campagna “riconoscilaviolenza” non è affatto casuale, visto e disapprovato, per quanto mi riguarda, il suo recente intervento sulle veline.
ps
cmq strano che di questa campagna della Concia non si parli sul forum…