Iniziativa non bella, eccezionale! I bambini, i ragazzi sono come spugne, assorbono, in profondità anche quando sembrano ascoltare poco, un simile lavoro è destinato a portare frutti moltiplicati in modo esponenziale!!
“Basta che i ragazzi siano più istruiti”, certo, aiutare i più giovani a mettere in funzione le capacità critiche, di analisi, conduce inevitabilmente al porsi domande, magari a chiedersi perchè venga proposta certa televisione, perchè la tendenza costante dei governi è al massacro della scuola in generale e della pubblica istruzione in particolare. . .
Io davvero non vorrei sembrare fragile, debole.
Ma di fronte alla visuale di questa pagina l’unica cosa che sono riuscita a fare è stata piangere.
Forse è la commozione, forse è la gioia di ammettere che se continuiamo così a qualcosa tutto questo lavoro per il quale stiamo lottando, porterà.
GRAZIE Lorella.
GRAZIE A TUTTI.
La solita paginata cerchiobottista dove in un occhiello campeggia il solito “Ma…. (etc etc)” che tende a smontare e relativizzare tutto quanto scritto nell’articolo perincipale.
E’ vero Walter, me ne sono accorta anche io. Praticamente prima fanno la pagina in “grande” e poi sotto c’è qualche critico benpensante che minimizza e riduce il tutto alla frase “Basta fare questo, basta fare quest’altro… e che ci vuole!”
Quanto non li sopporto.
@walter
hai ragione. Ma è così ovunque nei media. Mi ci sono arrabbiata per anni. Ora penso che sia utile se la stampa ci appoggia, però intanto vado avanti per la mia strada. Intanto trovo in rete molti blogger che la pensano come noi, e ciò mi rinfranca. Dimmi però se hai altre idee in proposito 🙂
Secondo me la strada é quella giusta anche se il percorso sarà lungo e faticoso. E’ vero che i ragazzi/e sono certamente interessati alla materia ma é certo che come per certe lezioni di educazione ambientale, passato l’entusiasmo iniziale, diventa poi difficile cambiare le proprie abitudini. In questo caso però almeno si aiuta a svelare certi trucchetti utilizzati nei vari programmi televisivi ed una volta svelati ecco che é come se l’incanto fosse infranto; non si può più fare a meno di notarli.
Mi piacerebbe anche che si facesse un ciclo di incontri specifico sugli stereotipi di genere indotti dalla pubblicità.
…e se poi oltre che nelle scuole si potesse far qualcosa anche per i più hem… maturi sarebbe il massimo 🙂
@lorella @walter:
non c’è rimedio a questo. Tu puoi indirizzare una redazione, consigliarla, darle tutto il materiale più esauriente del mondo ma alla fine l’ultima parola sarà sempre la sua e spesso è imprevedibile. Ma se questo è lo scotto da pagare per avere visibilità, si può accettare perché l’articolo è comunque positivo nel complesso e molto visibile.
Grande Lorella,
hai proprio ragione! E’ purtroppo un principio alla Berlusconi che i media sanno sfruttare bene, se vuoi avere visibilità non importa che parlino male o bene di te, l’importante è che parlino di te!
Ma piuttosto del tacito clima degli ultimi anni, meglio che il progetto sia visibile e che tu possa continuare nella tua direzione… ostinata e contraria! (Che è meno contraria al buon senso comune di quanto pensiamo).
Continua così!!!
Sono molto contenta che il progetto vada avanti e spero che continui così. Quando verrete in Sardegna? Cosa rispondi all’esperto ripotato sul giornale che critica l’iniziativa?
Finalmente Lorella!
Dopo decenni trascorsi nel sottovalutare l’azione distruttiva della tv, ci hai mostrato come re-agire. Per favore diffondiamo questi saperi! Io sono disponibile. Quando da noi, in provincia di Foggia?
Sono d’accordo anch’io su quando detto a proposito del solito intellettualoide spocchioso, non dobbiamo curarcene, ma proseguire.
Grazie a te, Lorella, e a tutte le altre donne che direttamente e indirettamente sostengono questa iniziativa, e grazie anche agli uomini ( ce ne sono tanti…) che appoggiano la nostra battaglia.
Se i ragazzi sono imbambolati davanti alla tv come fanno ad istruirsi?
Questa è la risposta che vorrei dare al Sig.Vaime…..sì, risponderei con una domanda!
Come fanno a trovare la forza e la voglia di studiare, uscire, andare a teatro, cinema, alle mostre e ai concerti se non possono permettersi di perdere una puntata di qualche trasmissione tv? Come fanno a stare insieme e andare a scoprire il mondo?
Ribadisco…..la tv è un potente anestetico per le menti e per le coscienze!
Fino a qualche anno fa usavano il calcio per acquietare gli animi, ora ci sono alternative ben più pericolose.
Finito lo sfogo (più che legittimo, direi)…..LORELLA! CHE BELLO! Sono felicissima!
Forza forza FORZAAAA !! Linko queste due pagine al Sindaco (una donna) e a un paio di assessori della mia città….chissà che non si muova qualcosa da queste parti!
Oh beh vero, il colpo di qua e quello di la. E’ una scelta che le testate rivendicano esplicitamente. Certe volte può essere anche interessante – la questione dei due itinerari logici diversi. Comunque resta il fatto che l’articolo sul corpo delle donne è quello più grosso, mentre l’altro è quello più piccino 🙂 In termini di comunicazione e di impatto il corpo delle donne ci trae vantaggio eh 🙂
# Giorgia Vezzoli 14 gennaio 2010, 15:58
@lorella @walter:
non c’è rimedio a questo. Tu puoi indirizzare una redazione, consigliarla, darle tutto il materiale più esauriente del mondo ma alla fine l’ultima parola sarà sempre la sua e spesso è imprevedibile. Ma se questo è lo scotto da pagare per avere visibilità, si può accettare perché l’articolo è comunque positivo nel complesso e molto visibile.
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In fondo è solo un’opinione critica contro. Per me è essenziale sviluppare le capacità di giudizio critico, fermo restando che una cultura di base, “allargata”, sia necessaria. Infatti non posso giudicare la scena di un film di Fellini se non ho frequentazione cinematografica; come non posso giudicare un brano di Stockhausen se non ho frequentazione di musica contemporanea (vale anche per il rock, se chi giudica è un vecchio musicologo reazionario che ignora il mondo del pop). Da questo punto di vista, quello mediatico e/o artistico, la cultura di base scolastica è messa molto male. Dunque mancherebbero i presupposti su cui lavorare. Mi fa comunque specie che Vaime creda sia sufficiente un grado di cultura elevato per sviluppare la capacità di giudizio critico. Quest’ultimo è piuttosto legato allo svincolamento dalle figure di potere, che ci opprimono castrando la nostra creatività. Il discorso è complesso, ma varrebbe la pena affrontarlo. Rimango con una curiosità, conoscere nei dettagli queste “lezioni di televisione”.
Bello che finalmente la stampa italiana dia spazio alle tue iniziative, Lorella!
Su Vaime concordo, come strategia sembra un po’ il prezzo da pagare per poter parlare di certe cose, quello che scrive zauberei mi fa pensare che dovrebbe essere l’autorità (oltretutto è un uomo, “l’esperto”, e l’articolo è scritto da una donna e parla di una donna in cattedra), ma finisce forse per essere un po’ la “grechina”, almeno per me. Forse, ironicamente, la cultura e lo spirito critico di cui parla potrebbero servire proprio a smascherare più facilmente questo tipo di operazioni. Meno per “leggere” la tv, anche perché Vaime non mi sembra far riferimento a una cultura specificamente mediatica o artistica, a cui accenna giustamente Pandora, quanto piuttosto ad un vecchio modello. Più cultura è naturalmente auspicabile, ma perché tanta animosità contro un progetto che va proprio nella direzione dello sviluppo di uno sguardo più critico? Io inviterei Vaime a guardarsi un film a cui penso dalla prima volta che ho visto il documentario, quando Sofia Ventura ha fatto riferimento all’analogia (troppo spesso ignorata) tra sessismo e razzismo. E’ un film di Spike Lee che parla proprio del potere dei media e della disumanizzazione provocata dalla tv, del loro funzionamento perverso e difficilissimo da smascherare e decifrare: “Bamboozled”, Fregati, raggirati, o fregate, nel caso nostro. E’ una riflessione su come la tv e il cinema abbiano contribuito a trasmettere e rinforzare stereotipi razzisti e immagini umilianti degli afroamericani e su come ogni tentativo di rovesciarli tramite la satira rischi di rovesciarsi a sua volta in un nuovo trionfo degli stereotipi, su come l’immagine e la riproduzione dell’umiliazione possano apparire divertenti, mentre influenzano tutta una cultura. Sul potere tremendo della tv sul pubblico. Vi segnalo una descrizione del film, e soprattutto il montaggio finale di spezzoni di filmati di stereotipi razzisti e rappresentazioni umilianti. Che per Spike Lee, sembrerebbe, sono tuttora ampiamente in circolazione, sotto diverse maschere. Mi commuove sempre guardarlo, ancora di più oggi, quando lo raffronto al preziosissimo lavoro di Lorella. Ci trovo un’analogia profonda. Un altro grande e triste montaggio. E la conferma dell’importanza del suo lavoro, checché ne dicano gli “esperti”. http://www.youtube.com/watch?v=C45g3YP7JOk&NR=1 http://it.wikipedia.org/wiki/Bamboozled
volevo segnalare che ho provato, sulla pagina di presentazione del corso linkata qui per Pandora, a cliccare sui percorsi “chirurgia estetica”, “corpo oggetto” etc. ma mi appare una pagina vuota.
A parte questo, ribadisco che mi sembra un momento storico 🙂
Fazio,Dandini,Santoro,Floris,Gabanelli,P.& A. Angela, in parte Striscia (le veline, sapete…) e pochi altri sono i miei “totem” televisivi. il resto, se non è proprio spazzatura, rappresenta più o meno degrado civile e sociale. i valori, quelli sani, della cultura, del buon senso, anche quello critico nei confronti di ciò che vedi in TV, quelli che ti fanno affrontare la vita con raziocinio, che ti danno un certo equilibrio, ti formano una buona capacità di analisi e di giudizio, e, soprattutto, ti insegnano ad assumerti delle responsabilità, latitano. la Zanardo vuole essere una battagliera esponente di coloro che vanno controcorrente rispetto ai flussi principali originati da questa civiltà mediatica, convinta che occorra il senso critico che non faccia “subire” passivamente tutto ciò che i vari palinsesti passano nelle televisioni. non posso che dire bene. ma lei da sola non ce la può fare. occorreranno 1000 Zanardo perché una simile azione possa dare reali benefici. finanziamenti? con la crisi e con il clima politico attuale non credo si possa pensare molto in rosa…
Vaime, per ciò che dice, essendo un affermato regista anche televisivo, difende la categoria e lo si può capire. non riesce (più probabilmente non vuole) ad esprimere una misura che vada oltre lo specchio dei tempi.
scusatemi, ma il valore culturale medio che traspare da noi italiani non è tale da farmi pensare ad un efficace cambiamento in positivo della situazione odierna nel breve e medio termine. non chiamatemi fatalista, perché piuttosto amo guardare un po’ piu’ in là, da realista…
@laura albano
a breve il collegamento sarà a posto
@harasc
no, non mi sento battagliera esponente…è che so che si può vivere diversamente semplicemente questo, Ho visto le altre tv europee e chiedo che in italia si abbia la stessa qualità. Poi immagino che chi ci segue stia contribuendo a innalzare il livello di consapevolezza di chi lo/la circonda su questi temi. Ci vorrà tempo, ma noi ce l’abbiamo, o comunque proviamo a trovarlo! 🙂
ecco…. io ad esempio spero sempre che prima o poi sia possibile vedere ARTE’ dal web anche qui in Italia …quello é un bel esempio di come si possa fare una televisione intelligente.
Grazie per la passione con cui si dedica all’educazione dei più giovani riguardo l’immagine ed il suo uso.
Anche solo riuscire a toccare la sensibilità di uno è molto.
Pazienza se le regole delle redazioni impongono di scrivere anche l’opinione opposta. I lettori sapranno giudicare!
Sono molto felice che si sia riusciuti ad arrivare direttamente agli adolescenti perchè al contrario di Vaime non penso proprio che basti che i ragazzi siano più istruiti. I nostri figli, ho una figlia di 18 anni che frequenta il liceo classico. hanno subito, loro malgrado, il lavaggio del cervello grazie a questo ventennio di televisionie imperante, a questo modello individualista e di sola apparenza ormai largamente diffuso, perciò è necessario che si diffondano altrettanto ampiamente opinioni e concezioni diverse e contrarie perchè appunto si possa sviluppare in chi ascolta quello spirito critico indispensabile per una crescita libera.
GRAZIE
ARTE si riceve già, basta avere un qualsiasi ricevitore satellitare e una parabola. Ovviamente parlano francese, però è totalmente gratuito. L’altra sera c’era il concerto di Sting. Si ricevono gratuitamente, in chiaro, gran parte delle tv culturali tedesche; il confronto con la Rai è spaventoso. Anche TVP (Polonia) ha una rete culturale visibile in tutta Europa. Pure l’Algeria.
Lorella ma e’ un corso di tutti i giorni o una volta all’anno?
Alle elementari o alle medie c’erano molti corsi sull’educazione,da quella stradale a quella alimentare a quella sessuale e credo sia giusto che si continui a farli ma ricordo anche che un corso sull’alimentazione di 8 ore all’anno(vengono una volta,non tutti i giorni),si scontrava con la realtà di tutti i giorni,e quindi fast food ad ogni angolo.Se imparo a scuola in una giornata i trucchi cinematografici della tv e il rispetto per le donne,poi torno a casa e 24 ore su 24 c’e’ la tv che c’e’, cosa rimane poi nel mio cervello?Mi ricorderò di quella volta che un gruppo di signori e’ venuto a scuola a parlarmi di tv?Credo che per vedere questi reali cambiamenti sia necessaria comunque una riforma della televisione.Parallelamente al lavoro di lorella dovremmo batterci (tutti) per pretendere dei reali cambiamenti nel sistema televisivo che non sono mai avvenuti,e non parlo di mettere i pantaloni alle veline,che e’ una presa per il …
Mi rendo conto che la situazione potrebbe andare sempre peggio,e allora la necessità di un educazione globale sarà ancora più sentita ma anche più difficile da attuare.
Complimenti davvero, un’iniziativa finalmente formativa in senso pieno. Primo per l’importanza di fornire un metodo, le istruzioni per l’uso degli strumenti di comunicazione che oggi per i giovani abbondano, secondo in merito alla tematica (educazione alla corporeità anche come rappresentazione mentale, da cui identità e parità di genere ecc; questo dovree antecedere di gran lunga nei programmi l’educazione strettamente sessuale!)
oggigiorno si possono scorgere nelle tv solo tracce di educazione a qualcosa di utile, poiché l’imperio attuale è il business al quale s’è aggiunto l’interesse privato di qualcuno che si adopera per uccidere la cultura, il confronto e la democrazia, in ultima analisi. finché verranno espresse, o meglio, imposte queste esigenze (private), riponiamo le nostre speranze per vedere qualcosa di meglio.