Le Donne italiane sono veramente in silenzio? Giovedì 5/11 ne parlano Rosy Bindi, Concita De Gregorio e Lorella Zanardo

bellissima iniziativa, è necessario correggere una rappresentazione sociale attuale che non ci appartiene e non la sentiamo nostra, e siamo tante a sentirci a disagio rispetto a questa realtà,
alessandra Del Bravo
cons. Pd Prov. Livorno

Alcune donne possono anche parlare, dare anche un buon esempio di bella femminilità ed eleganza, che non hanno niente a che vedere con l’eroticità e la voglia estrema di trasgressione di tante altre donne, come quelle nel suo documenterio, ma resta il fatto che l’odiens è ciò che determina la loro nudità in tv e anche negli spot alla radio. Alla fine tutto si riconduce al profitto. Tu paghi e io mi spoglio. Basterebbe decidere di non pagare più, o meglio di lavorare non più, soltanto per il profitto, per il business (vedi pubblicità durante trasmissioni tv, ecc.), ma anche per il bene della gente, del paese, della crescita culturale, ma purtroppo tutto ruota sempre ed intorno al sesso, e nessuno prende più posizioni poiché tutto è consentito, lecito e normale. Forse noi donne che non ci rispecchiamo in tali comportamenti dovremmo veramente iniziare a rifiutare e a “condannare” il “tutto è lecito”, che la tv e persone più o meno conosciute ci trasmettono. COMINCIAMO NELLE NOSTRE ORGANIZZAZIONI A NON “USARE” PIU’ CORPI DI DONNE E ANCHE DI UOMINI A SCAPITO DEI NOSTRI PROFITTI.

Felicitaciones. El trabajo es conmovedor. REvela una realidad presente en nuestro país desde hace ya 10 años y que ha ido en aumento. En la Argentina la televisión pública y privada muestran una mujer-objeto de deseo y placer. Son también divertimento y distracción frente a un contexto de pobreza y marginalidad. El silencio que rodea a esta humillación permanente , silencio compartido por todos, hombres y mujeres, gente común, trabajadores y profesionales, responde a un mercado caracterizado por el consumo, y por el capitalismo. La mujer , entonces, así, también acepta que los tiempos cambian y cambian los imperativos culturales, hoy la demanda es ser “siempre joven”, el ideal de la eterna juventud, deja atrás el valor de la madurez y la experiencia, así como el reconocimiento del paso del tiempo. ¿Cuántas caras tiene el sometimiento de la mujer? La lucha continúa ahora dentro de nosotras mismas.

LE PRINCIPALI RESPONSABILI DELLA SITUAZIONE IN CUI VIVIAMO E CHE CI TROVIAMO A CRITICARE SIAMO NOI STESSE
mi accodo al commento di cinthia mele, è un pò che ho scoperto questo sito e che leggo i commenti. Sono una femminista convinta, ma non perchè credo che la donna debba essere difesa ma piuttosto perchè ne riconosco le capacità e le virtù. La società ci induce ad un’ossessiva attenzione all’estetica, ci sentiamo valutate per la nostra bellezza, per lo stile e lo charme che siamo in grado di sfoggiare, e noi assecondiamo sorridendo. BASTA DONNE, E’ TROPPO PREZIOSO IL NOSTRO SORRISO PER SVENDERLO COSI’, CHE ….. C’E’ DA RIDERE???????????????????????????????????????????? scusate, ma non sentiamoci vittime perchè se lo siamo è solo in parte. Credo nelle potenzialità di questo forum ma ANIMO! Usiamola la bocca, ma per parlare prima di sorridere, altrimenti assecondiamo chi valuta i nostri corpi anzichè i cervelli. Se una battuta non fà ridere, non fà ridere, basta con questi sorrisi accomodanti. Non voglio sentire parlare Alba Parietti, nella sua faccia vedo il nostro fallimento, una donna intelligente sopraffatta dal maschilismo, c’è troppo poco rispetto per se stessa scritto sulla sua faccia, troppa poca considerazione per il suo cervello per far credere a chi ha davanti che lo abbia. Il problema c’è, non possiamo nasconderlo, ma nemmeno combatterlo dicendo: potrò essere libera di fare ciò che voglio con la mia faccia?si sei libera, ma non lamentarti poi del maschilismo, non si combatte così. Con ciò non voglio dire che dovremmo avvicinarli allo stereotipo di uomo, ma avere rispetto per noi stesse e dignità.
Prima di Teo Mammuccari, Enrico Papi, Ezio Greggio (che deglutisco a fatica) sono Flavia Vento, Elisabetta Gregoracci, le centinaia di veline, vallette, pseudo ballerine dei varietà di Leo Gullotta che mi fanno venire il volta stomaco.
OGNUNA PUO’ FARE LA DIFFERENZA, DANDO IL PROPRIO CONTRIBUTO NEL QUOTIDIANO. PARTIAMO CAMBIANDO LE TESTE, LE NOSTRE!