Chi è in grado di criticare la televisione, non guarda più la televisione, o la guarda distrattamente. Lo sapevamo e lo si evince dalle mail che arrivano al blog.
Spesso invece chi g
uarda tanta tv non ha i mezzi per interpretarne i messaggi. Molti psicologi dell’infanzia consigliano di non lasciare mai i bambini da soli davanti allo schermo, ma di seguire con loro la visione. Stessa cosa vale a mio avviso per i ragazzi e anche per tutti quelli che subiscono la tv e non hanno maturato un senso critico.
Che fare? Continuare a raccontarci le cose tra di noi?
E’ possibile condividere la nostra critica con chi guarda la tv e fornire loro gli strumenti necessari a una percezione corretta?

I brani tv che seguono sono tratti da Domenica In Salute, trasmissione della domenica pomeriggio di RAI 1.
Ve li proponiamo, perchè si prestano ad essere utilizzati per
un percorso didattico . Vi chiederei di guardare prima i due brani e poi di continua
re la lettura.
Domenica In Salute – Rai1 – 19 aprile 2009 – parte 1
Domenica In Salute – Rai1 – 19 aprile 2009 – parte 2

La prima cosa che notiamo è la presenza di due adulti maturi che discutono intorno alle modificazioni del corpo di una ragazza molto giovane. Le figure solitamente “di riferimento” quindi gli adulti, utilizzano la ragazza come oggetto.


Si evidenzia l’attrattiva del prodotto in vendita proposto: una protesi mammaria. Notiamo il medico che mostra una protesi manipolandola, mostrandola agli spettatori. Notiamo che si sta parlando di un’operazione chirurgica. Notare la dimensione surreale della situazione.
Leggiamo il giuramento di Ippocrate.


La donna adulta fa riferimento alla dimensione del seno della ragazza prima della operazione definendolo “ meno di una coppa di champagne”, dimensione non sufficiente ma che “comunque ti ha consentito di avere un fidanzato”. Notare come qui si stia passando il messaggio che un fisico non rispondente ai diktat del mercato, può compromettere la possibilità di stabilire una relazione d’ amore.


Si fa riferimento ad un “prima” e ad un “dopo”. Questa è una tecnica di marketing molto efficace, usata spesso in pubblicità. Non eticamente accettabile se l’oggetto in questione è un essere umano all’interno di una trasmissione il cui titolo fa riferimento alla salute.


Qui la presentatrice guarda allusivamente e compiaciuta i seni della ragazza: si percepisce approvazione da parte della donna adulta per i risultati ottenuti.


La donna adulta fa riferimento alla decisione della ragazza di operarsi al seno dicendo “ la tua è un’età in cui uno decide della propria vita”.


La presentatrice chiede trionfante alla regia di fare una ripresa dell’alto dei seni operati.


Qui il medico assicura che si tratta di chirurgia seria.


Il pubblico appla
ude. Domandarsi cosa applaude:
– la riuscita dell’operazione?
– la professionalità del medico?
– la protesi?