a che serve una bocca se non sa più parlare? e questo importa a qualcuno? e importava a me, mentre rovistavo con affanno alla spasmodica ricerca di qualsiasi nuovo trucco per loro?
avevo parole, e le regalavo, le vendevo, le custodivo. avevo pensieri liberi e gambe che correvano. avevo sopracciglia per incornciare i miei occhi. avevo una voce che cantava, che gridava, che balbettava. avevo un territorio mio di confine, fatto di labbra, fatto delle mie estremità, delle mie cavità. avevo delle onde nei capelli che erano le strade tortuose e diverse che imboccavano i miei pensieri, solo loro. avevo me stessa come un tesoro,e credevo in tutto quello che mi esplodeva da un fuoco del mio cuore.avevo immagini di sogno.di un eterno viaggio. sono rinchusa in un silenzio che è un sibilo continuo,una maledizione.ho rinchiuso la mia anima e tengo la chiave, per paura che possano rubarmi anche quella,per paura che dopo la prigione,possa attenderla il giudizio,e una esecuzione. se potessi ancora sognare,sognerei di essere una sirena, per la quale il silenzio è un comandamento del mare, e che corre nuotando, senza aprire le gambe.