La tre giorni del Festival Italiani Brava Gente è terminata. I lavori in concorso oltre al nostro hanno parlato di mafia, corruzione, declino e svilimento della politica, pregiudizi. Lo hanno fatto tutti con passione e con il coraggio degli autori di mettersi in gioco in prima persona, così come abbiamo fatto noi. Questo è stato il filo rosso che ha attraversato il festival e che ha caratterizzato le discussioni e gli interventi legati alle proiezioni dei documentari: senza impegno diretto, in politica, per i diritti, per sensibilizzare le coscienze, senza questo impegno in prima persona, non è possibile fermare il declino politico, sociale e culturale che attanaglia la società italiana. E’ stata un bellisssima esperienza di incontro e confronto con atri autori e il nostro ringraziamento e incitamento va agli organizzatori, che hanno dato vita a tre giorni ricchi di valore e contenuti. I nostri complimenti sinceri vanno a tutti i nostri colleghi in concorso e in particolare al vincitore Salvatore Fronio con il suo “Vota Provenzano”. Noi del Corpo delle Donne torniamo al lavoro forti di questa esperienza e gratificati dalla MENZIONE SPECIALE DELLA GIURIA e soprattutto dal dibattito e dalle discussioni sincere e partecipate che ha destato il notro documentario. Tra queste il confronto su “Lo sfruttamento erotico della Televisione”: [“Una sessualità continua ventiquattro ore su ventiquattro su sei canali”. Questa è l’immagine che la televisione trasmette agli spettatori, tra l’altro composti, come ricorda la co-autrice del documentario Il corpo delle donne Lorella Zanardo, per il “60

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