Posts tagged "responsabilità"

Elaborare la Rabbia

Da Libero a Il Fatto Quotidiano a la Repubblica, passando per Grillo, leggo in rete l’espressione di una rabbia pericolosa. Sul premier e sui politici in genere viene vomitato un livore  accresciuto dai giornalisti con articoli che mirano al gradimento immediato ma che non pongono nessun obbiettivo formativo o di riflessione. A cosa serve che una giornalista di uno dei tanti blog in Rete esprima la sua opinione su Nicole Minetti? Ma è questo giornalismo? E’ questa la funzione di un blog popolare? Mi verrebbe da dire: “e chissenefrega di cosa pensi tu”. Ciò che diventa cruciale oggi è che i blog assumano la funzione di elaboratori della rabbia, giustificata, degli italiani.

Stamane Radio Capital mi ha chiesto in un’intervista cosa penso delle madri e dei padri delle ragazze che si dicono felici se le figlie intrattengono relazioni con i potenti. Ora, può essere che anch’io non ne possa più di dovere rilasciare pareri su mie coetanee che vendono le figlie per un improbabile futuro da velina. Ma sono alla radio, migliaia di persone sono all’ascolto e ho dunque la responsabilità di elaborare il mio pensiero e di proporre un punto di vista articolato che serva a chi mi ascolta a comprendere cosa conduce dei genitori a esternazioni così. E’ mio compito dire, con parole comprensibili, poiché esprimersi come se dall’altra parte ci fosse solo Umberto Eco non è un gesto democratico, che queste madri e padri sono figlie/i di una società dove “se non appari non esisti” e che …

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Il potere della pubblicità

C’è un potere che guida e condiziona tutti i media, che manipola la crescita dei minori, che ricade sulla qualità della vita di tutti. E’ la pubblicità. No, è la pubblicità così come viene concepita e proposta oggi. Infatti la pubblicità non è di per sé negativa ma anzi un utile mezzo per informare sui prodotti e i servizi offerti dal mercato. Ma l’invasione di spot e inserzioni che occupa quotidianamente tv, giornali, riviste, strade, altoparlanti, contengono poche informazioni e molta aggressività.

Il libro nero della pubblicità, di Adriano Zanacchi, è un libro, appena uscito, fondamentale su questo decisivo problema delle nostre società opulente. Illustra con chiarezza e dovizia di documentazione cos’è e come funziona il sistema della pubblicità, a cui tutto e tutti sono oggi sottomessi: economia, informazione, cultura, politica.

“Se chiedete ai pubblicitari perché ridicolizzano la figura femminile, li sentirete rispondere: noi non inventiamo, siamo soltanto lo specchio della società dei suoi malesseri, umori e malumori. Insomma, dicono, come lo specchio noi non creiamo l’immagine, riflettiamo quella che c’è. Ma questo non li assolve, come loro penserebbero. Infatti di immagini della realtà ce ne sono tante: lo specchio ne riflette soltanto una, quelle che gli mettiamo di fronte. Che cosa mettere di fronte allo specchio lo scelgono i pubblicitari”.

Daniela Brancati, La pubblicità è femmina. Ma il pubblicitario è maschio, 2002…

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Mastoplastica dilagante: i dati degli USA e la situazione italiana

Da Corriere.it una notizia che ribadisce con dati ufficiali una situazione ormai evidente: il rifiuto da parte di un numero sempre maggiore di donne del proprio corpo e dunque della propria personalità. Per seguire modelli imposti dai media, da molti uomini, da loro stesse nell’insicurezza del proprio ruolo. Ci sono poi le colpevoli negligenze dell’informazione e l’avidità dei chirurghi estetici, che sempre più spesso ritroviamo ospiti dei salotti televisivi in qualità di guru della bellezza femminile. E di nuovo la televisione ha grandi responsabilità. Di seni rifatti, liposuzione, iniezioni di acidi e sostanze paralizzanti si parla quasi esclusivamente con la leggerezza della chiacchera di costume, nascondendosi dietro la foglia di fico della libera scelta individuale. Mentre latita un discorso critico che metta in campo i rischi per la salute di chi si sottopone a questi interventi che ormai solo in misura ridottissima sono giustificati da gravi inestetismi. Salute del corpo e della mente.

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