Posts tagged "nudo"

La primavera dei nostri corpi

Da piccola mi piaceva molto andare in bicicletta, mi dava un senso di libertà che ancora oggi provo. Pedalavo veloce e cadevo spesso: mia madre mi disinfettava le ferite con l’alcool, che bruciava tantissimo, e intanto mi intimava di stare più attenta: mi sarebbero rimaste in altro modo delle brutte cicatrici a ricordo delle mie scorribande.

Aveva ragione, i segni sono lì, non così brutti in verità. Sono tra le parti del mio corpo che amo di più: piccole cicatrici che negli anni hanno svolto la funzione di sentinelle: quando la vita diveniva ripetitiva, quando qualche gabbia spalancava le sue porte pronta ad acchiapparmi, una passata veloce sulle ginocchia, di nascosto, sotto le gonne,a volte  sopra le calze, e tornava forte la sensazione delle mie pedalate in libertà, delle mie fughe in autonomia: cicatrici piene di vita. E le gabbie restavano vuote, io ero già altrove.

Vediamo ciò che vogliamo vedere:scherzo spesso con  la mia amica Laura afflitta a volte per una piccola macchia che le pare deturpare il suo bel volto o per un piccolo segno che interrompe il biancore delle sue mani: vuole da me rassicurazioni che quei segni non siano troppo evidenti: ma io i segni, finché lei non me li indica, non li vedo. Sul serio. Mi colpiscono altri dettagli e anzi a volte mi pare che quella sua uniformità di colorito tanto ambita abbia un ché di mortifero, un’assenza di vita.

Allattare è stata una delle esperienze più intense della mia vita. Non voglio scrivere …

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Il corpo nudo

Il corpo nudo può suscitare emozioni profonde e bellissime.

Non solo il corpo esteticamente perfetto (com’è d’altronde un corpo esteticamente perfetto?), ma ogni corpo esposto può rivelare bellezze nascoste ed essere portatore di quel senso ultimo che andiamo costantemente cercando.

C’è stato un momento nella nostra storia recente in cui le donne hanno coraggiosamente preso possesso del loro corpo a lungo occultato dalla società. Alla fine degli Anni ’60 al motto di “il corpo è mio e lo gestisco io”, i corpi nudi femminili invadevano Woodstock e tutti i festival di musica, con una vera azione rivoluzionaria di liberazione da secoli di corsetti imprigionanti, reali e metaforici.

Per chi c’era, e per chi non c’era, ci sono migliaia di foto a documentare, resta vivo il ricordo della verità di quei corpi esposti: non traspariva intenzione seduttiva dalla nudità; la seduzione e l’erotismo che si respirava sprigionavano naturalmente dai corpi liberati. Le donne erano soggetti attivi nell’esposizione del loro corpo denudato, decidevano di liberarlo ed esporlo.

Il corpo nudo televisivo diventa immagine pornografica perchè violato dalla telecamera che decide cosa inquadrare e dove indugiare, riducendo la donna a soggetto passivo e umiliandone il corpo così privato di volontà propria.

Quella artificiosità data dalla nudità esposta davanti alla telecamera, viene poi tragicamente copiata dalla realtà anzichè essere viceversa.
Che male c’è in un bel sedere nudo, mi chiede una lettrice nei commenti al post precedente?
Non c’è alcun male a mio avviso.
Ma nella telecamera che vìola l’intimità femminile, riducendo
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Cattiva Maestra Televisione/3: Vorresti tua figlia nuda sui calendari?

E’ possibile condividere la nostra critica con chi guarda la tv e fornire loro gli strumenti necessari a una percezione corretta?

Ieri sera l’Associazione Arca 2000 ci ha invitato alla Casa della Cultura di Milano per presentare il nostro video IL CORPO DELLE DONNE.

Il pubblico era attento e competente: quasi tutti i presenti dichiaravano però di non guardare mai la tv: grande stupore quindi di fronte alle immagini proposte.

Questo a nostro avviso è “il problema”.

Come abbiamo già discusso, pochi intellettuali che non guardano la tv non incidono sui dati di audience e quindi non muovono al cambiamento.

La strada da seguire, paradossalmente, è guardare la tv insieme a chi la tv la guarda.

Con i ragazzi, innanzitutto, nelle scuole. Con le proprie madri, zie, vicine e vicini.

Guardare insieme la tv e offrire uno sguardo critico, un percorso didattico di comprensione che attivi una capacità critica.

Nuovi occhi.

Il brano che oggi vi proponiamo lo conoscete: è tratto da Italia allo Specchio, Rai2, del 12 dicembre 2008, e lo abbiamo già utilizzato ne IL CORPO DELLE DONNE. Lo portiamo nuovamente alla vostra attenzione sia perché è uno degli esempi più grotteschi che la tv offra, sia perché ci da la misura dello stato di assuefazione degli spettatori che non hanno più moti di stupore nemmeno di fronte all’inverosimile.

Come sempre vi chiediamo di guardare prima il video e poi di seguire il percorso didattico.

Italia allo Specchio – Rai 2 –

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