Posts tagged "memoria"
La Forza della Memoria - Donne nella Resistenza Italiana

La Forza della Memoria – Donne nella Resistenza Italiana

Desideriamo invitarvi a partecipare al recital “DONNE RESISTENTI – Le donne nella Resistenza Italiana”, secondo appuntamento della  rassegna “LA FORZA DELLA MEMORIA” VII° Edizione – realizzata per il GIORNO DELLA MEMORIA 2013, organizzata dall’ Associazione La Conta, dalla Sezione ANPI “Mario Greppi” della CGIL Camera del Lavoro Metropolitana di Milano e dall’Associazione Memoria Storica – Giovanni Pesce, in collaborazione con la Sezione ANPI Martiri di Viale Tibaldi e la Sez. ANPI San Siro di Milano, che ci sarà, con ingresso libero e gratuito, alle ore 21,00 di giovedì 7/2/2013, alla CGIL – Piazza Segesta 4, con ingresso da Via Albertinelli 14 (discesa passo carraio) a Milano.

In particolare parteciperanno all’incontro: Giancarlo Restelli – docente, studioso e scrittore che, anche con la proiezione di brevi filmati dell’epoca, ci parlerà della storia e dell’importante ruolo avuto dalle donne nella Resistenza Italiana ed il duo “ROSSOUNFIORE” costituito da Anna Caporusso, voce e chitarra e da Mario Toffoli, voce e chitarra, che eseguiranno alcune delle più belle e significative canzoni tratte dal repertorio dei canti della Resistenza italiana.

LE DONNE NELLA RESISTENZA ITALIANA – Il contributo dato dalle donne nella Resistenza è stato molto importante, ma finita la guerra è stato in gran parte sottovalutato: procurare cibo e vestiti ai partigiani, confezionarli e portarli loro percorrendo chilometri per raggiungere le postazioni; procurarsi medicine e quindi avere contatti con medici, farmacisti, infermieri; trovare rifugi sicuri nelle case, in campagna, nei conventi, negli istituti religiosi, quindi avere contatti con parroci, suore, monache; raccogliere denaro per aiutare …

Continua a leggere...
23 maggio 1992

23 maggio 1992

Capaci, 23 maggio 1992

“La mafia, lo ripeto ancora una volta, non è un cancro proliferato per caso su un tessuto sano. Vive in perfetta simbiosi con la miriade di protettori, complici, informatori, debitori di ogni tipo, grandi e piccoli maestri cantori, gente intimidita o ricattata che appartiene a tutti gli strati della società. Questo è il terreno di coltura di Cosa Nostra con tutto quello che comporta di implicazioni dirette o indirette, consapevoli o no, volontarie o obbligate, che spesso godono del consenso della popolazione.

Quello che Giovanni Falcone disse del fenomeno mafioso, non potrebbe forse essere ripetuto interamente per riferirsi a quanto abbiamo visssuto negli ultimi trent’anni? Non è un sistema di connivenze, privilegi per pochi, ricatti miserimmi che consente un sistema monopolistico dell’informazione che è un insulto alla libertà dei cittadini e non ha eguali nel resto d’Europa? Inutile piangere oggi Falcone se la nostra vita non diventa la sua battaglia che prosegue. Tutte le commemorazioni sono solo vuotissima retorica se non ci impegniamo, ognuna/o come potrà, a migliorare il mondo.

Tutte le volte che mi trovo nell’amatissima Sicilia e passo per Palermo e sull’autostrada dopo pochi km incontro Capaci, fuori da ogni retorica, mi emoziono ancora moltissimo per quello che Giovanni Falcone ci ha lasciato in dono. La sua foto, insieme a quella di Borsellino e di Peppino Impastato, sta di fronte a me sempre, mentre scrivo. E penso a questa regione di contrasti, che spesso viene collegata alla miseria mafiosa, e che è anche …

Continua a leggere...
Un monologo su Teresa Mattei

Un monologo su Teresa Mattei

C’è questa brava attrice, Silvia Bagnoli, che sta portando in giro un monologo su Teresa Mattei l’ultima donna ancora in vita della Costituente, la prima ragazza madre del parlamento, la donna che insieme alle altre ha modificato l’articolo 3 e quella che ha inventato la mimosa. La sua storia è la storia della lotta di un individuo per la democrazia attraverso l’amore e la forza di una donna caparbia. Sta cercando di portarla in giro il piu’ possibile e lo spettacolo ha gia’ alcune date, ha debuttato lo scorso agosto al Festival del pensiero popolare di San Miniato (Pi). Sta cercando pero’ altre situazioni, eventi, contesti in cui poterla proporre. Possiamo aiutarla?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 …

Continua a leggere...

Impegnarsi sempre e comunque

La storia l’avete probabilmente letta sui quotidiani: il sindaco leghista di Ponteranica, Cristiano Aldegani, ha rimosso la targa affissa alla biblioteca del paese e dedicata a Peppino Impastato. Si raccolgono firme per chiedere al ministro dell’interno il ripristino della targa.

Un piccolo fatto in un paese piccolissimo.

Davanti alla mia scrivania, da molti anni, ci sono 2 immagini a cui mi ispiro, a cui penso ogni volta che la mia fiducia vacilla: una è la foto di Giovanni Falcone in compagnia di Paolo Borsellino, l’altra ritrae Peppino fuori dalla sede di radio aut a Cinisi. I miei figli sono cresciuti sentendomi raccontare spesso le vicende di Peppino.

Per chi non conoscesse la sua storia www.peppinoimpastato.com

Voglio incitarvi a riflettere su questi nostri tempi in cui l’ignoranza regna ormai sovrana e sulla rimozione collettiva della nostra memoria storica, anche recente.

Quanti conoscono ancora la storia di Peppino Impastato? Io credo se ne sappia poco.

Peppino è stato un modello di protesta pacifica; con ironia e sberleffi gridava “il re è nudo” dai microfoni della sua piccola e innovativa radio. Potremmo dire di lui che è stato un modello di coraggio e impegno, che sarebbe utile riproporre in momenti bui come questo, quando molti si chiedono: che fare?

“Peppino è stato il modo di combattere la mafia per gli “analfabeti di legge”, cioè per quelli che non potevano permettersi di fare i magistrati come Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Antonino Caponnetto e tanti tanti altri…

Peppino è stato la presa di coscienza che …

Continua a leggere...