Il fatto lo conoscete: Oliviero Toscani lancia un calendiario per un Consorzio di Pellame, usando la “pelle” e il pelo pubico di 12 donne, corrispondenti ognuna a uno dei 12 mesi. Si scatena un putiferio, le donne insorgono, lo IAP intima di ritirare la pubblicita’ in questione. Fin qui, tutto nella norma italiana: Toscani sapeva benissimo quanto sarebbe accaduto: molti anni in azienda mi fanno verosimilmente sospettare che, quando il Consorzio Pellame ha chiesto a Toscani il progetto, gli avrà pure detto di non avere un gran budget per lanciarlo sul mercato. “Nessun problema” avrà risposto il fotografo “basta parlare di figa e in Italia la pubblicità è garantita” – uso volutamente la parola volgare, scusate se offendo qualcuno, ma serve ad esprimere esattamente ciò che voglio dire. Tutti contenti i signori dell’oscuro consorzio, firmano la lauta parcella di Toscani perchè in cambio avranno un piano pubblicitario milionario a basso costo. Infatti, il calendario viene presentato. I giornali, che in questo periodo non hanno nulla da dire perchè pare che l’Italia non abbia problemi seri, si lanciano sulla ghiotta notizia e l’oscuro Consorzio si trova ad avere un piano media che, normalmente gli sarebbe costato milioni. Noi italiani e italiane nel frattempo tutti e tutte a cliccare il calendario: verranno tempi in cui ci spiegheranno questa ossessione italica, che coinvolge anche le donne, per le immagini di nudo femminile.
La notizia che invece mi ferisce è questa Non è per l’aggressività del povero Sgarbi o del poverissimo Toscani o del …
Continua a leggere...
commenti recenti