PARIGI IN PILLOLE

Circa un mese fa sono andata a visitare la mostra Le courp découvert all’IMA, L’Istituto del Mondo Arabo di Parigi (centro culturale molto attivo e impegnato, diretto da Mona Khazindar). Tra le opere esposte opera mi ha colpita particolarmente, un video dell’artista iracheno Abel Abidin. Nelle immagini si vedono due uomini che giocano a “ping pong”, titolo dell’opera. Ma una presenza inerme giace sul tavolo e stravolge il contesto esigendo la ricerca di un ulteriore significato simbolico, aldilà dell’eloquenza delle immagini. Sul tavolo infatti vediamo sdraiata  una donna nuda. Lei è lì, a fare da rete. Il match prosegue fra i due, come se nulla fosse. La pallina rimbalza da una parte all’altra, colpisce il corpo della giovane. Accompagnato da qualche timido gemito, sulla sua pelle bianchissima inizia a comparire il segno delle percosse, una costellazione di contusioni. Potete vedere un estratto di queste immagini, pubblicato qui su Vimeo.

Chi sono quegli uomini che continuano a giocare ? I carnefici, o più semplicemente gli indifferenti?

Settimana scorsa a Seine Saint Denis c’è stata una marcia silenziosa per Sofia. Sofia aveva 17 anni, è stata trovata morta carbonizzata a Villemomble, cittadina della banlieue parigina. Il suo ex ragazzo, un giovane di 22 anni, per assassinarla le ha bruciato volto, busto e mani. Orrore, Sofia non è che una delle tante, anche in Francia, vittime di un atroce femminicidio. I giornali qui mi sembrano più seri, nessuna spettacolarizzazione all’italiana. I quotidiani italiani che leggo online spesso …

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