Posts tagged "cura"
Sì, Faccio Politica

Sì, Faccio Politica

“Allora Zanardo, entra in politica?” mi chiedono in tante e tanti. Cert0! rispondo sopresa. Ma lo faccio già da tempo.

Da stamane alle 8 ho fatto il bagno a mio padre. Io, mia madre e una badante. In tre per cercare di mettere nella vasca un uomo magro di 91 anni. Il rischio fratture è altssimo. Lui si opponeva. Quasi due ore, con tutto quello che comporta. Può cadere e sarebbe un disastro. Ci sono gli odori/umori del corpo. C’è il suo soffrire ormai insopportabile. Dalla sua ha una famiglia che lo ama immensamente. Posso dire che mai ho amato così tanto come amo mio padre e dunque lo faccio con tutto l’amore del mondo. Stamane ho fatto politica. Mi sono occupata di un anziano. In questo caso mio padre. Stiamo parlando ormai di quasi un terzo della popolazione. Non tutti hanno una famiglia che li accudisce, non tutti hanno una badante. E allora la vita diventa un inferno. Leggete il Diario di Jane Sommers, Doris Lessing.

Ho un programma politico interessantissimo: i politici dedichino una giornata al mese ad occuparsi dei vecchi/e. Non è cosa da poco: “ristabilire il patto intergenerazionale” tuonano da destra e sinistra. Ecco, lavate e curate. Suona troppo cristiano? Suona troppo religioso? Ma no! guardate tutti defechiamo e ci sporchiamo e se restiamo a letto ci piaghaimo, anche gli intellettuali, anche quelli di sinistra e di destra: è la vita. E se non vogliamo che il mondo esploda, di questo tema …

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Eternamente Complicate

Eternamente Complicate

Leggo che Francesca Sanzo, creatrice e presidenta di Donnepensanti si è dimessa e lascia il blog da lei creato. Tutte sapete della dolorosa assemblea UDI di Bologna dove l’associazione si è spaccata, Pina Nuzzo ne è uscita e si attende cosa porterà il futuro. Un abbraccio ad entrambe, amiche e donne fortissime. Ogni giorno l’associazionismo femminile pare un bollettino di guerra, donne che se ne vanno, associazioni che si rompono e che si ricostituiscono, incomprensioni dolorose,talvolta  invidie e gelosie.

Per me è stata una scoperta, abituata al mondo maschile delle aziende, dove tutto è più duro ma anche spesso molto più diretto: gli uomini si sa, sono molto meno complicati, possiamo dire più semplici? Negli ultimi tre anni ho assistito al crearsi e disfarsi di un numero incredibile di associazioni, e ho sentitito mille opinioni sempre contrastanti su di una o sull’altra donna. Tutte sappiamo che ci sono storiche associazioni femministe che non si mettono in relazione da anni, pur stando nella stessa città, pur andando, mi pare, nella stessa direzione. Bella non è questa rivalità infinita tra donne. Lo diciamo tutte, e ci imbarazza tutte. Poi, dato che il potere ci interessa ma fino ad un certo punto, è comune vedere le donne stremate da liti e musi infiniti con le compagne di associazione, mollare tutto e andarsene. C’è il privato che è la nostra salvezza e anche la nostra trappola: il privato ci accoglie e ci toglie dal pubblico, con tutto ciò che significa. Spesso la rivalità …

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Gloria Chiede, Noi ci Siamo?

Gloria Chiede, Noi ci Siamo?

Leggete qui sotto. Leggete per favore. Ricevo mail così  a decine tutti i giorni. Questa la pubblico perchè grida l’urgenza ma in più è progettuale, brava Gloria. Noi donne siamo brave ad attivarci quando ci sentiamo indispensabili a salvare il mondo, in tempo di guerra è stato così, con le partigiane e non solo. Forse uno dei motivi per cui non riusciamo ad essere decisive in questo momento, a non essere assertive fino in fondo ed ottenere quanto ci meritiamo è che la meta è vaga: viene chiesto più potere, più visibilità, in pratica cosa vogliamo? Qui, e lo scrivo nel post di ieri e di oggi e in futuro, ci chiamano a fare il nostro dovere: occuparci del mondo. Per troppo tempo abbiamo abdicato al nostro ruolo, che è prenderci cura in senso ampio. Qui c’è da fare, leggete anche i commenti al post su FB. Si può lasciare dire a Gloria: “Loro sono il vero futuro, non io”? Possiamo? 

Gentile Lorella, parlo direttamente a lei anche se non so chi leggerà. Sono una ragazza di 23 anni, al primo anno del corso di laurea magistrale in Semiotica. Da tempo desideravo scriverle per chiederle un consiglio, mi sono convinta ora dopo aver letto il post “Andare Avanti”. Da qualche tempo ho capito ormai che quello che desidero veramente fare nella vita è insegnare, fare formazione nelle scuole superiori. La strada che ho intrapreso non è delle più consone, ma è anche vero che l’educazione di cui mi vorrei occupare

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Tempo

Perché non reagiamo? Chiedo a tutte noi donne alla fine del documentario. “Perché non abbiamo il tempo di farlo” mi risponde una lettrice del blog che vive all’estero, “schiacciate come siamo nell’impresa impossibile di conciliare tutto senza sentirci in colpa”. La mancanza cronica di tempo sta certo alla base dell’impossibilità di reazione di noi donne. Mi diceva una signora matura giorni fa: ” Sarete anche emancipate, ma lavorate il triplo di noi, dentro e fuori casa”. L’ennesima statistica che fotografa la condizione femminile a livello europeo lo conferma. Le donne italiane sono quelle che lavorano di più sommando il tempo dedicato al lavoro dentro e fuori casa. Il lavoro retribuito si somma al lavoro contraddistinto dalla gratuita’: la cura degli anziani, della casa, la crescita dei figli sono ancora in Italia di competenza delle donne. Poi c’è il tempo, pochissimo, che ci ritagliamo e dedichiamo ai nostri interessi: potremmo rinunciarci? Ma dopo, che vita sarebbe? Ci sono poi le relazioni affettive con la fatica che oggi spesso richiedono. Si aggiunge il bisogno di “comparire” di essere “bella” a tutte le età, secondo canoni mai stabiliti da noi. Abbiamo riempito le nostre vite di impegni, responsabilità. Negli ultimi anni abbiamo aggiunto doveri su doveri. Perché all’estero le donne sembrano cavasela meglio di noi? Forse perché da noi la pressione sul” dovere essere belle” si somma al peso di una tradizione cattolica che ci imbriglia in un ruolo materno protettivo all’eccesso verso i nostri figli e spesso verso i nostri compagni. Un’amica

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