Ci avete educato alla libertà, al rispetto di noi stesse,

siamo andate nel mondo piene delle vostre aspettative.

Solo che fuori non ne sapevano niente

e tutto andava nel solito vecchio modo.”

Sono le parole che la giovane protagonista rivolge ad una donna matura in un confronto nato all’insegna di una distanza, quasi di un’inimicizia. Che però si trasforma via via in un dialogo nel quale affiorano affinità e aspirazioni comuni. Fino a intravedere la possibilità di un orizzonte condiviso, di un annodarsi di fili che sembravano sciolti.

Libere è stato scritto da Cristina Comencini per Di Nuovo, un’ associazione di donne che in un documento condiviso spiegano perché non si riconoscono nella rappresentazione dei media che lede la dignità delle donne e ne sottrae la realtà, preoccupate per la crescente quantità di episodi di violenza di genere inversamente proporzionale al tasso di occupazione che è il più basso in Europa, per la precarietà delle conquiste, le difficoltà del lavoro e della maternità, l’insufficienza del welfare.

Per ragionare sull’EMERGENZA nell’Italia di oggi, per costruire insieme una convenzione di donne, Di Nuovo invita a partecipare allo spettacolo e al dibattito: domenica 3 ottobre, al Teatro Franco Parenti di Milano, alle ore 21.

Noi de Il Corpo delle Donne andremo con particolare interesse per il dibattito che seguirà.

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