Posts tagged "commissione vigilanza"

Il nuovo Contratto di Servizio della Rai e le Donne

La settimana scorsa è stato firmato dal Ministero dello Sviluppo Economico il nuovo Contratto di Servizio con la Rai, che scadrà alla fine del 2012 (triennio 2010-2012). Il contratto – informa il Ministero – dà molto rilievo al tema della qualità dell’informazione e perciò più poteri di intervento agli organismi di vigilanza e controllo sulla qualità dei programmi Rai. Fra l’altro, il contratto prevede nuove norme di tutela delle donne in tv: l’articolo 2, comma 7, stabilisce infatti che la Rai faccia «opera di monitoraggio, con produzione di reportistica annuale, che consenta di verificare il rispetto circa le pari opportunità, nonché la corretta rappresentazione della dignità della persona nella programmazione complessiva, con particolare riferimento alla distorta rappresentazione della figura femminile e di promuovere un’immagine reale e non stereotipata». A questo scopo, l’articolo 29 del contratto di servizio prevede che, entro 30 giorni dalla sua entrata in vigore con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale di un apposito decreto del Ministero dello Sviluppo Economico, «sarà istituita presso il Ministero un’apposita commissione, composta da otto membri, quattro designati dal Ministero e quattro dalla Rai, con l’obiettivo di definire […] le più efficaci modalità operative di applicazione e di sviluppo delle attività e degli obblighi previsti nel presente contratto, nonché di valutarne il grado di compiutezza al fine di verificarne l’adempimento». Sul nuovo contratto e sulla sua attenzione per la rappresentazione delle donne in tv ho trovato in rete pochissime informazioni. Le più complete (da cui ho tratto gli stralci …

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Lettera alla Commissione di Vigilanza Rai

Abbiamo inviato al Senatore Sergio Zavoli e alla Commisssione Parlamentare di Vigilanza sulla Rai alcune richieste maturate dopo l’incontro in Commissione del mese scorso. Siamo certi che il Presidente Zavoli, persona attenta e sensibile, prenderà in considerazione le nostre richieste e inviterà i membri della Commissione a fare altrettanto. Come ci ha ricordato il corrispondente della BBC, “il Servizio Pubblico italiano e quello britannico sono stati tra le migliori televisioni del mondo”. Credo fermamente, insieme alle migliaia di persone che ci seguono, che possiamo impegnarci per far ritornare ad essere la nostra TV Pubblica un servizio di qualità, reale specchio del Paese. Questa che segue è la lettera che abbiamo inviato, inoltrata anche al Vicedirettore Generale della Rai Antonio Marano e all’Ansa, scritta con la preziosa collaborazione della Dott.ssa Claudia Moretti.

Egregio Presidente Zavoli, e per conoscenza i Distinti Membri della Commissione di Vigilanza RAI, è passato ormai un mese da quando ci ha invitato a mostrare il nostro documentario“Il corpo delle Donne” in Commissione di Vigilanza Rai. Da allora, anche grazie al suo invito e disponibilità, ci sono pervenuti altri importanti segnali positivi.

Il Parlamento Europeo, dove abbiamo presentato il nostro documentario,e dove alcuni membri  hanno mostrato interesse e dichiarato la volontà di sostenere le iniziative volte al superamento degli stereotipi discriminatori del genere femminile.

Il Presidente della Repubblica Napolitano, poi, ci ha mostrato un inaspettato interessamento ed ha posto all’attenzione degli italiani nel suo discorso dell’8 marzo, la questione della rappresentazione della donne nei media. Migliaia

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Commissione di Vigilanza, Parlamento Europeo: darsi da fare

Si comunica che l’Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi parlamentari della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi procederà martedì 22 febbraio p.v., alle ore 14, alla Sua audizione. Martedi presentiamo il nostro progetto alla Commissione di Vigilanza Rai. Se avete consigli, ben vengano. Ora scusate ma mi rivolgo a quelle e a quelli per cui  lavoro da 2 anni:

Care ragazze e cari ragazzi, come vi dico da tempo, protestare civilmente serve, attuare la cittadinanza attiva serve, essere consapevoli dei propri diritti serve. Ancor di più serve disporre di un’ottima preparazione culturale ed essere in grado di utilizzarla per cambiare il mondo. Vivere qui oggi non è facile: non solo per una politica miserabile di chi ci governa, ma per una presenza diffusa e fastidiosa di una categoria di persone che è ingiusto definire della “sinistra” intellettuale, persone che sono ormai diventate i migliori alleati del berlusconismo: mentre codesti blaterano di pericolo di censura ogni volta che gli si mostra la bassezza della ns tv, migliaia  di ragazzi crescono con qs tv come riferimento. Ingiusto chiamarli di sinistra, e da oggi non lo farò più, perchè per me sinistra significa inanzitutto occuparsi degli altri. Ricordo con rammarico 10mila persone che applaudono complici  al Palasharp l’intellettuale più celebre che presenta la sua ricetta all’orrore italico: ” io leggo Kant”; mentre milioni di italiani stanno soli davanti alla tv come unico mezzo di formazione e informazione.

Care ragazze, cari ragazzi, la cultura serve a cambiare

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