Posts tagged "censis"

I Connessi Supermobili: Egocentrismo in Rete

Leggete qui per non perdere il rapporto con i vostri figli o figlie, con i giovani. Che ci piaccia o no, ecco verso dove stiamo andando. Noi qui dobbiamo il nostro successo alla tecnologia ma io farò di tutto per non perdere il rapporto con la generazione dei nativi digitali “Connessi supermobili” in fuga dal mondo, presenti solo in rete.

Continua il nostro lavoro di educazione ai media nelle scuole, della cui importanza siamo sempre più convinti. Convinzione rafforzata dall’ultimo Rapporto sulla comunicazione del Censis, pubblicato in questi giorni. La televisione generalista arriva ancora a tutta la popolazione senza distinzioni sociali o di età ed è il mezzo principale ampiamente usato da tutti per informarsi. Con buona pace di chi ne ha annunciato troppo spesso e troppo presto la fine. L’undicesimo rapporto annuale si intitola L’evoluzione della specie e si focalizza sull’uso degli strumenti digitali connessi ad Internet. I ricercatori del Censis ci spiegano che sta avvenendo una vera e propria fusione tra noi stessi e i dispositivi telematici, che sta producendo un’evoluzione del genere umano, un salto qualitativo dalle enormi possibilità. In questa evoluzione non sono coinvolti solo i nativi digitali, ma buona parte anche dei loro genitori, i trenta/quarantenni. In particolare vengono individuate tre tipologie di utenti digitali: connessi tradizionali (pc da tavolo o portatile + adsl), i connessi mobili (smartphone o tablet + wifi) e i supermobili (smartphone o tablet + connessione cellulare). Questi ultimi presentano però la caratteristica di un consumo che, …

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Stato Sociale dell'Italia Censis 2 dicembre Roma

Stato Sociale dell’Italia Censis 2 dicembre Roma

Venerdì prossimo, 2 dicembre, il Censis pubblicherà il 45° Rapporto sullo Stato Sociale dell′Italia. Giuseppe Roma e Giuseppe De Rita, rispettivamente direttore generale e presidente del Censis, presenteranno l′analisi e l′interpretazione dei fenomeni socio-economici del Paese. Ad un anno di distanza dal momento in cui venne presentato il precedente Rapporto, nel quale De Rita individuava nella mancanza del “desiderio” la causa dell′immobilismo della società italiana, cresce la curiosità attorno alla pubblicazione dell′ultima analisi, in virtù del non mutata, se non peggiorata situazione socio-economica della penisola.

L′appuntamento è per venerdì 2 dicembre 2011 alle ore 10.00 nella sede del Cnel, viale David Lubin 2, a Roma.…

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Donne, Media e Costituzione

Il Corpo delle Donne è un documentario che denuncia come gli stereotipi della bellona scema e della matura rifatta non possano essere gli unici proposti dalla televisione e, diciamolo, in particolare dalla tv pubblica.

Alcuni scrivono che le ragazze/donne umiliate e schernite nelle trasmissioni tv sono maggiorenni e scelgono di essere dove sono. Infatti non stiamo discutendo della libertà individuale.

Il tema è: possiamo da subito chiedere che la tv rappresenti l’universo femminile nella sua molteplicità: noi non siamo solo soubrette e “grechine”.

Vi riporto un brano di un’interessante ricerca del Censis del 2006, che spero gli ospiti de L’Infedele di Gad Lerner del 4 maggio, leggano; qualcuno di voi ricorderà che a più voci veniva ripetuto che la proposizione ossessiva del corpo femminile in tv è una realtà europea.

Non è vero. Ce lo dicono i numerosissimi lettori stranieri, esterefatti dalla visione del video e ce lo ribadisce questa ricerca:

“…Il ruolo dei media e della rappresentazione della donna nei media nel processo democratico di affermazione dei pari diritti è ampiamente identificato e riconosciuto da Onu, Ue, Consiglio d’Europa. …Quello che in molti Paesi europei ha prodotto un serissimo dibattito culturale e normativo, nel nostro paese, appare ancora come un “tema di frontiera” o, peggio ancora, un tema da suffragette nostalgiche di un femminismo ormai trapassato..

Stenta In Italia ad affermarsi il principio che una rappresentazione “plurale” delle donne, una rappresentazione non offensiva della loro dignità, non volgare e che non la riduca sempre e solo ad oggetto sessuale,

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