EXPO : L’APPALTO PERDE IL PELO MA NON IL VIZIO

da Arcipelagomilano on line, www.arcipelagomilano.org, del 30 maggio 2012 by Luca Beltrami Gadola

Ci potevamo scommettere. Il primo appalto dell’era Expo 2015 è già finito sotto i riflettori della magistratura: turbativa d’asta. Le cronache dei giornali sono state avare: pare che il tutto sia cominciato con una fuga di notizie. La sola fuga di notizie che si possa immaginare è che, trattandosi di gara al massimo ribasso, l’impresa vincitrice abbia consegnato per ultima la sua offerta e che qualcuno l’avesse informata delle offerte altrui giunte prima. Quanto all’esistenza di un cartello questo accade spesso quando l’ente committente bandisce gare di appalto per importi rilevantissimi aperti dunque solo a pochi e non suddivide l’appalto, nel caso in oggetto cosa fattibilissima, in modo da avere una platea vasta di offerenti, fatto che di per sé rende più difficile la formazione di un cartello.

L’altra cosa che ha destato stupore è che il ribasso offerto – il 42,83% – fosse eccezionalmente alto ma questo non si può dire se non si conoscono i prezzi a base d’asta: lo sconto è un po’ come le liquidazioni nei negozi dove gli sconti si sprecano perché comunque nessuno può controllare il prezzo originario. L’accenno fatto dalla stampa su livello della cosiddetta “anomalia” è un meccanismo perverso previsto dalla legge che non tutela affatto dagli eccessi di ribasso e comunque questo vistoso sconto lascerebbe supporre un altro dei vizietti tipico degli appalti: l’incompletezza dell’elenco prezzi o …

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