"La Merda" vince a Edimburgo e Noi Abbiamo i Brividi di Gioia

“La Merda” vince a Edimburgo e Noi Abbiamo i Brividi di Gioia

Silvia è nuda, seduta in alto su una colonna. Grida, urla, bofonchia, aggredisce con la voce e con un corpo violentemente esposto. “La Merda ha come spinta propulsiva il disperato tentativo di districarsi da un pantano o fango (nostro nazionale) ultimi prodotti di quel genocidio culturale di cui scrisse e parlò Pier Paolo Pasolini allʼaffacciarsi della società dei consumi.” Tutto detto da una donna. E questo assume un significato MILITANTE oltre che SIMBOLICO fortissimo.

Lo spettacolo diretto dal bravissimo Cristinan Ceresoli ha girato un po’ in Italia poi quest’estate è approdato al Fringe di Edinburgo, il più importante Festival di Teatro del Mondo. Silvia l’ho conosciuta lì, anche se da tempo avrei voluta incontrarla. A Edimburgo ogni serata de The Shit era sold out. Sono entrata al buio e l’ho vista. Il suo corpo nudo vale mille dei nostri dibattiti. Il corpo di Silvia esposto, ora inerme e vulnerabile ora denso di senso di quel significato che un corpo vero può significare, è la risposta al nostro cercare.

In questo momento, rientrata in Italia, ho appreso che La Merda ha vinto il Festival di Edimburgo, il più importante Festival del Mondo. Ho visto in quei giorni a Edinburgo spettacoli di livello altisssimo, e riuscire a vincere con una concorrenza di tale spessore, significa essere bravissima, significa essere un’ interprete di spessore memorabile. Significa anche che l’autore Ceresoli è un artista di livello internazionale. Ora immagino che i nostri media, appannati dai dibattiti nostrani di livello infimo, si sveglieranno …

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Proposte per il Futuro: Gaetano Pensionato di Empoli

Ricevo e pubblico. Con rispetto e interesse. Gaetano, verrei volentieri ad incontrare Lei e la sua compagna prossimamente, se vi fa piacere. Mi interessa la vostra proposta

Stiamo vivendo l’estate più calda della storia.Ma l’attenzione generale non è sul perché sui motivi e sul che cosa fare.Il sistema mediale universale manipola e nasconde il reale.E LORSIGNORI tutti , che decidono sulle nostre vite e sul futuro del mondo, oscillano tra l’ignoranza il disinteresse e l’insipienza criminale.Non sanno che LA CRISI è radicale. E’ in crisi il rapporto plurimillenario tra gli uomini/le donne e la natura. Quello che prevedevano gli scienziati dell’IPCC si sta puntualmente verificando.Anzi, c’è un’evidente accellerazione in atto. La TERRA si sta riscaldando.Il POLO NORD si sta sciogliendo, la GROENLANDIA ha avuto quest’anno una celerità di fenomeni di scioglimento come mai,i mari intorno a noi sono tutti più caldi, in America gli stati-granai hanno sofferto una siccità mai vista e questo si rifletterà sui mercati delle derrate alimentari con popoli interi che soffrirano ancora di più la fame anche per colpa di chi “specula”anche sul pane,sulle DOLOMITI ci sono 30 gradi, i ghiacciai alpini si ritraggono a ritmi mai visti,la terra brucia non solo per gli incendi, la siccità sconvolge ritmi colture, gli animali soffrono e le piante seccano….mentre già si producono alluvioni straripamenti e morte in varie parti del mondo… VIVIAMO IN UNA TOTALE FOLLIA.La “catastrofe” è in atto.Ma bisogna viverla per averne percezione.Bisogna frequentare la natura e la terra…. Io e la mia compagna abbiamo fatto

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Il Futuro nelle Scuole! Intanto Grazie

-Da ottobre ricominceremo ad andare nelle scuole.

Esce dopo l’estate il mio nuovo libro SENZA CHIEDERE IL PERMESSO dedicato e indirizzato ai ragazzi e alle ragazze. Un esortazione a prendere in mano le loro vite, non aspettando il nostro consenso e partendo da una lettura consapevole e autonoma dei media.

Andrò dove ci chiameranno. Nella prima parte degli incontri presenterò il progetto contenuto nel libro. Nella seconda parte chiederò alle ragazze e ai ragazzi presenti, di prepararsi a presentare, a raccontare a noi del pubblico i progetti, le idee, le ipotesi su cui stanno lavorando per migliorare la società. Sarà una grande occasione: un incontro intergenerazionale dove gli/le adulte ascolteranno i progetti dei ragazzi/e. Saremo in tour tutto l’anno. Chi fosse interessato può scrivere qui: senzachiedereilpermesso@gmail.com.

 

Aggiungo ora, 1 agosto h 23,30

 

Ci state scrivendo in tante/i per averci nelle vostre scuole da ottobre.

Come dice una canzone: la vita ti sorprende, ti illumina e poi ti sorprende…:-)

Non c’è modo di abbattersi con italiane e italiani come voi!

Dai che presto ci rivediamo! Solo un po’ di riposo per partire più scattanti

Scrivete , scrivete senzachiedereilpermesso@gmail.com

Vi abbraccio tutte e tutti

Grazie grazie e ancora grazie…

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L’Estate delle Donne

 

Buone vacanze. Per chi le farà.

Buon Riposo, almeno quello, per chi invece dovrà restare a casa.

-In questo fine luglio mi sono presa del tempo per stare vicina a mio padre che è anziano e che necessita di attenzione continua che mia madre gli dedica pur non essendo lei pure, né giovane e né in salute. E così vivo da vicino una delle nostre tragedie che sono anche le nostre grandi vergogne: il welfare a prezzo della salute fisica e mentale delle donne. Lo dice bene anche Giuseppe De Rita nell’ultimo rapporto Censis: il burn out, che suona come “l’annientamento” delle donne che si sfiniscono nei lavori di cura. Provare per credere. Ci aiuta una  simpatica e organizzata donna dell’est,  quindi mi ritengo fortunata; ma  per chi non può permettersi  una badante, è un massacro. Significa tenere d’occhio 24 ore al giorno una persona che non sa più chi è, che cade se la lasci un attimo sola, che si mette in bocca di tutto come un bambino, che va accompagnato in bagno, pulito con tutto quello che comporta. Che di notte si sveglia e se si alza senza che qualcuno lo segua, può cadere e allora inizia un altro calvario. E quelle persone, che le donne italiane a milioni accudiscono, sono le stesse persone che erano una volta le loro madri, i loro padri, i loro mariti. Quello sguardo che ora le osserva, vuoto, quelle bocche non più in grado di pronunciare il loro nome, appartenevano …

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Essendo Stato

Essendo Stato

Si dice che un attimo prima di morire la vita intera ci scorra davanti in un secondo, che il tempo si dilati a dismisura, permettendoci, in un certo senso, di prolungare la durata della nostra esistenza. Forse succede davvero. E’ del tutto plausibile che il nostro cervello, presagendo la fine imminente, rallenti la nostra percezione del tempo pur di regalarci, in un estremo e disperato sussulto di autoconservazione, l’ultima occasione per riflettere, ricordare, rievocare. Per dare addio al mondo. Ed è il minuto prima che la  sua vita si interrompa, che viene raccontato dallo splendido lavoro teatrale di Ruggero Cappuccio “Essendo Stato” Dove il monologo del Magistrato si alterna all’apparizione di alcune presenze femminili che parlano un siciliano arcaico: un coro da tragedia greca, i cui interventi accentuano l’atmosfera onirica della pièce e sembrano suggerire che la morte è una fine che coincide con l’inizio: un ritorno al materno. Il loro lamento incarna sia quello delle donne vicine a Borsellino (la madre, la moglie, le figlie) sia quello di tutta una terra, la Sicilia, ferita dalla perdita di un eroe. All’eroismo del giudice corrisponde la dignità (che riecheggia quella di Antigone) di chi dovrà piangere il proprio caro senza un corpo da poter seppellire.

Vidi a teatro anni fa il lavoro di Cappuccio e mai come allora compresi che solo l’Arte può rendere la tragedia dei fatti che hanno funestato il nostro Paese negli ultimi decenni. Non so se “Essendo Stato” venga rappresentato in questi giorni. Lo spero. Lo ritengo …

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In Campo di Fiori, il rogo dei curricula per il CdA Rai

In Campo di Fiori, il rogo dei curricula per il CdA Rai

Della vicenda CdA RAI emerge un punto importante: non si sono valutate le competenze dei candidati per la loro selezione. Badate: questo storia ha un valore simbolico rilevante, non trascuratela. Non c’è cambiamento se non si ripristinano regole chiare etiche e trasparenti. Era stato chiesto ai candidati di inviare il loro cv in Commisisone di Vigilanza: anche io lo avevo fatto seguendo una procedura in uso nelle migliori organizzazioni: invio del cv per essere correttamente valutate/i. Più di 300 persone, tra uomini e donne, ci hanno creduto ed hanno inviato in Commissione una lettera o mail contenente la loro storia professionale.

Malauguratamente non si è seguita la strada del merito bensì quella usuale della nomina ad personam, in base a criteri poco chiari. Il PD ha perso un ottima occasione di procedere per competenze e ha scelto di far decidere ad associazioni che, in verità, non si capisce perchè dovessero scegliere i candidati per la tv pubblica. Un brutto pasticcio, di quelli che all’estero guardano con commiserazione.

Ad oggi dunque 300 e passa cv giacciono, protocollati, in Commissione. Questi documenti generano inquietudine: sono la testimonianza di qualcosa di non evaso, di una procedura abortita, di una promessa non mantenuta. Provocano disagio.Tutti fanno fintadi nulla, non c’è persona che si assuma la responsabilità di dire chessò “abbiamo sbagliato a richiedere i cv”.

Sappiamo che i riti svolgono spesso una funzione pacificatrice: la fine ci pare meno ostile se un rituale ci agevola il distacco. Ecco qui di seguito dunque la lettera …

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L’Italia che Esiste e che Resiste

L’Italia che ci piace, quella che incontriamo da 3 anni nelle scuole, quella che esiste eccome! di cui i media italiani non parlano, ma di cui raccontano con piacere i media stranieri. Ricevo mail cosi tutti i giorni: provo piacere orgoglio, subito dopo però ansia e agitazione per tutto quello che si potrebbe fare ma non riusciamo a fare.

Abbiamo fatto miracoli in qs tre anni ma è ancora poco.

Da settembre iniziamo un nuovo percorso tutto centrato sui ragazzi e sulle ragazze.

Scriveteci, vi verremo a trovare.

Sono una maestra, ho 36 anni, faccio parte di un archivio di studi e ricerhe sui generi (Archivia, presso la Casa internazionale delle donne di Roma). Sono nata a Benevento, ma a 19 anni mi sono trasferita a Roma in cerca di formazione (sono laureata in sociologia) e dell’apertura alla diversità che solo una grande città può dare. Poi, per motivi di lavoro, mi sono trasferita a Pistoia, dove attualmente risiedo e lavoro.

Da due anni, nella mia scuola, mi sto occupando di un progetto per la prevenzione degli stereotipi di genere tra i bambini e le bambine, strutturato in un corso di formazione per le insegnanti e in una parte operativa da svolgere in classe. E’ a proposito di quest’ultima che ti scrivo.

La mia classe è una quarta elementare e io sono fiera dei miei alunni/e (questo te lo scrivo perché a volte bisogna ribadire – anche e se stesse – il concetto che alcune di noi amano questo lavoro,

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