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Concorso Fotografico

Concorso Fotografico

¡Mosquíto! in collaborazione con Imago presenta il Concorso Fotografico

SOVRAESPOSTE – La rappresentazione dell’immagine femminile nei media.

https://mosquito.noblogs.org/post/2012/03/27/sovraesposte-la-rappresentazione-dellimmagine-femminile-nei-media/

http://mosquito.noblogs.org/files/2012/03/manifesto_concorso_sovraesposte.pdf

Su un cartellone pubblicitario, in televisione, nel cinema, sui giornali, sulle riviste, nella pornografia, sulle passerelle di moda, sulle pagine web, nelle vetrine dei negozi. Il corpo della donna è quotidianamente violentato, imposto, mercificato. Senza alcuna poesia, viene utilizzato, serializzato e reso un oggetto pronto per il consumo.

Quale è l’impatto sociale di questo bombardamento? Quali stereotipi vengono proposti, e come impattano sulle persone? Questi modelli vengono accettati o rifiutati? Da chi e con quali motivazioni?

¡Mosquíto!, in occasione del ciclo di conferenze “Che genere di corpi” che avrà luogo a Pisa nel mese di maggio 2012, lancia un concorso fotografico sul tema della mercificazione del corpo della donna. Nessuna giuria, solo l’espressione critica di un punto di vista attraverso la fotografia.

Le foto verranno esposte in una mostra fotografica nel luogo in cui si svolgeranno le conferenze. Per ragioni di spazio, alcune foto potrebbero non essere stampate. La partecipazione al concorso è gratuita e aperta a chiunque, con le uniche restrizioni indicate di seguito. Le fotografie verranno pubblicate anche in una galleria on-line.

– Il termine per inviare le foto è il 22 aprile 2012.

– Insieme alle foto deve essere indicato nome e cognome oppure nickname dell’autore (o degli autori). Se desiderato, può essere indicato l’eventuale gruppo fotografico di appartenenza.

– Se desiderato, può essere indicato il titolo della fotografia e una breve descrizione.

– Le …

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Un Calcio al Femminicidio

Un Calcio al Femminicidio

Leggete sul blog di Marina Terragni.…

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Nuovi Scenari

Nuovi Scenari

Nuovi scenari al di fuori dei partiti.

Donne, pronte? O non ancora?…

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E adesso che Sofri, FIni e Gramellini ci trovano degne di nota

E adesso che Sofri, FIni e Gramellini ci trovano degne di nota

Sono contenta che Sofri, Fini e Gramellini si siano decisi a tenere conto del 51% della popolazione. C’eravamo già da qualche milioni di anni, ma, come si dice, meglio tardi che mai. Sono  contenta che economisti come Fassina o Ferrera si impegnino a studiare l’economia prodotta dalle donne per dimostrarci che valiamo. O Roger Abravanel che conferma che noi donne siamo uno dei 4 pilastri del futuro e viene invitato ovunque per dire quel che centinaia di donne ripetono da qualche decennio inascoltate.

Sono contenta. Meno contenta nel verificare che, se gli uomini arrivano a dire dopo migliaia di anni che le donne contano e non andrebbero tra l’altro ammazzate, vale di più. Vale di più per il mondo dei media, tradizionalmente ipermaschilista, che danno ampio spazio a confermare ciò che questi autorevoli maschi affermano. Tristemente vale di più anche per le donne che si sentono autorizzate a sostenere la causa femminile, autorevole di certo se lo confermano dei signori in pantaloni e non con la poco autorevole gonna.

Non vorrei smorzare gli entusiasmi ma da una situazione così, mi aspetto poco.

Come dicevo in un post di qualche giorno fa, serve coraggio e orgoglio di essere donne senza che ci autorizzino ad esserlo. Di donne insicure il futuro non saprà cosa farsene. In assoluta amicizia con gli uomini. Ma di padri autorizzanti ne abbiamo gia avuti tanti.

Come sempre consiglio, sù la testa e sguardo lontano.  Milioni di ragazze e ragazzi hanno bisogno di donne condottiere che aprino la …

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30 marzo, Genere e Generazioni a Livorno

30 marzo, Genere e Generazioni a Livorno

Proiezione e dibattito pubblico sul tema Genere e Genrazioni, Arci La Rosa, via Cuoco 12, Livorno. Ore 21. …

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I corpi delle Donne cinesi

I corpi delle Donne cinesi

Rita Barbieri è docente di lingua cinese e studiosa di tematiche legate alla cina classica e contemporanea. Ci invia questo articolo sull’estetica per le donne cinesi. Rita: grazie pubblichiamo con vero piacere.

“Se è l’uomo a pagare il conto, merita prestigio, ma se a pagare sono io, posso dirmene orgogliosa

Immagine estetica e sociale della nuova donna cinese.

ABSTRACT:  In questo articolo, partendo dall’analisi di due casi di famose imprenditrici donne cinesi, ci si interroga su come sia cambiata nel corso degli ultimi anni l’immagine estetica e sociale delle donne e su quale significato abbia. Confrontando l’attualità con la visione tradizionale confuciana e con il periodo comunista, si disegnano similitudini e differenze, andando alla ricerca di un meccanismo comune.

Allo scorso festival di Cannes tra i giurati spiccava un’ospite d’eccezione: Shi Nansun, una delle più importanti donne manager dell’industria cinematografica cinese. Una presenza di tutto rispetto in quanto, se già registi del calibro di Zhang Yimou e Chen Kaige avevano contribuito in precedenza a sdoganare le opere e i talents cinesi della settima arte, questa volta, invece di registi e sceneggiatori, la giuria ospitava tra i suoi membri nientemeno che una produttrice di Hong Kong. Una perfetta self-made woman che, dopo un periodo di formazione nel Regno Unito, comincia a farsi notare come programmatrice televisiva fino a quando, all’inizio degli anni ‘80, decide di unirsi al gruppo di produzione cinematografica “Cinema City” fondato per investire su registi e nomi nuovi. Approfittando del clima più ‘liberale’ apportato dalla nuova …

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TANIA al fianco del CHE in Bolivia

TANIA al fianco del CHE in Bolivia

E’ sabato, possiamo rilassarci. E allora confidiamoci: quante di voi sognavano una vita come Tania? Quante la sognano ancora? Io ho sognato da bambina una vita così, di lotta per un obbiettivo alto e socialmente utile. E il Che, mitizzato finché si vuole… E allora leggiamo la storia di Tania:

È l’avvincente storia di Haydée Tamara Bunke, conosciuta come Tania la guerrigliera, una donna singolare, nata in Argentina nel 1937 da genitori comunisti tedeschi, che ha combattuto fino alla morte al fianco di Ernesto Che Guevara in Bolivia. Ulises Estrada Tania, al fianco del Che in Bolivia Edizioni Clandestine

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