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Questa volta parliamo di The Lady – L’amore per la libertà, del regista francese Luc Besson, in sala dal 23 marzo.
Il film racconta la storia vera di Aung San Suu Kyi, leader democratica e Premio Nobel per la Pace nel 1991.
Dopo l’uccisione del padre, a sua volta a capo del movimento indipendentista birmano, la donna va in Inghilterra e sposa il professore Micheal Aris, da cui ha due figli. Ma quando nel 1988 scoppiano le rivolte nel suo Paese lei, accorsa in Patria per occuparsi dell’anziana madre, si rende conto della gravità della situazione e decide di opporsi al potere militare birmano, uno dei regimi più spietati del mondo.
Il racconto intreccia gli eventi storici alla vita personale di Suu, che arriva a sacrificare il proprio ruolo di moglie e madre per combattere pacificamente a favore della democrazia. E’ proprio il contrasto tra dimensione privata e collettiva che viene raccontato dal regista: Suu infatti vede restringersi la propria libertà (fino a subire gli arresti domiciliari e a rinunciare ad assistere il marito malato) per ottenerne una più grande, quella del popolo.
Il film a volte ha tratti eccessivamente epici e melodrammatici, e poteva approfondire il contrasto interiore della leader, usato dal governo birmano come arma per combattere la rivoluzione pacifica. Ma colpisce per la dedizione e la testardaggine con la quale Suu conduce la battaglia a fianco della sua gente sulle orme del padre, e soprattutto con la complicità del compagno, nonostante gli estremi sacrifici …
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