Cambiare il mondo
Lettera a una Bambina mai Nata

Lettera a una Bambina mai Nata

Alcuni anni fa feci un viaggio in Rajasthan. Lessi nell’edizione inglese del quotidiano locale che l’apparecchiatura per l’ecografia recentemente introdotta in alcuni ospedali, era particolarmente apprezzata dalle famiglie indiane perchè permetteva l’aborto selettivo: se infatti il feto fosse stato femmina, si poteva decidere di interrompere la gravidanza.

Nella democrazia più popolata del mondo, con una economia in pieno sviluppo ma ancora pieno di contraddizioni, molte donne hanno accesso agli studi e si iscrivono all’Università ma resta viva una mentalità arcaica e mostruosa che fa percepire la nascita di una figlia femmina come una iattura: bisognerà crescerla, pagarle una dote costosissima, insomma un peso enorme per una famiglia. Ricordo che mi sentii quasi male nel leggere la notizia, non riuscii più a godermi il viaggio e passai il tempo a scrutare i volti delle bimbe che incontravo per cercare di comprendere se vivessero una emarginazione evidente.

Ora leggo su vari quotidiani che 500 bambine mancano all’appello qui in Italia. Pare che famiglie di stranieri qui residenti, utilizzino l’ecografia per l’aborto selettivo, così come in India. 5oo bambine mai nate in Italia, ottava potenza economica mondiale. http://www.infooggi.it

CI riguarda tutte, lo sapete vero? Non è un problema da emarginati. Noi donne siamo ancora ritenute un fardello. Non conta pensare che no, nella nostra famiglia no, nel nostro contesto non accade. E’ come per la pubblicità lesiva dellea nostra immagine: non siamo noi a culo in aria nelle affissioni, ma QUELLE IMMAGINI, cambiano radicalmente l’immaginario intorno al  femminile, che riguarda quindi anche …

Continua a leggere...
Il Colpo di Coda del Patriarcato che Coinvolge le Donne

Il Colpo di Coda del Patriarcato che Coinvolge le Donne

Il 28 ottobre comincia il Feminist Blog Camp a Torino, qui il programma. Io parlerò sabato raccontando l’esperienza del Corpo delle Donne in Italia, all’estero e soprattutto nelle scuole. Cesare Cantù farà un workshop di montaggio video.

Sono curiosa, non ho aspettative di alcun tipo, molta voglia di capire e conoscere. Mi intrigano i rapporti intergenerazionali credo che una  futura possibile coesione sociale partirà proprio da l’incontro di diverse generazioni. Mi coinvolge assai esplorare territori nuovi, e a Torino ce ne saranno molti. Ho voglia di conoscere da vicino le donne di femminismoasud, frequentare workshop così” poco italiani”, le musiciste che suoneranno la notte. Ci saranno anche le nostre corrispondenti Livia da Berlino e Giulia da Parigi e molte altre ragazze/donne dall’estero: non male un po’ di aria internazionale.  Vedremo. Ne ho in giro qua e là di donne con cui mi relaziono volentieri. Ma sono sconcertata e mi interrogo sul perchè stenti a nascere una rete di relazioni virtuose tra donne, non un movimento, bensì una rete invisibile, sotterranea che unisca i nostri personalissimi tentativi e progetti di miglioramento. Qualche giorno fa si è tenuto il Congresso UDI che, mi raccontano, ha avuto risvolti dolorosi e cattivi fino alle dimissioni, spero non definitive, della Presidente Pina Nuzzo.

Leggo sul blog donnepensanti di un’ennesima difficoltà di relazione tra le giovani blogger e il movimento senonoraquando che sembra avere grande difficoltà a compiere un gesto semplicissimo e foriero di possibili grandi e positive conseguenze: dire GRAZIE. GRAZIE a tutte …

Continua a leggere...

Quali Pratiche?

Di tutto ciò che è stato scritto in questi giorni, il commento piu interessante mi pare quello di Alessandro del collettivo Militant, postato sul blog di WU MING, di cui qui riporto l’inizio:

Beh, è evidente che non conosco tutti e 300.000 i manifestanti. Però conosco più o meno direttamente tutte le aree politiche romane e tutte le aree politiche italiane che sono state in piazza oggi. Il dibattito su cosa doveva e non doveva essere questo 15 ottobre, inoltre, era assolutamente pubblico e aperto…” [continua]

Mi lascia perplessa invece ciò che trovo scritto su Minima & Moralia, quale commento alla manifestazione: “Mi ha colpito il fatto che molti di voi fossero ragazzini di 16-17, al massimo 20 anni. I cani sciolti e i capi ambigui tra voi erano molto più anziani, come sempre, ma molti di voi – ho visto le vostre facce dietro i fazzoletti e le maschere, sotto i caschi – non avevano più di 20 anni.E allora mi sono chiesto: da dove uscite fuori? In quali luoghi, su quali libri, attraverso quali lotte vi siete formati in questi anni? Cosa pensate della politica, dal momento che non avete altre idea di manifestazione politica che questa?

Quanti anni ha chi scrive? Quanti anni lo dividono dai ragazzini in manifestazione? Tantissimi parrebbe. I quarantenni non hanno luoghi di frequentazione comune con i ragazzini? I ragazzini sono così alieni ai quarantenni?

Questo è un commento giunto a questo blog ieri, lo …

Continua a leggere...

Il Giorno Dopo

Così a caldo senza avere avuto ancora il tempo di approfondire.

“Da noi il peggio di Europa” dichiara il sindaco Alemanno. Probabilmente è vero. Spero solo che non si fermi qui la sua riflessione sulla giornata di ieri a Roma. Spero solo che chi ci governa non si esprima solamente attraverso il solito esercizio di potere trito e ritrito, vecchio e obsoleto, dichiarando che “questi giovani sono una vergonga ecc ecc “.

Urge una riflessione sulla scuola, i suoi compiti, le sue potenzialità. Urge una discussione su come integrare i giovani nella società, dando loro un ruolo effettivo. Urge un interesse reale per i ragazzi e le ragazze. E se anche questo non bastasse, urge capire perchè da noi è accaduto il peggio di Europa.

Perchè di governanti che non si fanno carico dei loro cittadini, che non se ne curano, non ne possiamo più. E speriamo che non inizi il solito teatrino vergognoso, “è colpa di questo, è colpa di quello” uno scaricabarile imbarazzante tra vecchi politici egoisti e corrotti. E’ urgente assumersi la responsabilità e di conseguenza capire e finalmente agire. Leggete anche qui.

 …

Continua a leggere...
Love!

Love!

“Maggie” mi apostrofa il funzionario dell’ONU “qual’è il tuo business plan?”  “Sbuff” rispondo io….”Love!” e scoppio in una risata contagiosa. “Maggie, qual’è il tuo obbiettivo a cinque anni? ” “Love!!” rispondo ridendo al dirigente della Comunità Europea. “Maggie, ci racconti la tua mission?” “Love love love!”

Questa è una parte dell’incredibile, fantastico, commovente discorso che Marguerite Barankitse ha pronunciato a Roma davanti alle 1000 donne presenti alla conferenza mondiale di www.winconference.net. Militante del Burundi, scampata al genocidio, testimone di orrori inenarrabili, non si è persa d’animo e, in un Paese devastato dalle guerre, ha costruito per dare riparo alle migliaia di orfani rimasti vivi alla fine della guerra. Un miracolo quello che è riuscita a fare. Maggie è un’eroina. Ma è anche di più. E’ una donna che ti ispira e nello stesso tempo ti fa essere consapevole della forza che ognuna di noi possiede dentro di sè. La forza che cambia il mondo. Sempre lei che, esclusa dai luoghi del potere in Burundi, si presenta ad un meeting importantissimo, prende posto e a chi le intima di uscire perchè quello non è il suo posto, lei risponde: “Al contrario, questo è il mio posto”, intendendo che la Terra, la nostra Terra, è il nostro posto. Riappropiamocene.

Stamane alle 8,30 ero al supermercato per fare una grande spesa prima di partire: come tutte le donne che lavorano fuori casa, c’è un enorme lavoro per la casa e in casa  da portare avanti, faticoso e mai riconosciuto. Il mio carrello …

Continua a leggere...
Santanchè e Libertà e Giustizia: Tecniche di Comunicazione

Santanchè e Libertà e Giustizia: Tecniche di Comunicazione

Da un punto di vista di tecnica della comunicazione, Daniela Santanchè fa un ottimo lavoro. All’interno di un partito allo sfascio, è presente ovunque nei programmi tv di destra e di sinistra, offre allo spettatore medio pigro e passivo, un’immagine di donna attiva, forte, che sa il fatto suo. Non porta dati, fatti, spiegazioni, ma nel circo televisivo che ci viene proposto da trent’anni, nessuno pare accorgersene. quindi da un punto di vista di forma e non di contenuto, Santanché è abile. Dimostra di conoscere il target a cui si sta rivolgendo, una massa di qualunquisti, resi tali dal vuoto televisivo. Non ha obbiettivi maieutici, le basta ottere consenso e di conseguenza si comporta.

Sabato a Milano c’è stato l’incontro  di Libertà e Giustizia: migliaia di persone si sono radunate condividendo lo slogan: Ricucire l’Italia. Zagrebelski, Saviano in collegamento, De Monticelli, ecc. Questo è il video di Roberta de Monticelli. A chi si rivolge? Cioè chi è il suo target di comunicazione? Che obbiettivi si prefigge?

Affronto qui un tema spinoso e dibattuto: la differenza tra affermare chi si è, orgogliosi della propria cultura e status, e l’umiltà prevista da chi si vuole mettere in relazione con il mondo. Credo che l’intellighenzia italiana stia commettendo un errore madornale: non volere capire che è tempo di rendere i propri messaggi divulgativi. Si può anche ritenere che conoscere Dante salverebbe il mondo, sarei anche d’accordo, ma se davanti a noi c’è un Paese che presenta dati di analfabetismo …

Continua a leggere...
Cambiare il Mondo

Cambiare il Mondo

Mi intervista Serena Fiorletta del quotidiano LaStampa.it. Questo è l’articolo sul loro sito.

La prima foto qui a sinistra  è quella che viene scelta dall’ufficio competente. Non rappresenta assolutamente ciò che scrive con professionalità e competenza  la giornalista. Diverse lettrici protestano e la Stampa promette di cambiare la foto. La seconda, qui sotto,  è la foto che viene scelta per dimostrare il cambiamento.

Peggio non potevano fare. Interrogata la redazione risponde che non hanno in archivio  foto di donne competenti. Inutile dire che un’intervista dove si parla di un congresso di 1000 donne da tutto il mondo dove ieri ha parlato la presidente donna di Pepsi Co., dove intervengono donne premi nobel donne e il cui titolo è Women Creating History, non trova in queste due foto una corretta illustrazione. Facciamo una prova, innalziamo il livello di ocnsapevolezza su questo tema, sperimentando:

Se uscisse un articolo cosi: “Più cultura d’impresa e innovazione ecologica, tecnologica e sociale. Questo chiedono i Giovani Imprenditori di tutti i Paesi del G8 riuniti il 3 luglio a Stresa. Le loro istanze sono state raccolte in una dichiarazione congiunta che verrà consegnata, con il tramite del Ministro Meloni, al Presidente Berlusconi e ai grandi del G8 di L’Aquila. Per la prima volta la classe dirigente del futuro ha compattato le proprie forze a livello internazionale per elaborare proposte concrete di governo a livello mondiale.” E fosse corredato da una foto così: Cosa penseremmo? La foto del ragazzo  non ci parrebbe avere nulla a …

Continua a leggere...