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17 Ragazze

17 Ragazze

Vi segnaliamo questo film di prossima uscita e il lavoro della Teodora Film, casa di distribuzione con una particolare attenzione per il cinema in cui le donne raccontano e sono raccontate oltre gli stereotipi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

17 RAGAZZE un film di Delphine e Muriel Coulin con Louise Grinberg, Roxane Duran, Esther Garrel

USCITA: 23 MARZO 2012

Dopo l’accoglienza calorosa all’ultimo Festival di Cannes e il Premio Speciale della Giuria al 29° Torino Film Festival, esce nelle sale il 23 marzo 17 ragazze, opera prima delle sorelle Delphine e Muriel Coulin ispirata a una storia controversa realmente accaduta. In una piccola città francese sull’Atlantico, diciassette ragazze dello stesso liceo prendono una decisione eclatante: rimanere incinte tutte insieme, nell’arco di poche settimane. Quello che sembra un gioco provocatorio si rivelerà un gesto d’amore e di ribellione, una scelta di libertà capace di andare oltre ogni pregiudizio.

17 ragazze rappresenta l’ennesima conferma di un piccolo caso che illumina la distribuzione cinematografica indipendente e si chiama Teodora. Nome di donna e non a caso, Teodora Film, casa di distribuzione fondata da Vieri Razzini e Cesare Petrillo, da un po’ di tempo ha dimostrato una particolare attenzione per la regia al femminile. In un momento storico in cui gli schermi televisivi offrono una rappresentazione della donna volgare, a volte grottesca e troppo spesso umiliante, in un panorama dove le donne e il loro corpo, perché solo quello interessa, sono oggetti di manipolazione e strumentalizzazione, c’è chi fa parlare …

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Lorella Zanardo su Rai1

Lorella Zanardo su Rai1

Domani mattina sabato 3 marzo, Lorella Zanardo ospite di Mattina in Famiglia, su Rai1 dalle 8.15.…

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Attraverso Lei Io mi Realizzo

Attraverso Lei Io mi Realizzo

Molte delle nostre energie sono dedicate allo sforzo per non  dovere più ascoltare frasi come queste nel video: dette da madri che, amorevolmente, ingabbiano ferocemente le  loro figlie. Non ritengo che queste madri siano del tutto consapevoli né del tutto responsabili. Credo che un Paese democratico abbia tra i propri doveri fondamentali quello di fare e dare cultura ai cittadini e cittadine.

Credo che i dati sull’analfabetismo di ritorno di De Mauro siano devastanti. Credo che i tagli alla scuola produrranno mostri. Credo che gli sterotipi che la tv privata e pubblica si prodiga di diffondere da 30 anni abbiano contribuito a divulgare una sottocultura, i di cui esiti sono anche quelli che vediamo in questo video.

Mi fermo a guardare la madre che pronuncia la frase antica “attraverso lei, io mi realizzo”. Quante volte è stata detta? Da quanti secoli la sentiamo ripetere? Quante donne hanno vissuto una “non vita”, tra matrimoni imposti, lavori mai ottenuti, aspirazioni nemmeno portate a conoscenza?  E voi l’avete vissuta, l’avete sentita questa pressione materna dettata da una forma d’amore tenace e distruttivo allo stesso tempo? E riversare i sogni non realizzati sulla figlia femmina diviene prassi a molte nota. Ancora oggi. Prima era il sogno di un matrimonio con un uomo “che ti farà vivere come una signora” oggi è apparire in televisione. Mi piacerebbe indagare anche qui il ruolo dei padri che paiono sempre più invisibili oggi. Quei padri che potrebbero intervenire nella relazione ferrea che si stabilisce talvolta tra madre e …

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XXD Rivista di Varia Donnità

XXD Rivista di Varia Donnità

L’esistenza di riviste come XXD è fondamentale per la pluralità delle parole, delle immagini, del pensiero. Sosteniamo l’importante lavoro che fanno le redattrici con pochissimi mezzi.Spesso ci stupiamo e ci dispiaciamo quando una rivista o un giornale chiude, dimenticando che il nostro sostegno puo essere vitale per sostenerle. L’indipendenza ha un valore immenso ma ha anche costi: aiutiamo XXD a continuare nel cammino intrapreso.

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Femminicidio

Femminicidio

Laura Stefani mi invia questa intervista a Marisela Ortiz Rivera sul tema del Femminicidio. Grazie Laura.

CIUDAD JUÁREZ E MARISELA ORTIZ RIVERA Esistono storie che a nessuno piace ascoltare perché parlano di morte, violenza brutale e buio dell’anima. E luoghi che restano all’ultimo gradino nella scala dei desideri: non ci vorresti passare neanche per sbaglio. È il caso dei femminicidi e di Ciudad Juárez, nello Stato di Chihuahua, al confine tra Messico e Stati Uniti. Trattati dai giornali locali come sporadici casi di violenza domestica o completamente ignorati dalla maggior parte dei media, sono omicidi di genere moltiplicatisi a un ritmo impressionante dal 1993. Anche se è difficile rintracciare dei dati reali, le ultime cifre ufficiali parlano di più di 1500 casi di donne uccise o desaparecidas nello Stato di Chihuahua. Quando i corpi vengono ritrovati, nel deserto o ai margini della città, portano segni di sevizie sessuali, torture oppure sono stati mutilati. Di solito il viso è irriconoscibile. A Juárez, si viene uccise per il solo fatto di essere donne, o meglio, donne con caratteristiche particolari: adolescenti, carine, con pochi mezzi economici, nella maggior parte dei casi impiegate come manodopera a bassissimo costo nell’industria maquiladora, cioè nelle filiali di multinazionali straniere di assemblaggio che circondano la città. Ragazze completamente vulnerabili, immigrate dalle zone rurali del Messico e del Centro America in cerca di un lavoro. Spesso da sole o con figli piccoli.

Non esiste una situazione analoga nel paese: migliaia di crimini, nella quasi totalità impuniti o dimenticati …

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Acconsento a Farmi Stuprare

Acconsento a Farmi Stuprare

La vicenda è nota: una ragazza viene ritrovata fuori di una discoteca a L’Aquila quasi assiderata e dissanguata. In stato di shock per giorni non è possibile interrogarla. Dopo alcune verifiche, pare che non si tratti di stupro di gruppo bensì di violenza da parte di un ragazzo che pare avrebbe utlizzato per lo stupro un oggetto metallico. Pare che i punti di sutura siano piu di 40 e che la ragazza abbia rischiato di morire dissanguata oltre che assiderata. Attendiamo gli esiti delle indagini. Intanto l’imputato è stato arrestato.

Cio’ invece su cui dobbiamo attenzione, molta attenzione, è il linguaggio utlizzato dai legali della difesa: “La ragazza era consenziente”. Dice infatti l’imputato che la ragazza volontariamente si allontanava dalla discoteca e volontariamente consumava un rapporto sessuale con il ragazzo. Attendiamo la versione della giovane. Ciò che non dobbiamo attendere di sapere sono i fatti: c’è una ragazza che da giorni è irriconoscibile, sotto shock con la vagina lacerata ricucita da 40 o più punti. Spero che non ci troveremo qui a dovere spiegare che non si è consenzienti a farsi lacerare la vagina. ATTENZIONE al linguaggio. Gli avvocati nell’affermare che la ragazza era consenziente ad un amplesso, veicolano il messaggio che “se l’è cercata”. Passati decenni da PROCESSO PER STUPRO, altri decenni dallo straziante monologo di Franca Rame sullo stupro, ancora decenni da giudici che ridendo affermavano che “se ti tolgono i jenas per stuprarti significa che un po’ ci stai”, non accetteremo di ascoltare  le stesse …

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Gennaio 2010 – Pozzuoli (NA)

Corso di formazione per docenti.…

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