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E se le Donne Italiane...

E se le Donne Italiane…

E se le Donne italiane, quelle del 74esimo posto del gender gap, quelle dell’84esimo posto delle donne nei CdA, quelle con la tv che le umilia, le donne che lavorano di più in Europa, quelle che hanno potuto votare solo a partire da 65 ann fa, quelle che vivono il Patriarcato potente e duro a morire,

Se noi DONNE ITALIANE, dicevo, fossimo le prime a dare AVVIO AL CAMBIAMENTO?

Se fossimo noi a togliere il freno e a far crollare ciò che è già crollato e a COSTRUIRE IL NUOVO?

NOI, LE DONNE ITALIANE.

Perchè un vantaggio lo abbiamo. Se è vero che abbiamo aspettato tanto a renderci conto della nostra forza, è anche vero che in Europa siamo quelle che hanno in qualche modo preservato meglio   molte delle nostri doti più archetipiche che potrebbero rivelarsi  utili ora: la DASEINKOMPETENZ ad esempio, la competenza dell’esserci nelle cose. Vicine alla vita e alla morte, attive e capaci quando c’è da fare. Restie ad adattarsi ai metodi e tempi del maschile; a parte forse qualche migliaio di donne managers  che potrebbero però rivelarsi utilissime ora. Ci sono poi le tante giovani italiane all’estero con competenze da adattare al nostro territorio.

C’è da fare. Un Paese pieno di bellezza dal quale tutte e tutti potremmo ricavare il necessario per vivere. I ragazzi e le ragazze sono pronte e pronti ad aiutare. E noi a nostra volta pronte a lasciar loro lo spazio tra una decina d’anni, quando saranno mature e maturi …

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Donna Presidente? Sì! Cerchiamola

Il Presidente Napolitano dichiara di essere alla fine del suo mandato e di auspicare che una donna prenda il suo posto.  Subito parte il toto nomine: –qui il sondaggio del Corriere della Sera –qui un articolo della giornalista/amica Laura Preite

Sto in ascolto. Da qualche tempo cerco di stare in relazione con emozioni profonde e vere, mie e delle migliaia di persone che incontro. Cerco di stare in contatto  con quell’energia che cambia il mondo. Leggo i nomi delle papabili. Non un fremito. Leggo di Lella Golfo che propone Letizia Moratti e mi chiedo come le venga in mente.   Leggo di poltiche scomparse dalla scena che appartengono ad un epoca remota e obsoleta e mi domando perchè dovrebbero rappresentarci. Non basta aggiungere la desinenza “A” per cambiare il mondo, suvvia,  basta ipocrisie.

Lorenza Lei è donna. Emma Marcegaglia è donna. Letizia Moratti è donna

Potrei continuare. Finora è stato un  processo comprensibile: in un mondo dominato da logiche maschili, l’unico modo per insinuarsi tra loro era adottarne le logiche. Ora è tempo di cambiare.

Non c’è, tra quelli ventilati sino ad ora un NOME di DONNA che oltre ad essere capace e meritevole ci faccia fremere: sì, è lei che voglio mi rappresenti! Coraggiosa e poco incline alla posizione subordinata verso  logiche maschili. Cerchiamola la nostra Donna Presidente! I nomi scegliamoli anche noi, non facciamoceli imporre. ATTENZIONE: tutto ad un tratto da Sofri a Gramellini a Fini dichiarano che è tempo di ascoltare le donne. …

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Un'Alternativa alla Violenza di Genere?

Un’Alternativa alla Violenza di Genere?

C’è stato a Torino un importante evento”Culture Indigene di Pace: donne e uomini oltre il conflitto“. Purtoppo ero a Viterbo e non ho potuto esserci. Ho chiesto di inviare un report a chi fosse andato, e Emanuela Chiarini, amica lettrice del blog e blogger lei stessa, ci ha inviato questa sua importante riflessione. Badate che quanto accade qui sul blog è preziosissimo: quando chiedo aiuto/supporto, dalla rete arriva generosamente aiuto. Non è cosa da poco. E non è detto che non si possa renderla pratica comune. Grazie Emanuela.

Sabato 17 e domenica 18 marzo a Torino ho assistito e partecipato al convegno “Culture Indigene di Pace – donne e uomini oltre il conflitto” organizzato dall’Associazione Laima e patrocinato dal Comune di Torino e dalla Commissione regionale Pari Opportunità. Partecipato come tutte le tantissime persone presenti, perché è stata un’esperienza che ha unito con efficacia la teoria con il praticare. L’incredibile lavoro delle organizzatrici, traduttrici e traduttore e tutti gli individui che hanno reso possibile l’evento merita un grande ringraziamento per aver strutturato una tre giorni intensa e profonda, con tempi ben studiati e precisi, costi per la partecipazione accessibili, organizzando vitto e alloggio in una accogliente e ben attrezzata struttura. Un evento che ha indagato con attenzione i molteplici aspetti che il tema suggeriva. L’introduzione di Morena Luciani, Sarah Perini e Luciana Percovich ha inoltre sottolineato proprio quella relazione tra le generazioni che rende possibile unire esperienza, conoscenza e passione che tutte ci auspichiamo già da tempo. Il

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30 marzo, Genere e Generazioni a Livorno

30 marzo, Genere e Generazioni a Livorno

Proiezione e dibattito pubblico sul tema Genere e Genrazioni, Arci La Rosa, via Cuoco 12, Livorno. Ore 21. …

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I corpi delle Donne cinesi

I corpi delle Donne cinesi

Rita Barbieri è docente di lingua cinese e studiosa di tematiche legate alla cina classica e contemporanea. Ci invia questo articolo sull’estetica per le donne cinesi. Rita: grazie pubblichiamo con vero piacere.

“Se è l’uomo a pagare il conto, merita prestigio, ma se a pagare sono io, posso dirmene orgogliosa

Immagine estetica e sociale della nuova donna cinese.

ABSTRACT:  In questo articolo, partendo dall’analisi di due casi di famose imprenditrici donne cinesi, ci si interroga su come sia cambiata nel corso degli ultimi anni l’immagine estetica e sociale delle donne e su quale significato abbia. Confrontando l’attualità con la visione tradizionale confuciana e con il periodo comunista, si disegnano similitudini e differenze, andando alla ricerca di un meccanismo comune.

Allo scorso festival di Cannes tra i giurati spiccava un’ospite d’eccezione: Shi Nansun, una delle più importanti donne manager dell’industria cinematografica cinese. Una presenza di tutto rispetto in quanto, se già registi del calibro di Zhang Yimou e Chen Kaige avevano contribuito in precedenza a sdoganare le opere e i talents cinesi della settima arte, questa volta, invece di registi e sceneggiatori, la giuria ospitava tra i suoi membri nientemeno che una produttrice di Hong Kong. Una perfetta self-made woman che, dopo un periodo di formazione nel Regno Unito, comincia a farsi notare come programmatrice televisiva fino a quando, all’inizio degli anni ‘80, decide di unirsi al gruppo di produzione cinematografica “Cinema City” fondato per investire su registi e nomi nuovi. Approfittando del clima più ‘liberale’ apportato dalla nuova …

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TANIA al fianco del CHE in Bolivia

TANIA al fianco del CHE in Bolivia

E’ sabato, possiamo rilassarci. E allora confidiamoci: quante di voi sognavano una vita come Tania? Quante la sognano ancora? Io ho sognato da bambina una vita così, di lotta per un obbiettivo alto e socialmente utile. E il Che, mitizzato finché si vuole… E allora leggiamo la storia di Tania:

È l’avvincente storia di Haydée Tamara Bunke, conosciuta come Tania la guerrigliera, una donna singolare, nata in Argentina nel 1937 da genitori comunisti tedeschi, che ha combattuto fino alla morte al fianco di Ernesto Che Guevara in Bolivia. Ulises Estrada Tania, al fianco del Che in Bolivia Edizioni Clandestine

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ANDIAMO AL CINEMA! 17 RAGAZZE

ANDIAMO AL CINEMA! 17 RAGAZZE

Inizia oggi una nuova rubrica: ANDIAMO AL CINEMA! Recensirà film e documentari che raccontano le donne e le ragazze. Responsabile sarà Chiara Mattucci responsabile di  un interessante cineforum in viale Monza a Milano e che ha presentato con grande successo il nostro documentario al suo circolo l’anno scorso. Troverete la locandina del film in oggetto, una scheda, e l’opinione di Chiara. Benvenuta alla nostra critica cinematografica!

17 ragazze

Titolo Originale: 17 Filles Regia: Delphine e Muriel Coulin Sceneggiatura: Delphine e Muriel Coulin Cast: Louise Grinberg, Juliette Darche, Roxane Duran, Esther Garrel, Yara Pilartz, Solène Rigot Origine: Francia Anno: 2011 Durata: 90′ Uscita al Cinema: 23/03/2012 Riconoscimenti: presentato alla Semaine de La Critique al 64˚ Festival di Cannes. Premio Speciale della Giuria al 29˚ Torino Film Festival

Trama Diciassette ragazze decidono di restare incinte contemporaneamente per vivere la maternità assieme, e ribellarsi così a un destino già segnato, fatto di adulti incapaci di ascoltare ed estrema solitudine…

Da sapere La storia è accaduta realmente in Massachusets nel 2008. Nel film è stata trasposta alla cittadina francese di Lorient, vicino all’Atlantico, meglio conosciuta dalle registe. Le due autrice sono sorelle, e questo è il loro primo lungometraggio. Avevano già lavorato assieme a diversi cortometraggi.

Perchè vederlo? Perchè la rivoluzione delle ragazze parte dall’appropriazione del proprio destino passando attraverso quella del proprio corpo: è qui che s’incarna la ribellione e il sogno delle protagoniste. Perchè è girato benissimo, senza mai l’ombra di un giudizio o rimprovero, immergendosi nel pieno della forza vitale e …

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