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Nuovi Occchi per i Media: guarda il sito!

Nuovi Occchi per i Media: guarda il sito!

Online il sito, per insegnanti e studenti/esse, di educazione all’immagine e alla comunicazione mediatica.

www.nuoviocchiperimedia.it

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The Daily Beast sul Femminicidio

The Daily Beast sul Femminicidio

Articolo del Daily Beast sul femminicidio con una breve intervista a Lorella Zanardo.…

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La TV italiana per il Telegraph

La TV italiana per il Telegraph

 

 

 

 

 

http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/silvio-berlusconi/9669311/Bunga-Bunga-banished-as-Italian-TV-cleans-up-its-act.html#

 

Ecco un articolo interessante ed un mio intervento

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Sono Choosy e me ne Vanto

Sono Choosy e me ne Vanto

Oggi ospitiamo la nostra corrispondente da Parigi GIULIA CAMIN che interviene nel dibattito avviato da Giulia Rosoni NON SONO CHOOSY VOGLIO SOLO VIVERE. Giulia mi interroga direttamente, a breve interverrò dunque anch’io.

Tra le varie vicende che sottolineano il fallimento delle società contemporanee incapaci di guardare al futuro ho ripensato a questo: La France n’aime pas ces jeunes (La Francia non ama i suoi giovani). Questo il titolo di un sondaggio che circa un anno fa venne pubblicato e discusso pressoché ovunque nei media francesi e che ricordo bene mi colpì particolarmente. Ricordo anche di aver ascoltato stupita un’emissione di una delle radio nazionali in cui a turno, giovani e adulti/anziani, telefonavano offendendosi reciprocamente “i giovani di oggi non sanno cosa vogliono e stanno incollati al pc”. No siete voi che siete vecchi e ci avete lasciato in eredità un mare di rogne. E ancora: “provo fastidio quando vedo dei giovani malvestiti e tatuati nelle metropolitane”. Insomma, un gran dibattito che verteva su di una sorta di scontro generazionale.

La cosa che mi fa e mi faceva ridere è che la categoria giovani comprendeva spesso età che oscillavano indistintamente  dai 18 ai 25 anni, fino ad arrivare ai 30-35. Perché poi alla fine chi sarebbero i giovani? Di chi stiamo parlando? Quali le etichette pronte da incollare sulla loro fronte? Questo sondaggio mi è tornato in mente mentre leggevo il brulicare di reazioni più o meno vivaci che su tweeter, hashtag vari e iniziative facebook sono nate …

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AIDS: Ci Riguarda

AIDS: Ci Riguarda

I casi di HIV oggi in Italia sono in continuo aumento: la prima causa di infezione è il rapporto sessuale non protetto. Si stima che in dieci anni, dal 1998 al 2009, i casi attribuibili a trasmissione sessuale nel nostro Paese siano aumentati dal 13,3 al 79% del totale delle diagnosi di positività all’HIV. In questo contesto, per una serie di fattori biologici, sociali e culturali, a essere maggiormente a rischio sono proprio le donne (Fonte Bollettino COA/ISS nr 24 del 2011). In occasione del suo 25° anniversario, LILA Onlus – Lega Italiana per la Lotta contro l’Aids lancia una campagna di sensibilizzazione e di raccolta fondi tramite SMS solidale al 45508, dal 28 ottobre al 3 novembre, a sostegno del progetto “DONNA – prevenzione al femminile”, con l’obiettivo di informare e sensibilizzare le donne su come affrontare questo problema. Con i fondi raccolti LILA Onlus sosterrà un intervento mirato alla popolazione femminile con attività di informazione sulla prevenzione dell’HIV e con iniziative sul territorio nazionale, tra cui linee telefoniche dedicate, sportelli di ascolto nelle sedi locali, produzione e diffusione di materiali informativi. A rendere le donne un gruppo particolarmente a rischio sono false credenze e ostacoli per superare i quali è necessario migliorare la conoscenza dell’HIV. Le donne pensano di non essere a rischio perché sono convinte che l’HIV non le riguardi, oppure perché hanno una relazione di coppia stabile. In realtà, molte di loro contraggono l’HIV dal proprio marito o dal partner che ha rapporti non …

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Non sono Choosy, Voglio solo Vivere

Non sono Choosy, Voglio solo Vivere

Ricevo da Giulia Rosoni, 26 anni, e pubblico. C’è molto da riflettere pensare discutere.

Vengo ora da un colloquio serale; un colloquio di lavoro per diventare animatrice per bambini. E’ un gruppo magnifico, vorrei farlo vedere alla nosta amata ministra. Rgazze di 20-22 anni, hanno tirato su un’associazione dal niente, e ne hanno fatto una professione; sono appassionate e intraprendenti. E’ il loro sogno, e l’ hanno realizzato da sole, con fatica e tenacia. E’ il loro sogno, non il mio. Io sono in una fascia di mezzo: troppo giovane per avere esperienza, troppo adulta per iniziative. Ma forse questa seconda cosa è solo un’alibi.

Non lo so. Una cosa la so di per certo però: ho 26 anni, una laurea ottenuta con entusiasmo, fatica e passione. Vivo sola, perchè a 26 anni non voglio più dipendere dai miei genitori. Genitori meravigliosi, volenterosi, grandi lavoratori, impegnati e energici, ridotti all’osso da un paese che se poco offre a me, quasi nulla ormai offre a loro. Ma mi appoggiano e mi aiutano e mi sostengono. 26 anni, una laurea, un lavoro nel sociale che mi porta a contatto con persone che si definiscono (e cito) “ingombranti ma invisibili”. Persone disabili.

400 euro al mese: cifra che non basta neanche per l’affitto. 260 euro: quello che riesco a racimolare con un lavoro da babysitter che occupa 10 ore della mia giornata.

Un tirocinio obbligatorio, GRATUITO, perchè sia mai che il lavoro di 5 anni di studio debba essere ricompensato.

600 euro dunque. …

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Siamo persone, non beni di proprietà

Siamo persone, non beni di proprietà

martedi h 11 avranno luogo i funerali di Carmela. Nè noi adulte/i, né la polizia, abbiamo saputo proteggerla. Non stiamo più onorando il patto intergenerazionale. Non mi viene in mente niente di più mostruoso di  una ragazzina che debba proteggere la sorella perchè gli adulti latitano. Mamma mia.

In una società ormai incapace di tutelare le fasce più deboli della popolazione, avviene che una ragazzina di 17 anni si assuma la responsabilità enorme di salvare la sorella diciottenne, che gli adulti non hanno voluto proteggere. Con l’ultimo femminicidio commesso venerdì scorso a Palermo in cui Carmela Petrucci è stata uccisa mentre tentava di difendere la sorella Lucia dalle coltellate dell’ex fidanzato ventitreenne di quest’ultima, emerge l’urgenza non più procrastinabile di mettere a punto un piano nazionale che miri ad arginare la violenza verso le donne. Più di 100 sono state uccise da inizio anno. C’è una motivazione comune che lega questi delitti ed è l’incapacità da parte degli assassini di accettare che la compagna, di un’estate o di una vita, determini la fine del rapporto, prenda cioè in modo autonomo una decisione che avrà ripercussioni sulla loro vita. Ricordo che ero ragazza quando mia madre mi spiegò che quel giorno veniva abolito il delitto d’onore, ed era solo il 1981. Ed era ancora come fosse ieri, che mia nonna materna si infilò guanti e cappello, guardò il marito in poltrona e gli comunicò: “Io vado a votare”.

Era il 1946 ed era la prima volta che era …

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